12 is not 21!
Premesso questo giochino di “numeri e posizioni” voglio essere subito chiaro con chi leggerà più avanti: non mi sono ancora fatto una vera idea di questo film.
Quindi non ne ho una, univoca, recensione.
12 è un remake che merita la visione anche a chi, e ce ne sono tanti, non ama il genere.
Il regista russo Nikita Mikhalkov sembra godere dell’apprezzamento che la sola sua provenienza genera nella grande critica.
Io, in questo caso, seguo.
L’idea non è originale, dunque, essendo un remake del, non certo facile, Lumet che ne ha già fatto un buon film (alcuni dicono capolavoro).
12 è girato quasi interamente dentro una palestra russa e vede, appunto, 12 protagonisti alla pari.
12 giurati chiamati a decidere all’unanimità sulle sorti, praticamente segnate, di un giovane ceceno accusato di parricidio.
Via via, dal primo dubbio, seguendo le varie vite dei giurati si arriverà al giudizio finale.
Sicuramente non banale anche se si è visto il predecessore, il 12 russo e attualizzato, non è il solito film.
Da vedere per farsi la propria idea, non consiglierei a nessuno di seguire i consigli di chi lo ha già visto, per cui, non ve ne darò.
Voto 7
Regista: Nikita Mikhalkov
Con: Nikita Mikhalkov, Sergei Makovetsky, Sergei Garmash, Aleksei Petrenko, Yuri Stoyanov
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