Il Codice di Topino

Cinema Editoriale

La GiocondaQuesta settimana vorrei unire la mia sbrodolante rubrica (l’ho voluto chiamare a torto o ragione: editoriale) con una, da poco rispolverata, sezione cinema.
A dire il vero dovrei prendere molte più strade da quelle sopraccitate andando a pescare nella letteratura, nella Fede e nella moda.

Insomma, volente o dolente, mi trovo a parlare di un libro/film/moda del momento: il cattolicesimo minacciato dal libro (ora film) “Il Codice Da Vinci“.

Potrei perdermi lungo il tragitto, lo so.

Forse, anche partendo da questa presa di coscienza, finirò con il farlo.

Piuttosto che parlare di qualcosa, di creare un caso, di creare trasmissioni su misura, la televisione ed i libri si attaccherebbero a tutto e tutti.
Il caso di questo libro ne è un esempio fantastico.

Si tratta di fantasia, anzi no, ho le prove di quello che dico, alcune cose forse sono forzate, inventate, amplificate, mistificate……ma non vi dirò cosa.
Dan Brown lo scrive subito, poi ritratta, poi ritira la pagina dalle pubblicazioni, poi viene accusato (e assolto) di plagio, insomma, nemmeno lui sa bene le cose ed è…..
….semplice scoprirlo!

O forse no!?!?!?!?!

Insomma, si chiamano specialisti, studiosi, si scomodano molti livelli della Chiesa Cattolica.

Ma la verità che tanto si insegue, esiste?

Chiaramente NO!

Sarebbe come ricercare una verità in un episodio di Star Trek, qualcosa c’è, qualcosa si inventerà in seguito, qualcosa è fantascienza.
Ed è giusto così!

Certo è che se Dan Brown avesse preso pezzi di “favole” buddiste, piuttosto che mussulmane, non dormirebbe sonni tanto tranquilli, godendosi i milioni di dollari di introiti.
Ma questo è un problema/pregio della religione sulle cui tradizioni ha deciso, il buon Dan, di andarci pesante di fantasia e creare un libro (ora un film nelle sale) che non ha nulla di strabiliante.
E’ scritto con il solo auspicio di vendere e, sebbene ci sia riuscito, non sarà ricordato come un grande autore.
Malgrado tutto, malgadro lui.

Ritengo che, ancora più del libro, il film riesca a dare una risposta chiara alla trama ed alle polemiche (polveroni) che ha sollevato:
se anche Gesù Cristo avesse avuto una moglie, una figlia, e la sua discendenza fosse presente ai giorni nostri, cambierebbe qualcosa?

Se Sara, figlia di Gesù e della Maddalena, avesse dato vita alla dinnastia merolingia e questa fosse sopravvissuta fino ad oggi cosa si rischierebbe?

Una perdita di “potenza” da parte della Chiesa di Roma?
Uno sgretolamento dell’intero sistema cattolico mondiale?
Un nuovo Pontefice per successione sanguinea?

Non è più tempo di crociate.
O meglio, non è più la religione a muovere denaro e guerre, sappiamo tutti cosa sono i meccanismi legati a questi fenomeni.

Volendo dare il giusto peso a questa discussione, su di un’opera del genio di Dan Brown (e potrei guadagnarci dei soldi con questa uscita) e avendo ancora impresso nella mente il film appena uscito nelle sale cinematografiche, possiamo dirvi che il film è consigliabile agli amanti del thriller soft.

Poche le vene gotiche o gli approfondimenti sul tema del sacro e delle teorie proposte.
Queste sono affidate a due (lunghe) chiaccherate durante il film stesso.
Chiaro che chi vede il film si deve portare da casa tutte le versioni e approfondimenti scaturiti dopo il libro.

Chiaramente le tematiche trattate dal libro sono ben più approfondite e hanno consentito a molti di perdere il filo della ragione e della realtà.

Un Tom Hanks appesantito nella recitazione dai chili presi sembra tutto fuor che un esperto in qualcosa (forse nel mangiare spaghetti) e la Tautou, inizialmente, ha un doppiaggio con un forte accento francese che risulta fastidioso (anche ad un francese).

Personalmente avrei dato maggior spazio (in un film comunque abbastanza lungo) alle meravigliose location, tra chiese e musei, con una fotografia più incisiva e, magari, maggiormente virtuale.

Mi sento comunque di dare un 7 a questo film che se avesse avuto maggiore credibilità dagli stessi produttori sarebbe uscito in un periodo differente rispetto a questo pre-estivo.
Notevole comunque lo sforzo pubblicitario, che non è nulla rispetto al passavoce che ha portato il libro ad essere venduto in milioni di copie in tutto il mondo (e tradotto in decine di lingue differenti).

Titolo originale: The Da Vinci Code
Distribuzione: Sony Pictures
Regia: Ron Howard
Sceneggiatura: Akiva Goldsman
Con: Tom Hanks, Audrey Tautou, Ian McKellen, Paul Bettany, Alfred Molina, Jean Reno
Genere: Thriller

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