Boschi, legni, zattere: l’artista Giovanni Bardini espone a Fontanellato

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Dopo il successo riscosso dagli artisti Filippo Soddu con le sue essenziali tele informali e dal maestro Vincenzo Vanin con i suoi coloratissimi mosaici, la Pinacoteca Comunale della storica Rocca Sanvitale di Fontanellato (19 km da Parma) ospita da domenica 11 al 25 novembre 2012 una nuova personale espositiva: le opere in materiali poveri e legni di riuso di Giovanni Bardini, artista visivo e musicista che propone al pubblico immagini archetipiche e quasi sacre, zattere di salvezza e di approdo.

A pochi passi dalla sala affrescata dal Parmigianino – a pochi metri dal bosco dipinto nel 1523 dal giovane Francesco Mazzola, in cui la dea Diana viene sorpresa nuda alla fonte dal cacciatore Atteone – i visitatori potranno esplorare i “boschi” personali di Bardini, apprezzato pittore di Cortemaggiore.

A metà fra pittura e scultura, realizzati sfruttando legno di recupero e materiale naturale sapientemente lavorato, “essi fanno da ponte verso i più recenti progetti installativi, che portano questo gusto per il materiale e le composizioni di grande impatto ad una nuova dimensione” come ha spiegato il critico d’arte Alessandro Azzoni, curatore del catalogo e della mostra di Bardini per Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus.

La mostra aperta il venerdì dalle 15 alle 18.30, il sabato ed i festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 è realizzata da Fondazione D’Ars – Oscar Signorini onlus e dal Comune di Fontanellato con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, Associazione Castelli del Ducato Parma e Piacenza, mim Museum in Motion, A.T.I. Socioculturale Coop. Soc. onlus, Cooperativa Parmigianino, CoopCulture e Ge.S.In. Coop.

“Connotato da uno sperimentare incessante e dalla costante attenzione ai materiali di recupero il lavoro dell’artista Giovanni Bardini chiude la rassegna di mostre d’arte contemporanea ospitate nel 2012 in Rocca Sanvitale grazie alla collaborazione tra il Comune e la Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus di Milano – ha sottolineato l’Assessore alla Cultura Cristiano Aimi –. Crediamo di aver “disegnato” simbolicamente un percorso artistico interessante, teso alla ricerca del “nuovo” tra slanci verso il futuro e recupero della tradizione e della storia. Coniugando contemporaneità e passato, indagando nuovi linguaggi, proponendo la sfida tra la materia e lo spazio, puntiamo a rendere il Castello di Fontanellato luogo vitale in grado di intercettare e proporre fermenti artistici.

L’arte che invia segnali oggi è foriera di messaggi importanti per affrontare i difficili tempi di crisi in cui non dobbiamo scordare quanto e come l’Italia sia ricca di cultura, storia e “bellezza”: per questo ritengo più che necessario, socialmente indispensabile, consegnare al mondo artistico l’occasione di esprimersi”.
Vernissage. L’inaugurazione è prevista domenica 11 novembre alle 11 alla presenza dell’artista, classe 1969: la ricerca artistica lo ha portato ad un’ampia produzione pittorica e di sperimentazione con i materiali, fino a concepire installazioni di grandi dimensioni, forza visiva e concettuale. Tra le sue recenti esposizioni si annoverano: a marzo 2011 la mostra personale Racconto di un naufrago allo Spazio Blu della Galleria Rosso Tiziano di Piacenza; la partecipazione al Premio Celeste 2011 e ad alcune scelte mostre collettive. Da segnalare la mostra Jean Cocteau a Vigoleno dans le château de Max Ernst, nell’Oratorio della Madonna delle Grazie di Vigoleno, a seguito della quale la sua opera Sudario entra a far parte della Collezione Uroburo, presso l‘Archivio di Stato di Parma.

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Arte del naufragio e approdo di speranza. In Rocca a Fontanellato i visitatori troveranno “una grande installazione che è al contempo crocifisso e albero di una nave: si ricollega al discorso concettuale di “arte del naufragio” rappresentato dalle “zattere” – ha evidenziato Azzoni – I bracci della croce sono grandi pali d’aratro, mentre la vela, che ricorda di nuovo anche un sudario, è ammainata, il vento non la può portare via. Un’installazione a significare la sofferenza presente nella vita di ognuno, o la fatica del lavoro, sulla quale però rimane issata la vela – il sogno, la spiritualità – necessaria a salpare verso un miglioramento di sé”.
In mostra sarà distribuito il catalogo con testo critico di Alessandro Azzoni, edito da Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus di Milano. L’incontro con l’arte contemporanea proietta il pubblico in un salto temporale e concettuale in cui vanno a convivere linguaggi antichi e nuove poetiche all’interno di un antico maniero.

Le opere di Giovanni Bardini vengono dal suo creatore definite “zattere”, appigli lanciati nel mare dell’esistenza, concepiti per l’animo umano che vaga alla ricerca di un significato. “Sono opere create a partire da materiali poveri, come il legno di recupero che viene ricombinato a formare queste zattere-telai. Materiali che vengono sapientemente lavorati e acquisiscono in questo modo una patina nobile: così anche la stoffa più povera, come le terre ed i minerali, diventano veicoli di significato e danno vita a oggetti d’arte di grande bellezza formale e visiva. Tale tecnica e uso dei materiali ci porta ad accostare queste opere a esempi illustri: dagli Achrome di Manzoni per l’uso della tela bianca (e conseguentemente al post-Informale successivo agli anni Sessanta) alle ricerche dell’Arte Povera appunto per l’uso di materiali e per il loro impatto visivo” ha aggiunto Azzoni.
“Una mostra di opere che oltre alla bellezza formale colpiscono per la loro forza concettuale, parlano direttamente all’osservatore richiamando immagini archetipiche o sacre”.

Citando l’artista: «Quello che vorrei è che ognuno vedesse nei miei lavori quello che sente. I miei lavori, e uso appositamente il termine più nobile, sono di chi li vede e li soffre perché pone in essi qualcosa di se stesso».
Organizzazione:
Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus – Milano
t. 02 860290 – info@fondazionedars.it – www.fondazionedars.it

Informazioni sulla mostra:
Info. 338.2531126
Iat Rocca Sanvitale: tel. 0521.829055 – www.fontanellato.org – www.vincenzovanin.com

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