Progetto Bike Sharing a Berceto

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Il progetto Parco Bike, promosso dal Parco Appennino Tosco – Emiliano e dal Comune di Berceto attraverso il supporto di Proagency srl e Sviluppo Terre Alte Srl, si inserisce all’interno di un territorio ricco di bellezze naturali, ma spesso impervio e di difficile accesso. L’obiettivo è quello di rendere l’accesso stradale al Parco, attualmente interessato prevalentemente da flussi di autovetture e motocicli, più sostenibile e improntato ad una riduzione delle emissioni in atmosfera di gas climalteranti e allo sviluppo di sistemi di “mobilità dolce”.
Ai fini di permettere ad un maggior numero di persone di godere degli scenari dell’Appennino anche in maniera non inquinante, di ridurre l’utilizzo dei veicoli a motore e di promuovere, di conseguenza, un turismo più attento alle tematiche ambientali e alla salute, il Parco dell’Appennino Tosco – Emiliano ha deciso di promuovere le biciclette a pedalata assistita (anche denominate Parco Bike).
Se da un lato queste speciali biciclette possono aiutare a prevenire alcune malattie (malattie cardiovascolari, diabete, obesità, ipertensione ecc.), l’utilizzo infatti di questi mezzi ecologici e altamente specializzati consente di migliorare le condizioni fisiche di chi le utilizza, promuovendo insieme a un’educazione alla sostenibilità, anche un’educazione alla salute e all’attività fisica; dall’altro costituiscono un volano importante per lo sviluppo di sistemi di mobilità all’interno del Parco. Infatti le biciclette possono essere abbinate ad un sistema intermodale con la rete ferroviaria ed in particolare con le stazioni site a Ghiare di Berceto (PR), Rometta di Fivizzano (MS) e Castelnovo Garfagnana (LU) permettendo in questo modo di raggiungere ed esplorare il Parco prima via treno e poi con l’ausilio della bicicletta.
Non va poi dimenticato l’impatto sulle politiche del turismo, dove il settore del cicloturismo risulta in grande espansione non solo nel mercato italiano, ma anche in quello europeo ed extraeuropeo.
Il progetto Parco Bike volto alla riduzione delle emissioni climalteranti attraverso la realizzazione di sistemi di alimentazione mediante il potenziamento e la diffusione di energie rinnovabili, intende quindi incrementare l’offerta turistica eco – compatibile nelle aree rurali attraverso la creazione di una rete di noleggio biciclette che sfrutti le potenzialità ancora inespresse legate allo sviluppo del cicloturismo in Appennino e permetta ad un maggior numero di persone di conoscere la natura, la cultura e la storia di cui sono ricchi i territori del Parco Nazionale Appennino Tosco – Emiliano, nonché incrementare in maniera considerevole l’accesso sostenibile al Parco e l’utilizzo di mezzi alternativi all’autovettura.
Accanto all’attivazione di punti di noleggio, all’ideazione di itinerari integrati per le conoscenze delle eccellenze e alla predisposizione di servizi di supporto al noleggio (guide per l’accompagnamento, segnaletica ecc.), il presente progetto prevede anche un importante aspetto informativo e comunicativo legato non solo al tema delle Parco Bike, ma più in generale all’educazione alla mobilità sostenibile coinvolgendo in particolar modo le scuole (ha questo proposito sono stati già siglati numerosi accordi con soggetti pubblici, in modo particolare con istituti su questo tema).

