Berceto e l’acqua: una risposta limpida

Politica
Acqua a Borgotaro

Acqua a Borgotaro

Signor direttore,
mi permetta di chiarire la posizione del Comune di Berceto nei confronti di Montagna 2000 s.p.a che gestisce la distribuzione dell’acqua in tutto il territorio comunale.

Ho piacere, come premessa, di ripetere, ancora una volta e pubblicamente, la mia stima come persona, tecnico e dirigente all’arch. Gloria Resteghini che è presidente della società. Stima che me la accomuna con il direttore Mauro Bocciarelli.

Come montanaro ho modo di assicurare che ce ne vorrebbero di dirigenti come questi per aiutare a far rinascere la montagna. Nulla, quindi, di personale ma una battaglia, la mia e dei bercetesi, per sopravvivere e cercare di migliorare grazie alle nostre risorse e nostre forze. Il giorno 16 aprile, con grande e giusto risalto, la Presidente è intervenuta in difesa della società e ha anche sminuito, per doveri d’ufficio, i gravi fatti che mi hanno indotto ad emettere, come Sindaco, ordinanze per i cittadini di Castellonchio e Roccaprebalza che imponevano, in considerazione delle analisi dell’Ufficio d’Igiene, di bollire l’acqua prima dell’uso. Questo divieto è l’ultimo di una grande serie di disservizi che i cittadini del Comune di Berceto subiscono da anni per una gestione che è impossibilitata a migliorare e il cui destino è solo quello di peggiorare e continuare ad essere una palla al piede, come tutti i carrozzoni pubblici nati da miopi visioni politiche, per la montagna e per il Comune di Berceto in particolare.

E’ doveroso che io riaffermi, con profonda convinzione, che l’acqua non deve essere, in nessun modo e per alcun motivo, privatizzata. I cittadini hanno dei diritti inalienabili e tra questi l’uso dell’acqua e dell’aria. Montagna 2000 nata nei primi anni 90 come società pubblico/privata per gestire la distribuzione dell’acqua nei 15 comuni della Comunità Montana s’è rivelata, ben presto, come gli acquedotti del meridione, più adatta a dare da “mangiare” piuttosto che da bere. Sarebbe interessante conoscere e sommare i costi, lo spreco del nostro denaro, il ruolo di freno in ambito degli investimenti e programmazione che questa società ha avuto per le Terre Alte. In lire sono cifre mostruose e tali restano anche in euro.

Ora, per volontà dell’ex Presidente della Comunità Montana Carlo Berni, Montagna 2000 è una società interamente pubblica. Per combattere la casta, ora, i politici hanno ridotto drasticamente l’appannaggio del Presidente e degli Amministratori e Gloria Resteghini, primo Presidente del nuovo corso pubblico, può essere presa a male parole, almeno nelle riunioni pubbliche di Berceto, per pochi euro com’è, in effetti, il suo emolumento. In pratica è una masochista.

Avere ridotto gli appannaggi, però, è un imbellimento da sepolcri imbiancati proprio perché Montagna 2000, come posso dimostrare per il Comune di Berceto, è una società che costa tantissimo e pare fatta apposta per peggiorare i servizi. In definitiva i cittadini, anche per l’acqua, si trovano a dover pagare, in pochi anni, anche aumenti del 200% (duecento x 100) rispetto alla gestione comunale del passato, con servizi nettamente peggiori: Corchia è servita da autocisterne come il Castello di Lozzola e altre località; la depurazione del 70% del capoluogo, nonostante un depuratore, è affidata al vecchio sistema delle fosse Himoff che giustamente rigettano anche nei Paesi Africani e in quelli dell’Est; strade come quella principale di Via Marconi, come altre, attendono il rifacimento dell’acquedotto e della rete fognaria dal 2002; gli agglomerati urbani di Case Brusini e altri scaricano a cielo aperto in canali che poco sotto alimentano nuovi acquedotti che distribuiscono un’acqua imbevibile; la manutenzione dell’intera rete acquedottistica è affidata a due pensionati che per fortuna essendo stati operai del comune conoscono il loro mestiere ma debbono lesinare i metri di tubo da sostituire ancor più di quando facevano lavorando per il Comune e c’erano i famigerati decreti Stammati; l’ordinaria pulizia dei bacini e delle prese d’acqua rientra in lotterie che hanno meno probabilità d’essere prescelte rispetto al sei milionario del super enalotto. Ho evidenziato, vi assicuro, solo pochi casi e neppure quelli più clamorosi. E’ una situazione insostenibile e non resterò, come Sindaco, passivo.

