Terremoto a Berceto

Attualità e Società
epicentro 21 giugno

epicentro 21 giugno

Signor direttore,
un forte ballare sulla sedia, le pareti dell’ufficio pareva si volessero accartocciare, un frenetico correte per le scale tra urla, tutti gli impiegati fuori in giardino con sguardi stralunati e una ben distinta tremarella: LA NUOVA SCOSSA DI TERREMOTO A BERCETO.

Dopo l’esperienza dello scorsa anno, del 25 e 27 gennaio, ecco una nuova prova di forza della natura per i nervi tesi, la paura, l’incubo vissuto nella vicina Emilia.

Subito il telefono che prende a squillare perché l’ing. Gabriele Alifraco della Provincia vuole sapere (ah la Provincia sempre vicina), poi i Carabinieri e la Guardia forestale.

Vivere l’esperienza terremoto come Sindaco crea apprensione e subito vuoi sapere, chiedere se ci sono danni, feriti e hai un rilassamento, per lo scampato pericolo, ben piu’ profondo. E’ andata bene. Solo paura, pochi danni e anche sollievo per lo scampato pericolo. Non ci sono feriti. La popolazione è in strada. Fai visitare dai tecnici gli edifici che già lo scorso anno avevano subito lesioni e sei preoccupato per il Santuario, il maestoso Duomo e altri storici edifici oltre l’edificio evacuato, lo scorso anno su disposizione dei Vigili del Fuoco.

Si torna a costatare quanto servirebbe intervenire, con opere di consolidamento, su queste costruzioni ormai fragili. Ricordi, con dispiacere le parole del Presidente Errani che aveva definito il terremoto dello scorso anno, del parmense, ben prima di quello tragico dell’Emilia, “terremotino” per chiudere la porta in faccia a qualsiasi aiuto della Regione.

La famiglia Brusini è ancora evacuata e l’edificio, fortemente lesionato, incombe su altre abitazioni e sulla strada provinciale. Il fatto piu’ grave è che in Italia, pur volendo, per le calamità naturali, è preclusa anche la strada percorsa da altri Paesi: l’assicurazione privata. Come Comune abbiamo perseguito questa strada per il desiderio di proporre, a tutti i proprietari, circa 5.000, una polizza assicurativa cumulativa. Le assicurazioni non vogliono saperne.

Un’idea da non prendere neppure in considerazione per noi italiani. Si resta sempre soli se si vuole fare prevenzione, se si vuole essere previdenti.

Luigi Lucchi Sindaco.

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