La nottata è passata. Diversi miei concittadini hanno trascorso la notte vestiti e appisolati sul divano e la poltrona con le luci accese. Comprendono lo scampato pericolo grazie alla profondità del terremoto che s’è verificato a 60,8 km in profondità anche se la mente va ai disastri dell’Aquila tenuto conto dell’elevato magnitudo 5,4. La paura resta e accresce con il calare dell’emozione e scrutando il cielo minaccioso per la nebbia e la neve. Facile pensare al disastro che poteva succedere e ritrovarsi al freddo e immersi nelle macerie coperte di neve. Si scopre che non sono molte le persone fataliste e oggi l’interesse per le costruzioni, per le verifiche antisismiche sono al centro delle discussioni e le richieste dell’Amministrazione per rilasciare i permessi di costruire non paiono piu’ un’inutile burocrazia. Fa piacere scoprire che siamo il primo Comune, tenuto conto della procedura seguita insieme all’ufficio di piano della Provincia, ad avere l’adeguamento del PSC (Piano Strutturale Comunale) alle norme antisismiche emanate dalla Regione e adottate dal Consiglio Provinciale il 21 dicembre. Proprio perché è andato tutto bene c’è fiducia verso l’organizzazione sia dei volontari che delle Istituzioni scoprendo un’efficienza e una solidarietà che in questo momento di antipolitica non la si immaginava. Un secondo dopo la scossa delle 15,53 sia la Protezione civile provinciale, direttamente con il Presidente Bernazzoli che Regionale con Demetrio Egidi, erano in contatto con noi del Comune come del resto il Comandante dei Carabinieri e il coordinatore della Croce Rossa e soccorso alpino Gianluca Begioni. Gli uffici comunali sono rimasti aperti fino alle 23 e tutta la popolazione, attraverso comunicati e volantini era costantemente informata. Generosità anche da parte dei tecnici sia comunali che liberi professionisti che con i loro solerti sopralluoghi presso le abitazioni hanno dato modo di tranquillizzare quanti si sono visti crepe nelle murature. Da ogni esperienza è giusto trarre delle raccomandazioni e dei suggerimenti e specificatamente a Berceto serve un costante aggiornamento delle persone anziane che vivono in casolari isolati. Abbiamo costatato che alcuni non sentono la scossa di terremoto anche se forte e prolungata e neppure ascoltano la radio o la TV. Vengono poi informati dai parenti o famigliari attraverso il telefono e se restano soli accresce la loro paura. Meritorio, quindi, il sopralluogo nelle loro abitazioni dei militi della Croce Rossa locale ma se servisse chiedere l’aiuto di altri sarebbe giusto, come faremo, approntare delle cartine con buone indicazioni per raggiungere queste abitazioni. Come tutti crediamo nelle azioni preventive e questa specie d’esercitazione collettiva ha mostrato i punti di forza ma anche debolezza. I bambini, ad esempio, sono molto suggestionabili e potrebbero aver bisogno, in questi casi, di personale qualificato che sappiano tranquillizzarli. Metteremo a frutto le cose positive che già abbiamo come il piano comunale della Protezione Civile da diffondere piu’ capillarmente e anche da illustrare ulteriormente come abbiamo iniziato fare già domenica 15 gennaio con i tecnici della Protezione Civile e i volontari. Al momento continuano ad arrivare numerose le segnalazioni di lesioni e crepe e i tecnici comunali stanno facendo tutti i sopralluoghi e sono in contatto con i Vigili del Fuoco e le diverse pattuglie allertate da Demetrio Egidi che resta costantemente in contatto con il Sindaco e il Presidente della Provincia.
Il Sindaco Luigi Lucchi
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