Quante volte vi è capitato di dare informazioni sull’ubicazione di una certa via del vostro paese e non averla nemmeno sentita nominare?
A me capita spesso così, quando faccio una bella passeggiata, mi soffermo con lo sguardo sui cartelli e le insegne stradali.
Risultato?
Ne rimmarranno una su dieci, se mai sono esistite!
Ci sono tradizioni smarrite.
Ricordi offuscati.
Momenti persi e storie passate.
Ma si è davvero abbandonati a se stessi qando sono le vie a perdere identità.
Se nel momento in cui ad una strada, ad una piazza, viene attribuito un nome questo è in memoria ed in rispetto a quello stesso ricordo, cosa dobbiamo pensare se questo è andato perso?
Spesso ci muoviamo in strade senza nome o che è meglio dire, il nome l’hanno perso.
Nessuna targa lo ricorda, nessuna insegna, niente di niente.
Talvolta rimane solo il palo che ne porta testimonianza, a volte lontana.
Solo lo stradario lo conserva e la ricerca sul campo è sconvolgente.
Moltissime vie dei nosri centri, via via uscendo in periferia, non hanno più memoria.
A volte si trovano piazze e vie di serie “A”, “B”, “C” e così via….appunto!
C’è un disegno dietro a tutto questo?
C’è una volontà arcana e oscura di scordarci del passato o dimenticare?
Non direi.
Semplicemente, mentre anni fa le cose comuni erano tenute in considerazione, oggi, quelle stesse cose, quegli stessi arredi urbani sono abbandonati a se stessi.
A volte dalle stesse Amministrazioni Comunali.
Preferibile, per loro, impegnarsi e spendere per qualcosa che si possa vedere e si possa esibire in campagna elettorale.
Lo spunto lo prendo dal mio piccolo mondo.
Ad un passo da dove scrivo vi è una nuova lottizzazione composta da 4 vie 4.
Nessun cartello ad indicarne il nome.
Ma è una lottizzazione nuova cosa volete farci.
E’ solo dagli anni ’80 che esiste e, lo sappiamo, in 26 anni un cartello non si riesce a sburocratizzare.
Poi bisogna trovare i fondi.
A ben guardare in zona le piazze e le vie portano insegne di decenni fa.
Quelle che sono rimaste.
Ricordate o sapreste identificare delle targhe nuove messe in sostituzione di altre andate rovinate, o rotte, o perse?
Ma ecco spuntare una nuova piazza, in centro, ed eccone l’insegna.
Diversa.
Bella.
Preziosa.
Di serie “A”.
Dunque Clara Centinaro batte Cesare Battisti 1 a 0.
Già, perchè questa battaglia la vince il più furbo o chi si è guadagnato una via (o piazza) più tardi.
Gli altri sono destinati ad essere dimenticati.
Persi.
Meno male che resiste Roma, il Piave e la Divisione Julia, altrimenti saremo finiti.
Anch’essi di decenni fa ma ben attaccati al loro palo, al loro muro, per ricordarci che la loro memoria non andrà smarrita.
Per chi, invece, si trova ad abitare, a vivere o solamente a passare per le vie senza nome: rivolgete un pensiero all’ignoto e, vedrete, che questo pensiero andrà diritto diritto verso il vostro Comune.