Il crescere Slow dell’erba

Editoriale

DiscussioniCome insegna Grace, l’erba è buona.

Ma al contempo Daniele Mazzocca ci dice anche che è proibita.

In uno spettacolare incidente provocato dal caldo eccessivo di questi giorni e dal “non sapere cosa dire” si è trovato il modo di unire due paesi che si portano dietro la fama di essere campanilistici in due accese discussioni (più una terza nel finire).

Potrei dire: “sull’erba e sul parcheggio”.

Per comprendere meglio di cosa vado a parlare bisogna conoscere due antefatti:

1) A Borgotaro (PR), dopo studi, vociferare e altri studi, si passerà alla fase attuativa e quindi alla collocazione di parchimetri con tanto di righe blu in alcune zone del centro storico.
Cosa che si sospettava dopo la realizzazione di un ampio, ma distante dal centro, parcheggio: quello che aveva già fatto parlare di se per il mega ascensore modello camino di forno crematorio che lo collega alle zone centrali.
Questo stadio succede l’istituzione del parcheggio a tempo in altre aree sempre centrali, con sosta limitata a 30 o 60 minuti.
Risultato: dal centro storico, chiuso al traffico nel periodo estivo, ci si potrà avvicinare praticamente solo a piedi fatto salvo la fortuna di trovare parcheggio a caro prezzo (rispetto al “gratis” di prima) o per breve tempo.

Discussioni2) A Bedonia (PR), si è scoperto, in questi giorni, che lo spazio adibito al gioco dei bambini dell’asilo nido è impraticabile per via del deterioramento del manto erboso e la conseguente presenza di polvere.
Consiglieri comunali, specialmente chi ha figli piccoli, sono in subbuglio.

Eccoci dunque ai giorni d’oggi in cui, se possibile, vorrei mettere alcuni puntini sulle i (come si suol dire).

Partiamo dal punto due perchè andar per ordine non mi è ami piaciuto ma anche perchè trovo la polemica un pretesto per voler dire altro. L’asilo nido di Bedonia non è gestito dal Comune di Bedonia ma dalla Cooperativa Aurora di Parma. Oggi è il 24 maggio, quanto rimarrà ancora aperto? Riaprirà poi la seconda metà di luglio e quanto rimarrà aperto fino all’autunno? Ok, date queste risposte, ripensate al cancello chiuso a buoi scappati.
Chiaro e lampante è il fatto che, se 22 scalmanati bambini giocano in alcuni metri quadri di erba, per alcune ore al giorno, per alcune settimana prima di oggi, l’erba, non è di ghisa.
Aggiungiamo anche il fatto che, seppur siamo in collina non ci sono state molte precipitazioni negli ultimi mesi. Ancora una volta il risultato e la spiegazione al perchè non c’è erba viene da se. Anche perchè se si vede bene, facendo un sopralluogo, viene a mancare proprio nei punti di gioco e non nel prato non calpestato. Andiano signori Consiglieri, i problemi sono altri. Sembra che si debba cercare un pretesto per apparire in TV (emittenti locali chiaramente) ma un pretesto che non tocchi troppo i fili logori della politica bedoniese. Fili tenuti in mano dai soliti potenti. Intoccabili.

Il punto uno, invece, è alquanto più complesso e tira in ballo media e leccate unite ad un po’ di frasi in inglese e statistiche prese come è meglio per le parti.
Alzi la mano chi sa (non chi immagina) cosa significa CittàSlow? Quei pochi, sanno anche chi da questa “targa” ad un Comune?
Rispondo subito: la Stratos S.p.A., (eccovi la loro pagina web con scritto chi sono) al quale sito sono arrivato da questo, non aggiornato dal novembre 2002, segno che alla certificazione CittàSLOW ci tengono, almeno sul web. Ho parlato di certificazione ma non so se sia il termine giusto, forse è meglio dire affiliazione.
E’ nota del CENSIS che le CittaSLOW abbiano però aumentato il loro valore immobiliare: quindi serve tenerselo stretto? Bhè, è rimasto un indice di città vivibile. Bra come Borgotaro e via discorrendo…beh, si, ma, forse. Come direbbe l’On. Di Pietro: “ma che c’azzecca” con le righe blu per i parcheggi? Le altre città non le hanno forse? Avere parcheggi a pagamento rende il tenore di vita peggiore? Il buon vivere intaccato?
Pretesti per non dire che chi tocca il portafoglio muore.

DiscussioniConcludo con una perla di disinformazione: giorni fa vanno a fuoco, per ore, molti rifiuti solidi urbani (cosa di preciso ancora non è dato saperlo) nella discarica autorizzata di Monte Ardone. vicino a Fornovo (PR). I Vigili del Fuoco impiegano diverso tempo per domare l’incendio e si alza una densa e nauseabonda colonna di fumo scuro. L’ARPA fa rilevamenti dell’aria e tranquillizza: nessun pericolo, hanno bruciato solo i sacchi di copertura messi a riparare i rifiuti.

Ma allora, scusate l’ignoranza che mi fa parlare, ma questi sacchi sono così “duri” ad essere spenti in caso d’incendio? Non è che hanno innescato l’incendio i sacchi e poi si è propagato a molti strati di rifiuti vero? E poi, ma se non c’è nulla di nocivo, perchè non si bruciano sempre i rifiuti? Terrebbero meno posto e buonanotte.
Ma ancora: cosa si spendono molti soldi in filtri e inceneritori se poi una discarica può bruciare a cielo aperto senza nessun pericolo per le popolazioni attigue, l’agricoltura e chi direttamente è stato esposto al fumo, pensando ai Vigili Stessi. Per il crollo delle torri gemelle, le polveri sollevate e respiratedai soccorritori sono tutt’oggi causa di gravi problemi di salute.

Riflessione della buona notte:

qualcuno non dice tutto, qualcuno dice troppo!

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