Ogni giorno moltissime persone si svegliano con l’unico pensiero del gioco.
Il gioco all’azzardo.
In aiuto a questi, lo Stato, ha rilasciato Slot Machine (detti video-poker in genere) collegate telematicamente con il Monopolio di Stato a Roma.
Questo per garantire un gioco “corretto”.
Un giusto (si fa per dire) rapporto tra incassi per lo Stato e vincite per i giocatori.
Come sempre, specialmente nel campo informatico/telematico, un sistema sicuro al 100% non esiste.
A riprova di questo, l’ingegno cinese si è applicato su alcune slot di Borgotaro (PR).
Il gioco è semplice: il giocatore inserisce una moneta e, se alla fine della partita, la slot, ne ha restituite di più di quelle immesse, si ha vinto.
Altrimenti si è in perdita e si può decidere se andare avanti con il giocare o fermarsi.
Le combinazioni sono molteplici ma, a gestirle, ci pensa un software presente nella slot i quali dati vengono inviati ed elaborati dai Monopoli.
Sistema sicuro?
Non proprio … come tutto il mondo informatico!
L’idea di Z. Y., 37 anni residente a La Spezia e di origine cinese, è stata semplice.
Introdursi nel sistema grazie ad un particolare telefono cellulare (sfruttato per le sue caratteristiche di connettività più che per la possibilità di mandare SMS), variare il rapporto tra soldi incassati dalla slot e vincite.
Naturalmente a suo favore.
Così facendo, bastavano pochi minuti per vincere cifre fino a cento euro.
Non destando sospetti (credeva lui) nel vincere somme relativamente basse, si aggirava di bar in bar per “riscuotere” le vincite, puntualmente.
Ma il suo stile di gioco, rapido ed efficace, oltre la presenza di quello strano apparecchio in mano, hanno attirato le attenzioni di alcuni gestori che lo hanno smascherato con l’aiuto dei locali Carabinieri.
La sua prossima partità, temo, sarà tra un bel po’.
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