Che mondo sarebbe se le istituzioni pubbliche fossero trasparenti, chiare: tutto intorno a noi.
Prenderemo contatti con chi abbiamo messo ad amministrarci stando comodamente dal nostro salotto di casa.
Ma questo li si può fare: parola di Comunità Montana delle valli del Taro e del Ceno.
In questi giorni è arrivato a casa di ogni famiglia un simpatico giornale di prop…ehm…informazioni; leggiamolo.
Innanzi tutti, come si dovrebbe sempre fare, leggiamo titolo, chi e come ce lo manda:
“Nelle Valli del Taro e del Ceno” è un giornaletto di 20 pagine con in bella vista, su sfondo in tonalità di verde rilassante e pulite (richiama il bel verde delle nostre valli), gli stemmi dei Comuni della Comunità Montana, quello della Provincia di Parma, della Camera di Commercio, della Comunità Montana e del gruppo Assimoco.
Il gruppo Assimoco (ASSIcurazioni MOvimento COoperativo) è una società per azioni a scopo di lucro che non è dato sapere che rapporti abbia con i Comuni e la Comunità Montana, ne tanto meno, che finanziamento abbia dato allo stampato.
I destinatari, raggiunti per Posta (autorizzazione valida dal 10/12/2007, dopo tornerà utile) sono comunque, come si legge in prima pagina, le famiglie.
Il numero arrivatomi ieri, 10 gennaio 2008, è quello di Dicembre 2007 da una Redazione capitanata da presidente della Comunità Montana Carlo Berni, l’assessore (tra le altre cose della Comunicazione) Claudio Barilli e dalla responsabile del Servizio Cultura e Turismo Sandra Montelli.
Tra i redattori altri collaboratori della Comunità Montana, amici e simpatizzanti.
All’interno si parla di agricoltura, di assicurazioni (anche contro le trombe…???…), credito agevolato e cooperative di garanzia.
Ambiente, forestazione e gestione associate: qui il meglio lo si scrive delle telecamere contro la microcriminalità che controllano i nostri centri.
Da anni sono state predisposte due videocamere ma, a quel che si legge, “il sistema di videosorveglianza che si andrà a realizzare…verranno realizzate due centrali operative…potendo visionare le immagini sia in differita che in diretta (live)” (ci mancava che dopo “in differita” scrivessero “on demand”).
Naturalmente servirà una rete cablata, software e infrastrutture ma tra le cose tecnologiche l’articolo successivo si supera: “Scatta la rivoluzione nelle telecomunicazioni: con la banda larga il mondo a un clic dalle valli del Taro e del Ceno”.
Vediamo un po’ come scatta.
Cito testualmente: “Così, entro la fine del 2007, attraverso la creazione di una grande e robusta infrastruttura…il 95% della popolazione della Comunità Montana potrà disporre della banda larga”.
Il bello del web e dell’informazione che ci viaggia è che essa è istantanea: mai fare errori simili.
Scrivere in dicembre con la situazione sotto mano e rimanere fiduciosi che si possano fare i miracoli è da persone che o sperano troppo o si fidano ancor di più.
Quant’è oggi, che il 2007 è finito, la percentuale di popolazione coperta da solo questo servizio e questa nuova infrastruttura?
Capiamoli, la smania di attivare un tale progetto, porta anche a questo.
Andiamo a concludere di sfogliare e arriviamo ad una pagina intera dedicata alla pubblicità di un’altra attività a scopo di lucro: un’immobiliare.
Altro ragionamento sullo stanziamento di questi, o questo, non saprei, inserzionista per una pubblicità su uno stampato di informazione che, a mio avviso, dovrebbe reggersi sulle proprie gambe visto il carattere istituzionale.
Se, con i fondi non è possibile farlo e, visto che il 95% oramai è raggiungibile sul web (ma ancora non è detto che si sia dotati di un PC), affidarsi al costo esiguo di internet (il sito della Comunità Montana).
Andiamoci, dunque, su questo sito:
in home page spicca ancora il banner relativo al referendum costituzionale del 25 e 26 maggio 2006 e, visto che il web è anche immediatezza e fiducia, chiudiamo e andiamo a letto per riflettere un po’.
Noi parliamo da tempo di banda larga in valtaro e valceno nel nostro forum libero.
P.s.: ho ricevuto diverse segnalazioni che mi dicono che, via email, sia dalla Comunità Montana che da vari Comuni non si ha avuta nessuna risposta circa alcune segnalazioni di disservizi, disguidi e richieste di chiarimento.
Devi essere connesso per inviare un commento.
E’ incredibile come la propaganda nel 2008 sia ancora attuale: ci comunicano cose per avere una facciata di trasparenza ma i dati non sono nemmeno controllati.
Come si fa ad avere fiducia di questa gente?