berceto
Signor Direttore,
so che non è semplice riunire tante persone per parlare di politica, addirittura per discutere, con esperti, di una Legge Regionale e dei suoi effetti.
Il mio grazie va a tanti.
Non è semplice, a maggior ragione, se non è stata imbastita una polemica, se le condizioni meteo allertavano tutti per caduta di neve, e la sede stabilita era Berceto da dove, attraverso le finestre del salone, dalle 12, si vedeva cadere copiosa la neve, in un periodo in cui l’influenza stagionale è al picco con tanta gente a letto e l’organizzazione è di una Amministrazione Comunale.
A Berceto, invece, sabato 2 febbraio, nonostante l’orario delle 11, c’erano tante, tantissime persone. Il salone della casa della gioventù gremito. Amministratori e Sindaci della montagna, della bassa, anche di altre Province e Regioni, perfino da Campobasso. Nessuna protesta eclatante, solo la discussione seria, il confronto pacato, grazie ad esperti costituzionalisti e alla V. Presidente della Regione Simonetta Saliera, sulla LR 21, che obbliga all’Unione dei Comuni. Non ho sentito un commento negativo da parte delle persone presenti.
Tutti hanno soddisfatto il bisogno di sapere, conoscere. Se ne sono andati a malincuore, quasi alle 14, pieni di ritrovato fervore. Senza enfasi, ma come dato di fatto, si potrebbe dire che il 2 febbraio, a Berceto, è stata una bella giornata per la democrazia e le Istituzioni. La mia riflessione è su questo fatto visto che sull’argomento specifico si avrà modo di parlare e ci sono le cronache dell’evento. Come cittadini, almeno sentendo una gran parte di questi in piazza, nei bar, sugli autobus, su facebook e mezzi televisivi, c’è avversione totale per la politica e la classe dirigente definita, non a torto, da diversi anni, casta.
I politici, tutti, li si incolpa, purtroppo, a ragione, di ogni nefandezza e di furto. Furto di denaro. Ebbene io credo che il furto più grave, senza voler sottovalutare quello delle risorse, è quello di averci rubato il futuro, avere smorzato l’indispensabile speranza. Facile, in una situazione tanto opprimente psicologicamente, oltre che materialmente, perdere perfino l’ideale, la bussola, della democrazia. Diventare, ognuno di noi solo cinico e quindi servo. Non per nulla si va a votare, per la terza volta, con un sistema elettorale in cui i cittadini non scelgono i propri parlamentari ma questi sono nominati da 4/5 persone, in segrete stanze.
Un popolo in buona salute, non lo permetterebbe e non lo avrebbe permesso. Riuscendo, senza suscitare vere proteste, in questa impresa, la classe politica, ci ha preso gusto ed è arrivata anche a prefigurare che un Ente elettivo come la Provincia, potesse essere trasformato in un Ente di secondo grado con l’elezione del Presidente, in pratica, per “censo”. L’appetito vien mangiando così con la LR 21 anche chi comanderà, per davvero, rispetto ai singoli Comuni, cioè l’Unione dei Comuni, non sarà eletta dai cittadini. Il 2 febbraio, a Berceto, s’è capito che i cittadini, se informati, riuniti, posti nelle condizioni di sapere non hanno esitazioni e parteggiano per la democrazia vera e i suoi riti. Per avere successo in questa manifestazione ho richiesto e ottenuto la collaborazione di tanti, compreso i miei colleghi sindaci. Per far vincere queste idee, che poi sono lapalissiane, a livello Regionale e Nazionale, servono mezzi e leader. Confido di trovarli e che da Berceto abbiano avuto lo stimolo per una lotta che non è inferiore a quelle contro la dittatura.
Ora abbiamo la dittatura più subdola: la dittatura dell’indifferenza.
Luigi Lucchi
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.