Prima di tornare ufficialmente a curarmi di questo sito, con qualche mia considerazione personale in più, mi rilasso ancora per questo weekend riportando una lettera gentilmente passata dal Sig. Lucchi di Berceto.
Sono felice che un osservatore attento come Lucchi ci ritenga un mezzo valido per portare a conoscenza di tutti, i buoni così come i cattivi, aspetti delle nostre terre.
In modo che si possa sempre migliorare e avere chiaramente stampato in testa di che persone ci si possa fidare o cosa stiano facendo i nostri governanti per noi e i nostri interessi.
“Berceto, 1 gennaio, 2009
Ill.mo signor Sindaco
Cav. Bigliardi Lodovico
Via Marconi
43042 Berceto Parma
e.p.c
-Al responsabile dell’ufficio tecnico Comunale geom. Pietro Zanzucchi
-Presidente Amministrazione Provinciale di Parma
-Assessore Provinciale alla Protezione Civile
-Al responsabile tecnico Protezione Civile dott. Antonello Barani
-Al Presidente della Giunta Regionale
-Al responsabile tecnico della protezione civile regionale Ing. Demetrio Egidi
-Al Sottosegretario alla protezione civile Guido Bertolaso
Oggetto: Danni agli edifici pubblici, di culto e privati nel Comune di Berceto a seguito del terremoto del 23 Dicembre 2008
Signor Sindaco, ho preso atto, con disappunto, che nella documentazione ufficiale per la richiesta dello stato di emergenza e nell’elenco Comuni colpiti dal terremoto inoltrata in data 29 dicembre, protocollo n.101157, dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale; Vincenzo Bernazzoli al Presidente della Giunta Regionale; Vasco Errani è escluso il Comune di Berceto.
Lo credo un errore, una dimenticanza proprio perché nel Comune di Berceto e nelle sue frazioni i danni rilevati sono diversi e assommano, in una prima stima, a consistenti cifre.
L’ufficio tecnico del suo Comune ha già eseguito diversi sopraluoghi e costatato in edifici pubblici e privati, oltre a luoghi di culto, diversi danni. Basterebbe citare le abitazioni nella lottizzazione del Parco 1° Maggio, diversi edifici come la Pizzeria Romano e il Ristorante Rino, le case popolari, la stessa casa di riposo e caserma dei Carabinieri di proprietà pubblica oltre alla preoccupante situazione del portale del Duomo di Berceto dove sono evidenti crepe e sbriciolamenti.
Personalmente ho ricevuto innumerevoli telefonate di cittadini preoccupati per le condizioni dei loro fabbricati. Mi sono premurato, come saprà, di mettermi in contatto con l’efficiente Protezione Civile dell’Amministrazione Provinciale e di fornire informazioni adeguate alla popolazione invitandola a rivolgersi presso l’Ufficio tecnico Comunale.
Le chiedo un pronto e incisivo intervento dell’Amministrazione Comunale di Berceto per colmare la preoccupante lacuna dei documenti ufficiali, sopra citati, della richiesta dello stato d’emergenza.
Le suggerisco, se lo ritiene opportuno, di convocare in via straordinaria un Consiglio Comunale per accompagnare la sua richiesta con una delibera, un o.d.g votato all’unanimità.
Le rinnovo la mia totale disponibilità per perorare questa sacrosanta richiesta.
Sono convinto, tra le altre cose, che i tanti interventi effettuati a seguito del terremoto del 1983 hanno evitato, nell’attuale sisma, danni ingenti a tutti gli edifici storici e di culto. Proprio per questo gli interventi che possono scaturire da questa calamità, pur intendendosi, come sempre accade in Italia, purtroppo, come emergenza può rappresentare, ironia della sorte, invece, un’azione preventiva. Gli edifici lesionati oggi seppur in misura minore nel nostro Comune possano, se non s’interviene, subire danni gravi nell’eventualità di un altro terremoto e questo sarebbe imperdonabile soprattutto per il millenario Duomo e per gli edifici di proprietà pubblica.
Certo del suo celere e autorevole intervento ringrazio per l’attenzione.
Scritto da Luigi Lucchi”
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