sergio squeri
Certe volte devo ammetterlo, nonostante il mio scetticismo e la mia mente propenda verso la tangibilità delle cose, ci sono circostanze che mi fanno tentennare.
Come dire; ci sono fatti e circostanze che s’inanellano l’una con l’altra e portano per forza di cose a credere ad un disegno superiore.
Non parlo di cospirazioni su ampia scala e anzi (forse) tutto questo interesserà un piccola parte di una già pur minima cittadina della provincia di Parma: Bedonia.
Comunque sia, spero che un po’ di curiosità e un pensiero nasca in chi leggerà le righe che seguono, ritenendo comunque bizzarra questa congiuntura che si è venuta a creare poco prima delle prossime consultazioni elettorali.La storia, i fatti, che vi andrò a sottolineare della recente era politica, spaziano tra Bedonia e Parma.
Comuni che non scelgo a caso ma che, se mi passate il termine, si sono scelti da soli e tempo fa.
E’ da una frazione di Bedonia, già (ribadisco) minuscola unità della provincia di Parma, che muove i suoi passi Costantino Monteverdi (ricordate, Costantino) verso quella che sarà la strada politica ed istituzionale che lo vedrà all’interno del palazzo comunale del capoluogo.
Vuoi da dirigente, vuoi da consigliere.
Si sa, la vita è fatta a scale e, negli anni, molte possono essere le soddisfazioni ma anche solo una disattenzione può essere ricordata per sempre.
Oppure no.
Nella politica nulla viene ricordato a lungo, per cui, ritentare non è da sciocchi.
Rimane il fatto che, proprio Costantino Monteverdi (ricordate, Costantino), ha avuto il suo giro di boa dopo un caso saltato alle attenzioni della cronache nazionali (chiamato “Il caso Bonsu“).
E si che Parma si è sempre tenuta in disparte dalle cronache ma, spianata la strada da Tanzi, l’obbiettivo (e qualche cronista) è rimasto in zona.
Non si sa mai “cambi” qualcosa.
Razzismo a Parma: possibile?
Il caso scoppia mesi fa, genera qualche centinaio di migliaia di risultati su Google al solo cognome dell’interessato e lo trattiamo anche su questo sito, segno evidente che non si tratta di poca cosa…
Finiscono indagati in molti, scattano alcuni arresti domiciliari tra agenti di polizia comunale e si dimette dall’incarico il consigliere comunale con delega alla sicurezza.
Indovinate?
Costantino Monteverdi.
Strambata e ritorno ai monti ameni, giusto in tempo per candidarsi come Sindaco di Bedonia alle prossime elezioni.
In lista, come consigliere, il Sindaco uscente Sergio Squeri che prova anche lui a creare un caso, piazzandosi contemporaneamente sia a Bedonia sia provando a diventare (tornare, per la precisione, visto che ha ricoperto l’incarico anni fa) Sindaco di Tornolo.
Il clamore però è ancora poco e si dissolve subito, come neve al sole.
La notizia giusta, quella che ci voleva per far vedere di essere e rimanere al pari del possibile futuro sindaco, giunge esattamente il giorno dopo la presentazione della lista “Civiltà bedoniese“.
13 maggio 2009: proprio Sergio Squeri, da Sindaco di Bedonia, non avrebbe impedito che in un appezzamento di terreno di oltre 5000 metri quadrati si stoccassero rifiuti pericolosi ed ingombranti.
Risultato: 5 mesi e 10 giorni di reclusione che, visto il tentativo di risistemare l’area da parte di Squeri, la pena si tramuta in un’ammenda di 8080 euro.
civiltà bedoniese
Ma la cosa incredibile di tutto questo racconto non sta nei due fatti, che potrebbero tranquillamente rimanere separati, ma bensì il sigillo che li unisce.
Così come fu un simbolo che vide Costantino I, l’Imperatore, oggi Costantino Monteverdi riunisce una lista sotto: la bilancia.
La libra, simbolo di equilibrio, equità e giustizia.
Civiltà….bedoniese!
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Sinceramente questo sterile tentativo di mascherara una certa avversione verso la lista Civiltà Bedoniese mi pare davvero poco riuscito. Non riuscito nella forma, povera, rozza, parzialmente dotta e infarcita di citazioni raccolte da qualsiasi bignami e non riuscita nella sostanza perchè appare come un ringhio di un cane che vorrebbe attaccare ma non può non se la sente. Ragazzo mio un po’ più di coglioni altrimenti meglio rimanere al palo. Nerone
Con un computer davanti al naso non è certo il trovare le informazioni che limita, semmai è allinearli in un pensiero con (almeno) un filo logico.
Avversione per Civiltà bedoniese? Da cosa lo capisci? Credo che il taglio che ho dato ai fatti sia stato recepito, stando al tuo commento, esattamente come volevo.
Se un po’ di palle le hai tu, perchè non scrivi: basta registrarsi.
Fa sempre comodo qualcuno acuto e…quadrato!
non riesco a capire, e correggetemi se sbaglio perchè i pochi commenti devono sempre essere mirati ad accusare una qualsiasi azione di terrorismo verso la politica e le amministrazioni, qui non si parla soltanto di bilancia di bedonia e di Monteverdi, ricordate Costantino? qui si parla di raccontare fatti, cose reali che accadono, leggiti domani il mio di articolo sull’argomento e poi magari ci risentiamo eh? Nerone, poi che cavolo di nome è nerone? Nerone è un uomo giusto? e tirale fuori ste palle e firmati col tuo nome. spiegami quali sono le citazioni prese dai bignami, quali sono le parti rozze, se i politici si devono infagare alla luce del giorno senza neanche un briciolo di astuzia non devi venire a giudicare noi che esprimiamo un opinione, se devi sputare in faccia a qualcuno vai da chi le fa le azioni e non da chi le racconta. Comunque io sono Simone Bettosi!