Meravigliatevi di come l’animo umano possa sempre sorprendervi.
Da pochi elementi, note, lettere, si può arrivare al tutto.
7 note creano incantevoli melodie, canzoni, rumori armoniosi.
26 lettere si compongono per creare lingue, articoli, canzoni.
L’incontro di jazz e poesia è come l’amore tra Adamo ed Eva.
Quello che si ascolta ha un senso in ognuno di noi, a suo modo, diverso e nel complesso uguale.
Cantami o diva.Ogni anno, il pub, il King’s Pub di Bedonia (PR), stravolge il suo significato di luogo di bevute e chiasso per riappropriarsi del significato vero di ritrovo.
Ritrovo giovane, per quelle persone che hanno la mente fresca.
Non solo amanti della poesia o del jazz anche perchè, se fosse, non mi ritroverei in nessun insieme.
Sicuramente mi ripago della serata passata distante da questo monitor dove a mia volta, spesso e volentieri, inanello lettere in sproluqui letterari.
Non che l’aver partecipato a tutti questi incontri mi abbia migliorato dal punto di vista stilistico letterale ma, sotto sotto, qualcosa porto sempre a casa (e non parlo di prosciutti).
Finisco, e ti lascio alle foto ma ancor di più ai video della serata, con il ringraziare la Professoressa Giuliana Anelli che mi ricorda sempre di questo, così come di molti altri incontri interessanti.
Nei video:
Giuliana Anelli – introduzione
Pampa Pavesi – tastiera
Ugo Maria Manfredi – basso
Paolo Mozzoni – batteria
Gianni Azzali – sax
Letture:
Massimo
Sara
Arturo Curà
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Se mi è concesso sottolineo la pochezza e la poca correttezza della professoressa, per l’impegno nel copiare e farsi vedere con idee altrui prendendosi sempre meriti che non ha
sempre per correttezza e non per polemica mi sembra doveroso dire che esperimenti di tal genere sono stati fatti dalla scuola circa 15 anni fa…sempre con gli stessi musicisti. Certo i lettori di allora adesso lavorano, hanno figli e famiglie…sì ne è passato del tempo! museo delle mura siamo nel 1994….con tanto di locandine rimaste come testimonianza-Quello che non capisco è il motivo di tanta acredine.
Pazienza. Avrei dovuto dire che le bellissime iniziative fatte dai ragazzi del Pentagramma siano state copiature di quello del Museo delle Mura? Ma per carità!
con affetto Giuliana
Le ricordo professoressa che non mi riferisco solo ad iniziative della associazione che lei ha citato, direi a sproposito, in quanto io non sono più membro da un anno e mezzo, ma all’atteggiamento mantenuto in più di un occasione…poi la rigiri come meglio crede…prima di lei quelle iniziative erano già state fatte da altri…ma guarda a caso le sue “idee” ritornano sempre dopo che qualcuno ha cercato di impegnarsi rimettendo in pista il tutto o inventandosi nuove cose, e lei come sempre, visto il buon successo e seguito, ha pensato bene di calvacare l’onda…molto facile…degno del miglior politico valligiano
Michele
Per quanto riguardo l’evento specifico non so le motivazioni per cui l’Associazione Pentagramma non era ne presente ne tra gli organizzatori. Non so (o meglio so solo in parte) chi è stato interessato da questa iniziativa ma vedo chi è intervenuto e chi so che si sia interessato per la buona riuscita della cosa. Questo differisce da come vedo comportarsi molti politici che siedono ai primi posti delle manifestazioni e si limitano solo ai saluti. E’ inutile cercare chi ha partorito l’idea: bisogna lodare chi la porta avanti o, nel caso, esprimere un’opinione sul come si potrebbe fare meglio. Ancor meglio sarebbe, fare.