Chris Johnson (Nicolas Cage) sa cosa gli accadrà.
Vede ciò che il futuro gli riserva e può cambiare il presente.
Questo, che per molti è un potere straordinario, può essere un’arma a doppio taglio: mai una sorpresa, mai un dubbio, mai impreparato alla vita.
Se non fosse, perchè stiamo pur sempre parlando di un film, per lei.
La misteriosa ragazza del bar.
Nicolas Cage se l’è dovuto produrre da solo questo film e non ho ancora capito se il perchè va cercato nella scarsa fiducia nella sceneggiatura da parte di altri (ripresa da un breve racconto di Philip K. Dick “Non saremo noi”) o per la visione del futuro roseo al box office che ha avuto.
Fatto sta che, a mio avviso, Nicolas, ha fatto bene.
Il film è un giusto mix di azione e trama, con un bel finale e poche americanate.
Anzi, cosa rara nelle ultime produzioni americane, si riesce a seguire bene la storia e non si utilizza nemmeno l’odiata voce fuori campo (a volte è geniale come ne “il meraviglioso mondo di Amelie”, a volte meno).
Forse il merito è della sapiente regia di Lee Tamahori che, negli ultimi anni ha inanellato successi come la Morte può attendere, Nella morsa del ragno o
Non scordiamoci che ha iniziato con “Once were warriors”
Voto 7,5
Regia Lee Tamahori
con Jessica Biel, Nicolas Cage, Peter Falk, Julianne Moore
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