E’ un momento importante e da sempre si festeggia il nuovo anno con la speranza che sia un anno migliore di quello passato. Desideriamo tutti stare sempre meglio e per fortuna speriamo sempre, e con naturalezza, che l’anno nuovo ci riservi i successi, la realizzazione dei desideri, che non ha riservato l’anno che sta per finire.
Per questo ci facciamo l’un l’altro gli auguri. I momenti di festa debbono soprattutto restare tali e non trasformarsi in tragedie come può avvenire per un incidente stradale a causa di un ubriaco o drogato e il buon senso vorrebbe, anche nei giovani, che se si raggiungono luoghi fuori dal paese, ci fosse l’organizzazione d’ avere alla guida un amico che non beve, che e’ astemio.
Molti giovani lo fanno sempre e a maggior ragione e’ da fare in una notte come questa in cui, solitamente, c’è tanta gente che festeggia. Guidare con attenzione, in piena lucidità, purtroppo, non e’ sufficiente perché altri potrebbero guidare in condizioni non ottimali e sarebbe bello, anche per il paese, le famiglie, la comunità, che i giovani, i bercetesi, complice anche la crisi economica, festeggiassero in casa, in paese senza raggiungere località lontane che richiedono l’uso dell’auto per raggiungerle. Nel caso, invece, si volessero raggiungere amici e compagnie di altri paesi, e’ giusto fermarsi e tornare a casa il giorno successivo.
Dormire quel giorno in albergo e’ una spesa ben fatta. Fare qualche brindisi, una buona cena non vuol significare, obbligatoriamente, ubriacarsi, diventare alticci. Ci si rende antipatici, si disturbano gli altri, si e’ portati alle risse e fare quanto e’ lontanissimo dal divertimento e dalla gioia. Abbiamo, come amministrazione, molta fiducia nei giovani e cerchiamo, con loro, di soddisfare le loro giuste esigenze di divertimento chiedendo in cambio di usare molto buon senso: istituzione del disco bus, pulmino e auto del comune per le gite, autorizzazione squinterno festival, pub, Bagarre ecc.
In questo rapporto di collaborazione, come abbiamo chiesto di non trasformare la notte del 1° maggio in una notte di vandalismo, ottenendo buoni risultati che torniamo a iscrivere come merito dei nostri ragazzi, chiediamo di non fare i botti. Non sono un’usanza tradizionale della montagna parmense e di Berceto e anche se ha preso campo, negli ultimi decenni, rappresenta un pericolo per le persone ma anche una sevizia per gli animali, soprattutto i cani, che vengono terrorizzati da questi assordanti rumori che non intendono certo come momento di festa.
Un proverbio di Berceto recita: chi non ama le bestie non ama neppure i cristiani. Sarebbe un segno di civiltà, in questi giorni, e nella notte di capodanno, non sentire neppure un botto. Un modo per iniziare il nuovo anno con un gesto di rispetto per i viventi più indifesi: gli animali, i cani, e quindi un vero augurio di un anno sereno e denso di buone cose. Grazie a quanti comprendono e mettono in atto queste buone intenzioni che aiutano a rendere Berceto un comune sempre più rispettoso e civile.
Il sindaco Luigi Lucchi
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