vista
Avevo sentito parlare di un posto, magico, in valtaro ma non riuscivo a farmi tornare alla mente il ricordo.
Nessuna azione quotidiana era in grado di risvegliare, in me, questo barlume di speranza che mi si era acceso un giorno non precisato.
Ricordo che, in me avevo pensato chiaramente, quanto potesse essere bello andarci ad abitare.
Scordarsi di tutti e vivere sereni.
Come ho scritto tempo fa: decresco felicemente.
Granara, per chi come me fino a pochi istanti fa, non lo sapesse, è una aglomerato di abitazioni (ex)disabitate nella frazione di Branzone, comune di Valmozzola (PR).
Il perchè sia un posto magico lo lascio dire direttamente da chi l’ha fatto rivivere.
Vi invito espressamente a visitare, prima il sito internet www.granara.org e subito dopo prenotare una visita.
“Nel cuore dell’Appennino Tosco-emiliano, in Val di Taro, a 600 metri sul livello del mare, abbiamo comprato e stiamo ricostruendo un villaggio contadino abbandonato da 20 anni. Oggi Granara si presenta come un cantiere di sperimentazioni ispirate ad un modello ecologico e sociale. Il Villaggio è in parte abitato e in parte sede di numerose attività che vanno dal teatro, all’educazione ambientale, all’applicazione di tecnologie appropriate. A queste attività si affianca necessariamente il recupero architettonico, che stiamo cercando di realizzare anche mediante tecniche di bioedilizia, facendo ampio uso dell’autocostruzione.
Granara è un luogo affascinante e solare e la sua bellezza non dipende da noi che lo stiamo ripopolando lentamente: è una sua dote naturale. Con noi è diventato un luogo del sogno, della ricerca e della sperimentazione. Un cantiere aperto, un insieme di case e di persone, un intreccio di attività e di associazioni operose. E’ un luogo dove comandano la natura e i suoi elementi, anche quando vorremmo che non fosse così. E’ un luogo del fare, ma anche dell’oziare, dell’organizzazione, ma anche della confusione. Insomma è un luogo che val la pena visitare, anzi conoscere.”
Testo tratto dal sito web Villaggio Ecologico di Granara rilasciato sotto licenza Creative Commons (by-nc-sa)
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