Ho sempre ammirato Giorgio Napolitano come Presidente della Repubblica e questa ammirazione è cresciuta, a dismisura, dopo il suo storico discorso, al Parlamento, il 22 aprile u.s., in occasione della Sua rielezione, straordinaria, alla carica di Presidente.
Scrivendogli in diverse occasioni dimostravo, a mio modo di vedere, questa stima e ammirazione.
A chi non si ammira e non si rispetta non si chiede nulla, non si confida nulla, non si narrano le nostre aspettative e neppure le nostre preoccupazioni.
E’ forte, quindi, la mia delusione, nei confronti del custode della Costituzione, nel costatare che firma e approva Leggi chiaramente anticostituzionali come la soppressione dei Consigli Provinciali eletti dai cittadini, l’imposizione, occupazione, dello Stato che usa tasse e imposte comunali trasformando i Sindaci in suoi gabellieri, approva Leggi che limitano e molto, fino alla soppressione, l’autonomia dei Comuni.
Per questo, dal mio ufficio di Sindaco tolgo il suo ritratto e lo sostituisco con quello di Papa Francesco che offre, in ogni occasione, motivi di speranza, tenerezza, e indica la strada per il riscatto sociale e morale di ognuno. E’ Lui, volenti o nolenti, la guida per chi crede nel riscatto dei più deboli, nell’uguaglianza e nella giustizia.
Luigi Lucchi
Sindaco di Berceto
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