Signor direttore,
come può immaginare, noi poveri Sindaci, se prendiamo a cuore le nostre Comunità, come detta la Costituzione e come vorrebbe la ragione, visto che nessuno obbliga a presentarsi per la carica di Sindaco, avremmo già tanti problemi accresciuti dalla situazione della finanza pubblica, dalla confusione politica e dalla generale disorganizzazione che si nutre di milioni di leggi per cercare di impedire qualsiasi attività.
A tutto questo si somma un astio, ormai pregiudiziale, della così detta società civile, verso tutta la politica, gli amministratori pubblici, molte volte senza costrutto, senza la consapevolezza che tutta la classe dirigente è solo l’immagine riflessa della maggioranza dei cittadini e dei loro compartimenti.
Giusto, però, dare il massimo e ad ogni esame di coscienza, fatto ogni sera, sapere d’essersi comportati e d’essersi spesi al meglio.
Mi spiace molto, proprio perché tutto è sudato e guadagnato, appunto con il sudore, vedere vanificato l’impegno per alleviare i disservizi ai cittadini perché, ad esempio, non funzionano i treni, le strade Anas sono notevolmente deteriorate nonostante l’impegno del capo compartimento, la Telecom o l’Enel, creano disservizi gravi, e in montagna si aggiunge la cattiva ricezione dei canali televisivi, notevolmente aggravata, resa costantemente precaria, dopo l’entrata in funzione del digitale terrestre.
A tutto questo, ora, si aggiunge l’inaccettabile disservizio delle Poste. Inaccettabile perché solo qualche mese fa, almeno a Berceto, funzionava e ora, con operazioni cervellotiche quali lo smistamento della posta a Borgotaro (non si fanno viaggiare i pochi sacchi di posta, ma i postini) questa infatti non arriva più a Berceto. Intere vie sono senza postini e a volte il ricambio di questi è frenetico e la posta, quando arriva, arriva a persone sbagliate.
Siamo stanchi signor Direttore. Sono stanco, ma non posso rassegnarmi a vedere distruggere il mio lavoro e soprattutto trattare la montagna in questo modo. Mettersi in mutande, come ho fatto per la Tares, ormai, non è più sufficiente ed essendo un fermo cultore della non violenza dovrò escogitare un modo per farci rispettare e scongiurare i forconi.
Luigi Lucchi
Sindaco di Berceto
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