Il progetto è rivolto quindi a diversi soggetti, quali enti locali, operatori del settore turistico, del commercio, dell’artigianato, aziende agricole, ristoratori e strutture ricettive, punti informazioni del territorio, strutture che ospiteranno le Parco Bike, associazioni sportive e culturali, cittadini e scuole di ogni ordine e grado.
Il fine più ampio e complessivo nel quale rientra il progetto stesso è rappresentato dalla costruzione di un sistema turistico legato ai temi della mobilità sostenibile e dell’ambiente secondo i paradigmi della green – economy in cui la maggioranza delle relazioni economiche e sociali sono caratterizzate da elevata qualità e da un carattere fortemente innovativo. Al centro del sistema turistico proposto, l’identità agro – silvo – pastorale e la tutela dell’ambiente devono essere tematiche trasversali. Questo sistema dovrà basarsi sulla valorizzazione dell’ambiente, del paesaggio, delle produzioni agricole locali e di nicchia. Il progetto poi ambisce ad innescare percorsi virtuosi legati allo sviluppo e al miglioramento dei servizi alle popolazioni per la mobilità dolce nel Parco.
L’itinerario previsto dal progetto prevede l’utilizzo del treno come mezzo di collegamento ecocompatibile, con facile accesso sia sul versante emiliano che su quello toscano, sfruttando due tratte ferroviarie: la Pontremolese, attraverso la stazione di Ghiare di Berceto per la parte emiliana, la Aulla – Lucca delle ferrovie della Garfagnana per la parte toscana, utilizzando la stazione di Rometta e Castelnuovo Garfagnana. Queste tre stazioni rappresentano i punti di partenza per poter accedere dai diversi versanti al Parco Nazionale Appennino Tosco – Emiliano. Nelle vicinanze di suddette stazioni saranno a disposizione le Parco Bike.
Il percorso, che è stato scelto selezionando tratti di strade per quanto possibile secondarie e poco trafficate, si snoda per ben 222 Km complessivi, prevalentemente ai piedi del parco, inoltrandosi dentro di esso in punti dal notevole interesse escursionistico. L’itinerario prevede 13 punti noleggio distribuiti lungo di esso e ogni punto noleggio può essere raggiunto da qualsiasi zona anche con mezzo privato (auto, moto, altro). I punti di noleggio sono sempre stati scelti nei pressi di spazi commerciali e/o pubblici esercizi (bar, ristoranti, rifugi, alberghi, altro) che in convenzione con il Parco presidiano uno ciascuno, il punto noleggio, mettendo a disposizione lo spazio antistante la loro attività per l’installazione della pensilina e quando possibile, il ricovero notturno in depositi sicuri.
Lo studio proposto risulta avere numerose sinergie con altre misure per la mobilità sostenibile, in particolare con:
VIA FRANCIGENA. Dorsale turistica importante e ricchissima di risorse. Era certamente una delle più importanti e note vie di valico nel XI-XII secolo e ricalcava arcaici itinerari liguri e romani, inoltre metteva in comunicazione i grandi santuari del meridione d’Italia con i percorsi dell’Europa occidentale. Il punto in cui il cammino della Via Francigena interseca il percorso dedicato al Bike Sharing è Berceto.
GRANDE IPPOVIA EMILIA-ROMAGNA. Si tratta di un ricco sistema di sentieri ed antiche strade che attraversa il territorio dell’Emilia – Romagna districandosi attraverso i territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Le tratte di percorso che si incontrano con quelle del Bike Sharing sono principalmente due: 1) la tratta di Parma nel Bosco di Corniglio e Passo del Lagastrello; 2) la tratta di Reggio Emilia nelle strade del Succiso e nel Lago Paduli.
Il progetto Parco Bike si inserisce in un contesto molto più ampio, nel quale il progetto stesso ne rappresenta un elemento. Il Bike Sharing costituisce il primo passo verso la promozione di un DISTRETTO TURISTICO, verso la determinazione di un piano più esteso: ALBERGO DIFFUSO.
Il progetto “albergo diffuso”, si innesca, in una (pur difficile) promozione del territorio emiliano in particolare nell’area che vede incrociarsi la Toscana, la Liguria, l’Emilia-Romagna, il parco dei Cento Laghi, il Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano, della Versilia e delle Cinque Terre.
Nella stessa area, come è emerso anche precedentemente, convergono la Via Francigena, la Grande Ippovia, le Vie del Fungo e del Tartufo, e numerosi luoghi della tradizione e della storia. Sede del Festival delle Identità, il comune di Berceto si è fatto promotore, attraverso STA Srl e Proagency Srl, di questa e altre iniziative e avendo trovato il consenso degli enti dei parchi e dei comuni limitrofi, questi sono pronti a dare avvio a detta iniziativa.
L’”albergo diffuso” in parole semplici può essere definito come una organizzazione del territorio che coinvolge il territorio stesso alla ricettività. Altre aree sono state oggetto di un simile modello di sviluppo che vede dapprima il rilievo e la concertazione di tutti i circuiti d’interesse storico, culturale, folcloristico ed enogastronomico e in un secondo tempo l’organizzazione delle abitazioni di privati o di enti attraverso un’offerta organizzata e qualificata. L’accoglienza stessa potrà essere gestita da una o più agenzie per la sola logistica, oppure potranno l’agenzia stessa o altri investitori investire in camere con offerta e servizi standardizzati in maniera diffusa sul territorio.
In tutto ciò la città di Parma svolgerà un ruolo fondamentale, sia per l’attrattività stessa della città, che per la logistica dei collegamenti. In particolare la stazione sarà uno degli snodi principali ed è qui siche si inserisce il collegamento fondamentale con il progetto del Bike Sharing necessario al collegamento delle tratte ferroviarie interne.
Il progetto del Bike Sharing può essere considerato anche elemento di determinazione per l’”albergo diffuso” e quindi fondamentale per la sua realizzazione. Entrambi questi fattori rappresentano un impulso allo sviluppo del turismo.

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