La proposta parte da Berceto, dalla voce del sindaco Luigi Lucchi. L’invito è rivolto a tutti i sindaci della provincia di Parma e ha come scopo un confronto in merito alla vexata quaestio delle unioni di comuni. Il meeting è in programma per la giornata di lunedì 14 novembre a Parma presso la sede del Consiglio Comunale del Comune di Parma in Piazza Garibaldi.
Manifesto di questa iniziativa politica la lettera datata 20 ottobre, inviata da Lucchi ai colleghi. Nella missiva, il sindaco di Berceto ribadisce con vibrante convinzione il suo credo nel valore degli istituti comunali, ponendo l’accento in modo chiaro sull’importanza della loro autonomia. Una sicura libertà di azione è indispensabile ai comuni per svolgere agevolmente il ruolo che è loro proprio in quanto detentori di una conoscenza specifica del territorio: promozione e tutela delle realtà locali, in relazione alle loro peculiari risorse e necessità. Si teme infatti che l’unione delle municipalità possa rivelarsi uno strumento rigido, lontano dalle esigenze dei piccoli comuni, che imbriglierà l’indipendenza decisionale dei singoli centri caricandola di ulteriori costi e rallentamenti burocratici.
Ciò che Lucchi auspica quale risultato del confronto è l’approdo ad una sorta di fronte comune dei sindaci del parmense, che difenda le singole realtà territoriali dall’invasione di interessi particolari, messi in campo dai fautori di riforme ritenute anacronistiche e lontane dai bisogni effettivi dei cittadini. Lucchi riconosce lucidamente la necessità di ridurre i costi delle amministrazioni comunali e propone soluzioni alternative rispetto all’accorpamento; in particolare, lo snellimento della burocrazia richiesta da enti ed istituzioni diversi dal comune, molti dei quali giudicati dal sindaco “inutili e mangiasoldi”. La proposta è di formare, anziché unioni ad ampio raggio territoriale, convenzioni municipali basate su un più stringente e razionale criterio di distribuzione geografica: da una parte i cinque comuni dell’alta Val Taro (Albareto, Bedonia, Borgotaro, Compiano, Tornolo), dall’altra quelli della Valceno (Bardi, Bore, Varsi, Varano, Pellegrino parmense) e infine i cinque della media Val Taro (Fornovo, Terenzo, Solignano Valmozzola e Berceto).
L’iniziativa in programma trova il sostegno dell’ex presidente della camera Irene Pivetti, assessore alla Piena occupazione e formazione professionale del comune di Berceto, la quale, oltre a manifestare una ferma condivisione delle idee espresse nella lettera di Lucchi, si dice fiduciosa in una possibile crescita del movimento di “riscossa” dei sindaci, che dovrebbe partire proprio dalla seduta di Parma. La parola, dunque, ai primi cittadini parmensi.
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