Casacca di Berceto

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Un Borgo antico come Casacca, posto in una posizione panoramica da poter controllare, come nelle sue funzioni di un tempo (Scudo), tutta la valle del Taro, suscita un’emozione estasiata per quanti lo possono visitare nel suo splendore ora che è stato recuperato dall’amore di Annarosa Piombi e Rodolfo Cavandoli.
Casacca è stato assunto come emblema, simbolo, dall’Amministrazione Comunale di Berceto che lo ha scelto, grazie all’ospitalità della famiglia Cavandoli, come luogo da cui iniziare il lungo cammino per coinvolgere la popolazione nella costruzione del PSC (Piano Strutturale Comunale). Un simbolo assunto come buon auspicio: e’ rinata Casacca, strappata dalle rovine. Può rinascere, se la gente vuole, il Comune di Berceto.
Per permettere, alle tante persone presenti, di capire i temi dell’adeguamento del PSC, del piano delle strategie, e il percorso partecipativo, sono giunti a Casacca il dott. Sergio Peri responsabile dell’Ufficio di Piano dell’Amministrazione Comunale; l’arch. Fabio Ceci incaricato dell’Amministrazione Comunale per il PSC; il dott. Maurizio Capelli e il V. Sindaco di Cassinetta di Lugagnano (MI) oltre il Sindaco e il V Sindaco di Berceto.

ADEGUAMENTO PSC DEL COMUNE DI BERCETO
2° INCONTRO: CASACCA, 25 SETTEMBRE 2010
SINTESI ATTIVITA’ SVOLTE

1.FINALITA’ DELL’INCONTRO E PARTECIPANTI
Presentazione delle linee-guida dell’adeguando PSC alla legge regionale n° 6 (vedi bando di invito a partecipare all’assemblea Consiliare)
Sono intervenute circa 135 persone, presso l’antico borgo di Casacca.

2.SINTESI ATTIVITA’
Porto il benvenuto a tutti i Convenuti, il Sindaco consegna una targa-ricordo ai padroni di casa, Annarosa Piombi e Rodolfo Cavandoli.
A partire dalle 1545, il Sindaco introduce i lavori facendo una “ricognizione” dei parametri che influenzano l’aggiornamento dell’adeguando PSC alla nuova legge Regionale ed alla mutata realtà locale; tra questi:
composizione della popolazione comunale e trend: suddivisione per fasce d’età e per tipi di categorie ancora in attività lavorativa, elementi di forza (volontariato) e di debolezza (litigiosità) della comunità bercetese;
problematiche connesse alla gestione del territorio comunale: estesa superficie, costituita prevalentemente da bosco povero (circa 70% dei 131 kmq), talvolta soggetta a fenomeni franosi e/o di dissesto idrogeologico;
cronica carenza di risorse: finanziarie, soprattutto per l’inaffidabilità delle voci “entrate” dell’attuale bilancio comunale, ma anche di personale (perfino all’Anagrafe, fino a poco fa uno dei “fiori all’occhiello” di Berceto).
Conclusa la “ricognizione” con una nota d’ottimismo per il futuro, il Sindaco invita l’arch. Ceci ad illustrare l’iter previsto per finalizzare la nuova versione del PSC

Dalle 1615, Ceci spiega che il nuovo PSC sarà ricavato come evoluzione della precedente versione, però stavolta redatto a quattro mani, insieme alla Provincia. Rispetto al passato, il nuovo PSC terrà conto anche delle istanze provenienti dal Territorio. Pertanto, il Piano sarà coerente con gli obiettivi strategici rivisti dalla nuova Giunta, che li elaborerà ascoltando anche proposte provenienti dai diversi soggetti poi chiamati, a vario titolo, alla sua realizzazione. Chiarito da Ceci il contesto nel quale verrà sviluppato il nuovo PSC, il Sindaco invita il dott. Peri a presentare le linee-guida del nuovo PSC.

Dalle 1625 Peri illustra sinteticamente 11 temi che, dettagliati in altrettante “Schede Progetto”, dovrebbero costituire le linee di sviluppo del nuovo Piano:
Albergo diffuso (preferibilmente adibendo a tale uso vani del centro storico, dando priorità a quelli del borgo di Castellonchio);
Stazioni di Servizio “europee” (al posto di quelle esistenti, per promuovere l’immagine ed i prodotti del territorio);
Energia (favorendo l’attivazione di piccoli impianti con pot. < 10 megawatt, tipo FV – in aree private – ed Eolici – in aree di crinali quali Monte Marino e Sillara);
Parco Geologico del Monte Cervellino;
Piano dei Servizi, ottimizzati in funzione della distribuzione dei residenti sul territorio;
Miniera di Corchia e castagneti;
Progetto ss62 della Cisa, teso a valorizzare le case cantoniere e siti quali il santuario e la staz. Meteo;
Patto di fiume della val Baganza, attuabile previ accordi “mirati” tra vari soggetti pubblici che vi si affacciano;
Fornace;
Area produttiva Case Pesci.
A conclusione del suo intervento, Ceci informa che la Bozza di PSC è a disposizione, presso il Municipio, di chiunque desideri maggiori dettagli sui vari Progetti delineati. Quindi, il Sindaco invita il dott. M. Capelli ad esprimere il suo pensiero sui lavori in corso.

Dalle 1650 Capelli, concordando con il poco incoraggiante quadro attuale e tendenze delineati prima dal Sindaco, prevede, per la Comunità Bercetese, un futuro con due soli sbocchi possibili:
(I)Rassegnarsi, rinunciando a mettere in campo risorse e capacità per cercare di invertire l’attuale decadimento, oppure
(II)Reagire, sviluppando progetti idonei a creare crescita ed a ricostruire quel senso di appartenenza alla Comunità, oggi quasi del tutto smarrito. Per concretizzare questo piano ambizioso, Capelli ritiene che si debba ottenere il più ampio coinvolgimento possibile di giovani e di anziani, ciascuno protagonista nel ruolo più congeniale alle proprie caratteristiche/capacità/esperienze.
Da sempre convinto sostenitore di questo secondo sbocco, il Sindaco invita il Signor Alessio Torti ad illustrare in quale modo l’attuale Giunta intende stimolare la partecipazione ed il coinvolgimento della Comunità Bercetese nella preparazione del PSC e nella sua successiva attuazione.

Dalle 1700 il sig. Torti Alessio descrive per sommi capi come agirà l’attuale Giunta per raccogliere i contributi della Comunità: programmerà, dandone ampia diffusione e risalto, una serie di interviste nel Capoluogo e nei Borghi, incontrando i rappresentanti delle diverse categorie di cittadini (commercianti, artigiani, giovani, genitori, ecc). Questa attività si svolgerà nel corso dei prossimi mesi di ottobre e novembre, in modo da permettere il completamento del PSC entro la fine del 2010.

Alle 17:15 il Sindaco, ringraziati i padroni di casa ed i convenuti, dichiara chiusi i lavori.

E’ seguito, nella meravigliosa chiesetta, un concerto di musica classica e successivamente un ricco rinfresco offerto dai padroni di casa

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