Ho la fortuna di non essere ricattabile n’è politicamente, n’è personalmente e allora posso e debbo fare solo gli interessi dei miei amministrati e del mio Comune. A ben vedere questo diventa una forza enorme che i miei predecessori e i miei oppositori non possono mettere in campo e non hanno messo in campo altrimenti, nel 2001, avrebbero, nel contratto di servizio a Montagna 2000, delibera n. 2 del 12 gennaio 2001, fatto rispettare la Legge Galli. Il mancato rispetto della Legge danneggia notevolmente ogni bercetese e crea una situazione ridicola simile a quella che avrà provato l’ignaro turista dopo aver acquistato la Fontana di Trevi da Toto.

In effetti, regaliamo l’acqua, regaliamo gli investimenti fatti dal Comune che ancora gravano per circa 90.000 euro l’anno sul nostro bilancio come hanno gravato dal 2001 ad oggi (1.000.000 d’euro regalati dai bercetesi a Montagna 2000 e ai borgotaresi), paghiamo gli aumenti come se fossero state fatte migliorie agli impianti che non sono state fatte e aggiungiamo, inoltre, come quest’anno, 392.000 d’euro per pagare le bollette dell’acqua. 392.000 che diventeranno, tenuto conto dell’ulteriore aumento del 5% sul 2010 euro 411.000. Questi 411.000 euro, nello scalcinato e drammatico bilancio del Comune di Berceto, per quello che riguarda le entrate dei primi tre titoli rappresenterebbero il 10% E’ tantissimo.

Tutte queste cose che affermo e posso dimostrare, già nei primi giorni dopo la mia elezione a Sindaco dell’8 giugno 2009, essendo un uomo di compromesso, le ho illustrate a Gloria Resteghini e Mauro Bocciarelli in diversi e amichevoli incontri voluti per arrivare a qualche soluzione meno gravosa per il Comune e i bercetesi. Ho avuto un muro. Un niet come quelli per cui era famoso il ministro degli esteri Sovietico ai tempi di Breznev. Ora serve, com’è suo dovere, l’intervento del Presidente della Provincia, dell’Assessore Provinciale all’Ambiente, del Presidente dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) per arrivare ad una soluzione che smetta di penalizzare in modo tanto gravoso ogni singolo utente di Berceto. Per mettere fine, insomma, ad un’ingiustizia che non possiamo più accettare. Ho cercato e cerco di far intervenire Luigi Bassi Presidente della Comunità Montana ma è del tutto sordo, muto e non vedente come le famose tre scimmiotte. A Bassi, però, come Sindaco di Varano, tenuto conto che lui è portato ad esaltare tanto Montagna 2000 e ad affidargli anche la raccolta e smaltimento dei rifiuti oltre i finanziamenti che dovevano andare ai singoli comuni proprio nel settore rifiuti, chiedo di comprare, come Comune, le quote di Montagna 2000 detenute da Berceto tenuto conto che lo considera un affare.

Un affare che come Berceto facciamo volentieri meno di fare. Possiamo anche regalargliele. Per concludere faccio pubblicamente, a voce alta, due conti: I cittadini di Berceto, nel 2010, pagheranno 411.000 euro per le bollette dell’acqua, a questo importo sottraggo 56.000 euro che immagino il costo di due operai comunali nel settore acquedottistico al 5° livello, detraggo, inoltre, anche il costo del mutuo oggi ingiustamente pagato dal Comune al posto di Montagna 2000, euro 90.044, resterebbero, per fare investimenti circa 264.955 euro l’anno. Cifra molto, ma molto efficace per il nostro drammatico bilancio comunale al quale si aggiungerebbero i benefici d’avere più cespiti, di presentare meno ricorso all’anticipazione di cassa della Tesoreria e l’aumento dell’occupazione in loco oltre ad un giro virtuoso e locale del denaro dei bercetesi. Volendo fare, per la grande passione, bene il Sindaco di Berceto mi prefiggo, in ogni modo, di raggiungere questi risultati oltre il risultato strategico di captare e accumulare molta buona acqua da vendere anche agli altri Comuni. Sono un fautore degli aiuti alle Terre Alte ma visto che non ci sono quantomeno non privateci delle nostre risorse. Non fateci mantenere carrozzoni inutili come la Comunità Montana, Montagna 2000, l’ASP, l’ACER, l’ATO. Continuate pure, insomma, a non darci nulla, a tenerci nel sottosviluppo, ma non rubateci più e come bercetesi saremmo ricchi.

Scritto da Luigi Lucchi

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