Signor direttore,
tanti studi, dibattiti e approfondimenti, sulla situazione dell’Italia e i motivi per i quali ci troviamo in questa situazione di completa stasi, potrebbero non servire se si desse importanza a cose ritenute piccole ma che dimostrano, in modo lampante, a mio avviso, la situazione Italiana.
Vorrei portare due esempi ben documentati da e-mail e disposizioni.
Recentemente il Comune di Berceto, dopo tanta attesa e pene, ha sottoscritto un comodato d’uso, di parte dei locali della stazione ferroviaria di Ghiare, con le Ferrovie.
Abbiamo scoperto che i contratti sono tutti eguali, in tutta Italia e che non possono, assolutamente, essere modificati in nessuna sua parte. Ad esempio a Ghiare non ci sono i bagni ma il contratto, con l’impossibilità di depennare, obbliga alla loro pulizia. Credo che sarà poco dispendioso pulire bagni che non ci sono.
Altra scoperta, del tutto sgradevole, è la necessità, smodata, di marche da bollo da 16 euro l’una. Ne servono ben 36. Sarebbe interessante sapere in quali altri Paesi c’è un simile balzello quale considero le marche da bollo che usciranno, tra l’altro, da qualsiasi classifica d’imposizione fiscale tra i diversi Paesi (tasse occulte).
L’altro esempio sono le Poste. Come Comune, d’intesa con la Croce Rossa di Berceto, si vuole mandare una lettera di sensibilizzazione a tutte le 1.178 famiglie del Comune di Berceto.
In tempi non lontani, quando non esaltavano le Poste per l’automazione, era sufficiente, per favorire i posticini nella consegna, non segnare l’indirizzo di ogni singola famiglia, ma scrivere sulle buste: Alla famiglia del Comune di Berceto.
Si consegnavano le buste, presso l’ufficio postale, si pagava il dovuto e subito, a volte nello stesso giorno, iniziava la distribuzione. Ora, invece, in un mondo che richiede sempre più celerità, si deve chiamare un funzionario di Parma (abbiamo avuto la fortuna di trovare una signora molto disponibile e gentile), far presente il problema, richiedere e poi stampare un particolare bollino e particolari etichette, quindi, predisporre le buste, ovviamente tutte della stessa misura, suddividendole in pacchetti da 100 buste, legandole a croce con corda/spago ed inserendo in ogni pacchetto una particolare etichetta, a questo punto pur essendo pronte le lettere, queste non potranno partire perchè si deve attendere il giorno di prenotazione spedizione, a partire dai 6 gg successivi dalla data di prenotazione (quindi anche se le buste sono pronte prima, noi dobbiamo aspettare), dopo di che in un orario ben definito, si devono portare le buste a Parma, sapendo che da Parma andranno a Bologna per poi tornare a Borgotaro dove i postini di Berceto, ogni mattino, a loro spese, vanno a smistare e ritirare la porta di Berceto per poi iniziare la distribuzione.
Le nostre lettere alle famiglie, predisposte il 20 di settembre, arriveranno, se tutto va bene, il 10 ottobre, presso l’ufficio postale di Berceto dopo aver fatto un viaggetto turistico Berceto-Parma-Bologna-Borgotaro-Berceto.
Nelle famiglie arriveranno dopo il 10 ottobre e nel contempo il corso di primo soccorso della Croce rossa, per il quale avevamo deciso di inviare la lettera, sarà iniziato il 30 settembre.
Se un Governo, invece di discutere, tra l’altro sembra senza una soluzione definitiva, di Imu, Iva etc. risolvesse questi aspetti di burocrazia ottusa ci sarebbero le premesse, senza i rimbrotti dell’Europa e del Fondo Monetario, per una ripresa dell’Italia, che potrebbe far impallidire il boom economico degli anni sessanta.
Luigi Lucchi Sindaco di Berceto
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.