Salva Roma

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Signor direttore,
non sono invidioso neanche come sindaco e neppure mi dispiace che il Comune di Roma sia salvato con i nostri soldi.

Dico nostri non solo nel senso che da cittadini italiani paghiamo le tasse allo Stato, ma Nostri anche come Bercetesi, perché lo Stato, il Governo, dal 2012, prende gran parte dei nostri soldi che crediamo di utilizzare per pagare tasse ed imposte comunali, quindi per avere servizi.

Non dico e non ho mai detto “Roma ladrona”, rilevo solo che c’è una disparità insopportabile di trattamento verso i Comuni e soprattutto verso i cittadini. In questo caso tra romani e bercetesi. Come è stato riportato dalla stampa Nazionale, dati del Ministero dell’Interno, il Comune di Berceto, stando al consuntivo di bilancio 2008, risultava il Comune più indebitato d’Italia ed ogni cittadino aveva un debito di oltre 6.000 euro pro capite.

Non abbiamo trovato il modo, in questa Italia matrigna, di far fare il decreto salva Berceto e abbiamo tirato la cinghia, come amministratori, ammainando molti dei sogni, dei desideri da realizzare nel nostro paese e hanno tirato la cinghia i bercetesi e i proprietari di seconde case. Abbiamo ridotto gli sprechi, ci siamo ingegnati per fare ugualmente dei lavori pubblici, utilizzato tutto il nostro potere di relazione per farci aiutare da altri Enti, società e Unione Europea. Abbiamo scacciato i ladri che vestiti da carrozzoni ed Enti pubblici lucravano sui servizi essenziali che i Comuni, per Leggi Nazionali e Regionali, sono obbligati ad affidargli. Abbiamo, insomma, cercato di sopravvivere nonostante la burocrazia ottusa, le azioni deleterie del Governo (che furbamente annunciano di farlo per il nostro bene, ma a lato pratico ci impallinano).

Sono certo che se il Sindaco Marino compisse le stesse possibili mie azioni, se sacrificasse un pò la propria salute ricevendo fitte allo stomaco quotidianamente, se cacciasse i ladri dal Comune, forse riuscirebbe molto meglio di me. Ma questo lui a differenza mia, non avrà bisogno di farlo, visto che ogni italiano è stato costretto a dargli dei soldi e tra qualche Governo e qualche altro anno ci sarà un nuovo salva Roma, perché in queste condizioni né lui né i romani potranno capire.
Proprio perché come Sindaco e cittadini di Berceto abbiamo fatto il nostro dovere nella sostanza e anche nella forma (il bilancio preventivo lo abbiamo sempre approvato l’anno precedente e anche quest’anno il 30 dicembre) in un Paese normale, in una famiglia normale, dovremmo essere premiati e non invece, come succede, rimproverati, offesi e danneggiati. Anche nel 2014, infatti, lo Stato ci “ruberà” da tasse ed imposte comunali oltre 600.000 euro e manterrà, per noi, l’Iva a costo che rappresenta un altro prelievo forzoso di almeno 400.000 euro.

Ritengo, insomma, che il Governo, anche questo, svolga in senso inverso il ruolo di Robin Hood: ruba ai poveri per dare ai ricchi. A Roma, da Berceto, sono sempre arrivati soldi, ma liberamente, in Vaticano come offerte e nei millenni scorsi anche all’Impero, come tasse, ma almeno questo ci difendeva, ci aiutava a bonificare le nostre terre, a costruire le nostre strade.
Spero che Renzi cambi davvero verso. Per ora non lo ha fatto o non lo ha potuto fare.

Luigi Lucchi
Sindaco di Berceto