A qualche decina di minuti di macchina dal centro di Borgotaro, in provincia di Parma, maestoso sul suo colle spicca Belforte.
Un nome, un programma come nella tradizione antica.
Come ci insegna la toponomastica.
A testimonianza dei tempi che furono, resistono allo scorrere del tempo e al soffiare del vento ancora, solo, poche rocce ammassate una sopra l’altra in ricordo del castello.
Chissà quante guardie hanno passato notti in bianco per vigilare e scrutare l’orizzonte della valtaro?
Belforte, da secoli, resiste arroccato e maestoso a vegliare sulla valtaro.
Poche case ed un castello in rovina che ancora sanno vivere i giorni nostri.
Ancora non è semplice la vita di chi abità quassù.
Quella che un tempo era una postazione ottimale per la difesa del territorio oggi risulta essere un impedimento per gli spostamenti ed il tran-tran quotidiano.
Incuranti dei problemi della stretta e ripida strada che collega Belforte con Borgotaro (PR), qui su, c’è sempre un gran andirivieni.
Turisti, visitatori, curiosi e abitanti del posto vivono e convivono in maniera molto gioviale così come sono abituati da queste parti.
Anche la natura sembra sentirsi al sicuro, tanto che spontanei nei campi, crescono bellissimi esemplari di orchidee selvatiche.
Fiori che rimandano alla mente il più famoso e conservato Castello di Bardi, in valceno.
Valle che ne ospita decine di varietà.
Tornando a Belforte, è da citare il fatto che proprio questa località sia diventata importante, in tempi moderni, per essere stato baluardo di resistenza durante la seconda guerra mondiale.
A Belforte, Giacomo Ferrari, poi Ministro dei Trasporti del Governo De Gasperi e Sindaco di Parma, venne eletto Comandante delle Formazioni Partigiane di Parma (aka “Arta“).
Parte di quello che può offrire all’occhio questo bel paesino di montagna lo potete vedere nelle nostre immagini:
A me non resta che darvi l’appuntamento con la prossima gita per immagini ricordandovi che tutte le foto di AmiciAmici.com MAGAZINE le trovate nel nostro corposo Archivio Fotografico.