Nudus ergo Dico
Editoriale
A stretto giro di qualche giorno, in valtaro, due esempi di cosa si è costretti a fare per dare voce ai propri pensieri.
Prima un manifesto di “uomoinmutande” seguito dal classico “calendariobiottoartistico” pro canile.
Attendiamo che i commercianti dei centri storici si uniscano sotto la bandiera del nudo offrendo spettacoli di lapdance ogni 3 caciotte acquistate o che ex Sindaci fondino un gruppo di spogliarellisti.
Alcuni nomi li ho già trovati: “Trombati per caso” o “Valtaro Stolt Man”…vedete voi!
Le iscrizioni sono aperte.
Il nudo tira e attira, su chi lo fa, le attenzioni di molti.
Ci si spoglia, oramai, per essere o per dire.
Lo si fa per poter emergere e, incredibilmente, per essere presi in considerazione.
Una gamba nuda, un petto in primo piano, una natica al vento fanno da tramite per il messaggio che si vuole lanciare.
“Il fine giustifica i mezzi” lo dicevano già da tempo: in questo periodo abbiamo colto appieno il messaggio.
Avete manie di protagonismo da sopire e nel contempo volete che il Sindaco vi rilasci un permesso?
Posate, posate, posate.
Nudi, in mutande, in reggicalze e con il gatto a coprirvi le vergogne: non importa.
Rammentate sempre che è il fine che vi giustifica.
Due casi eclatanti di questi ultimi giorni, in valtaro, hanno destato l’interesse anche dei media nazionali:
Luigi Lucchi, esponente socialista del Comune di Berceto, in mutande per molti manifesti affissi per il paese (e oltre) con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su Berceto.
Alcuni scatti ben riusciti che lo ritraggono in boxer per non far “morire Berceto”.
Manifesti che gli sono costati anche una multa di 420 Euro per affissione abusiva ma che lo hanno fatto balzare nei titoli di alcuni TG nazionali.
Il suo esempio è stato seguito anche dai, più classici, tredici scatti per il calendario 2007 dell’Associazione ENPA di Borgotaro (PR) a sostegno del canile di Tiedoli.
Che vede, sotto il termine di “artistico”, il nudo come forma d’espressione e di attrattiva di fondi.
Nulla di esagerato o di volgare, appunto, ma solo ed esclusivamente corpi esposti come mamma li ha fatti in buon nome della causa.
Ma bisogna spogliarsi per fare in modo che quello che si dice venga ascoltato?
Da Giovanna d’Arco, passando per Gianni Morandi, la storia si ripete.
Il disagio lo si dichiara attraverso un seno nudo.
Ora capisco perchè la Senatrice Montalcini è stata subito accontentata, per la richiesta di più fondi alla ricerca: non si voleva rischiare di vederla desnuda appesa in qualche cabina di tir.
Di la tua:
3 risposte a “Nudus ergo Dico”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Sai che ti dico???che è l’unica volta in un tuo articolo in cui rimpiango la galleria fotografica…………..muauauauauuaua 😛
Vogliamo le foto!!!!!
Le foto, almeno che i diretti interessati non le forniscano, come sapete, non le posso mettere 🙁 Anche se, vista la pubblicit? , una o due, la potrebbero “sganciare”: se conoscete qualcuno cercate di convincerlo.