Appuntamento oramai classico dell’autunno valtarese, la Sagra della Castagna di Borgotaro (PR) raduna migliaia di persone e le intrattiene con le sue prelibatezze.
Complice una bella giornata assolata, cosa non difficile da trovare un questo autunno, la manifestazione ha fatto registrare un tutto esaurito per la gioia sia degli organizzatori che degli espositori.
Un autunno particolare, questo valtarese.
Pochi funghi, peculiarità della zona e fiore all’occhiello della produzione del bosco e sottobosco locali,e ancora tardiva la maturazione delle castagne.
Ciò, se ha penalizzato le due fiere micologiche, sembra non avere avuto ripercussioni sull’affluenza di visitatori a questa edizione 2007 della Sagra della Castagna.
Un vero e proprio fiume di persone sin dalle prime ore della giornata e continuata, praticamente senza sosta, fino alle prime luci della sera.
Sagra si, della Castagna, ma anche ricca di bancarelle con i colori ed i sapori della penisola tutta.
Finalmente un passo in avanti rispetto alle fiere passate (anche se quella della Castagna si è sempre distinta in questo senso) che offrivano troppe bancarelle fuori tema.
Oggi, via Nazionale era stracolma di offerte culinarie: salumi, formaggi, funghi, vino, liquori e castagne offerte e cucinate in ogni modo dalla locale ProLoco e dalla sempre folcloristica via Cassio.
Da sottolineare come anche le attività commerciali, almeno del centro, siano rimaste in gran parte aperte cosa che se da un lato può apparire scontata, vedendo anche il gran numero di passanti, non lo è affatto e, anzi, si vede spesso il contrario.
Quanto meno un segno di buona volontà al di la delle solite lamentele sterile sulla mancanza di commercio e di turismo.
Non dobbiamo mai cadere nell’imbroglio che il turismo lo si crei a tavolino e con le sole manifestazioni ma, anzi, è prima di tutto il benessere del paese, dei suoi abitanti e dei suoi commercianti, ad attirare turisti.
Il resto sono “giochi” che ne ampliano il respiro, amplificano il segnale positivo.
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