Una discussione telefonica amichevole sull’informazione locale e la pluralità mi spinge a chiedervi cosa ne pensate delle notizie che trovate su quotidiani e media televisivi.
Una ancora embrionale forma di espressione che male informa e sbaglia il target per cui noi vogliamo credere essere creata od un qualcosa che scimmiotta i grandi e l’oggettivo locale è da intendersi come: “nel nostro piccolo”?
Con attenzione, tra un aperitivo ed un caffè, mi leggo un giornale.
Spesso e volentieri anche due.
Praticamente sempre giornali locali: Gazzetta di Parma e L’Informazione di Parma.
Allo stesso modo, tornato a casa la sera, mi piazzo davanti al TG di RTA.
Rimasto sconcertato di come le notizie siano sempre le stesse e sovente identiche mi chiedo se la pluralità, nel nostro piccolo, fino ad arrivare all’informazione nazionale sia in pericolo.
Ma le persone che scrivono per “10 euro” sul giornale sono sempre le stesse che ci relazionano in TV?
E se i fatti non fossero proprio come li ha visti ed interpretati il giornalista?
Ma si; fanno bene, per quel che li pagano: ricicliamo.
Chi vuole la pluralità non fa che affidarsi al web.
E non lo dico tanto per “raccattare” adepti o martiri scrittori pro patria, anche se la cosa mi piacerebbe “assai”, ma perchè anche questo spazio è espressione del mio modo di pensare libero e, se riesco, al servizio della comunità.
Mi è stato chiesto: “ma tu chi censureresti?”
Beh, certamente chi viola le leggi italiane a cui io per primo, devo sottostare.
Ma per quel che riguarda la mia morale e chi ci va a sbattere contro posso dire che, no, non lo censurerei se l’espressione che si utilizza (sia essa fotografica, filmica, o grafica) sia rispettosa anche del mio pensiero e non volgare.
Questo ritengo sia pluralità: sia poi chi legge a decidere e trarre le conclusioni.
Sarà, anch’esso, libero di esprimersi sul tema.
O presentarne altri.
Chiudendo questo che è, ne più ne meno, un sunto di un colloqui interessantissimo avuto telefonicamente, vi faccio riflettere anche sull’impaginazione grafica e le scelte editoriali dei giornali locali.
Questi due quotidiani a forte tiratura presentano in prima pagina le notizie principali nazionali, estere, un po’ di sport (il Parma calcio su tutti) e la cronaca locale.
Sfogliando si arriva alle notizie di Parma solo dopo almeno 8 pagine: precedute dalla cultura e spesso dall’oroscopo.
Perchè?
Mi è stato fatto notare come, all’estero, i giornali orientati al locale, abbiano in prima pagina, appunto, il locale e solo dopo le notizie nazionali ed estere?
Forse i nostri quotidiani sono i primi a non credere alle notizie locali? Forse è il basso livello (leggasi bassa paga) che traspare dai corrispondenti che vengono utilizzati? Forse sbaglio, ma le firme migliori non si curano del locale e preferiscono scontrarsi con le sciagure e gli accadimenti politici piuttosto che il consiglio comunale di un paesino.
A questo punto, a voi la riflessione, vostra e personale, come sempre.