Questa settimana la voglio aprire con questa novità.
Una sorta di allenamento, con alcune (ri)flessioni e (ri)scatti.
Tra una pausa e l’altra, acqua.
Oligominerale con lieve aggiunta di anidride carbonica.
Un giusto tocco di movimento, quelle bollicine, in questi giorni dove si legge di Comuni virtuosi e scelte alquanto discutibili.
Prima di immergermi nel training, ti starai chiedendo cos’è rappresentato in figura: semplice, un cronometro con contatore d’acqua.
Per avere coscienza di quant’acqua si consuma mentre si fa la doccia!
Ma tanto, non ti preoccupare.
I primi a fregarsene, degli altri, sono i nostri politici.
Le Società per azioni chiedono e, con il fatto che siamo in una zona depressa, con il fatto che danno occupazione, con il fatto, con il fatto: ottengono!
Si passa sopra sui controlli di verifica dell’inquinamento nelle aziende, sui documenti, sulla sicurezza.
L’importante è produrre, per la proprietà ricchezza, per la comunità, se va bene, un’ambulanza.
Quante cerimonie per le donazioni di Istituti di Credito o SPA che trasmettono i telegiornali.
Anche quelli locali.
Sorrido quando leggo: “dono di Parmalat S.p.A.”
Ma l’informazione non si ferma.
Così, il tema che abbiamo segnalato tempo fa, sulla richiesta di nuove captazioni (dei pozzi detta alla carlona) dai quali attingere da parte del gruppo Norda S.p.A, arriva ad una conclusione.
Concesso.
Ma limitato a 4 litri al secondo il che, personalmente non so quanto aumenterà le centinaia di migliaia di bottiglie che gli stabilimenti locali producono al giorno.
Il dato certo è che, la concessione, farà guadagnare a noi un po’ più di 50 mila euro all’anno.
Per contro, a Parma, si cerca disperatamente acqua per i cittadini, per l’impianto idrico e si pensa di utilizzare le acque di superficie (praticamente si berranno l’acqua del fiume).
Alla fine si faranno gli interessi due volte delle SPA: l’acqua dal rubinetto farà schifo e si comprerà quella imbottigliata.
Tanto anche noi che abitiamo dove imbottigliano ci guardiamo bene dal bere quella del rubinetto.
L’acquedotto perde?
Non importa, costerà di più nella bolletta.
Perchè nessuno lavora all’impianto.
Non interessa a nessuno, tra una sovvenzione, un fondo, un aiutino statale, le tasse sui cittadini.
Quindi pensiamo positivo: a Colorno (PR), nelle scuole, si beve l'”Acqua del Sindaco”!
E pensate che bestemmia dicono: “è più controllata e sicura”.
Se un sindaco dei nostri comuni si sognasse anche solo una cosa del genere verrebbe lapidato pubblicamente.
E’ contro gli interessi della colletività, contro l’occupazione.
E se poi le società scappano e lasciano a casa i dipendendi?
Corriamo ai ripari.
Sovvenzioni, accordi e silenzio stampa.
Si decide e meno si sa e meglio è!
Succede così per i “monopolisti del rudo” con la “spiccata” impronta ecologista che ci fanno bere (loro davvero) le bischerate più allucinanti.
Bedonia, fortunatamente, si chiama fuori.
Ma nel silenzio, passano le sporadiche polemiche e le bordate alla giunta.
La beffa è che a Colorno si usano pannolini lavabili che creano meno rifiuti (-7% in un anno), carta reciclata negli uffici, apparecchiature a risparmio energetico e raccolta differenziata (al 70% in poche settimane).
Con i soldi (nostri) risparmiati si da un bonus per ogni bambino fino ai 3 anni.
Negli uffici pubblici locali si dormono sonni pesanti.
Buona notte!
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