Idee turistiche…per chi ne ha!

Editoriale

BardiUna lunga riflessione, spesso lasciando i pensieri scorrere liberi, sul turismo in Valtaro.

Cosa significa e come viene interpretato, seguendo i molti interrogativi che nella mia testa si formano e non trovano risposta.

Le linee guida di chi ci amministra, se ce ne sono, rimangono sommerse. Quasi si tratti di segreti nazionali.
No, niente di tutto questo. Sono segreti per la sicurezza pubblica.
Se venissero scoperti sarebbero nei guai, forse, chi li ha avuti.
I segreti più inconfessabili e quello che molti pensano ma non troverete scritto sui giornali.
Un segnale che ci siamo e che vogliamo essere partecipi di dove andremo nei prossimi anni.

Visto che l’estate sta volgendo al termine e siamo nel mezzo dell’esaltazione del fungo porcino vorrei fare alcuni ragionamenti e domande a voce alta.
Penso che fare l’Assessore al Turismo nei nostri Comuni sia compito assai duro e che molti vorrebbero, o hanno, evitato.
Si mette la faccia e ci si espone a critiche.
Bisogna fare.
E ciò che si fa lo si vede concretamente.
Lo vedono i residenti, lo vedono i villeggianti, lo sentono i giornali (e spesso non scrivono nulla se non elogi a tutto indistintamente n.d.r.), dovrebbero sentirlo e vederlo chi la valtaro non sa nemmeno dove sia (e credetemi in molti me lo chiedono).
Non si riesce mai a far contenti tutti.
Ciò che mi chiedevo è in che ambienti si chiaccheri delle strategie da intraprendere per il turismo in valtaro.
In che ambiti?
Già so che si tende a prendersi per i capelli sul fatto di fare o meno un ufficio turistico comprensoriale a Ghiare di Berceto.
E già questo dovrebbe bastare per capire che ci si ferma ancora prima di partire.
Il centro turistico di Bedonia, rappresentante solo Compiano, Tornolo e Albareto non decolla affatto.
Anzi sembra fermo un centimetro dopo la partenza.
Quale era il progetto iniziale?
Immagino che si volessero raccogliere le manifestazioni legate al turismo nella valtaro per poterle gestire e coordinare.
Unire le forze insomma.
Peccato.
Molti potranno pensare che dietro al “fallimento” ci possa essere una sorta di pensiero “campanilistico” che spinge ogni Comune a fare il bene del proprio paesello.
Non ci trovo niente di male in questo, anche se fosse, ma si dovrebbe capire che, proprio per far godere maggiormente il proprio Comune, si dovrebbe pensare in maniera comunitaria.
Esempio ne è l’Europa.
Esempio dobbiamo essere noi.
Non vedo nella creazione di questo Ufficio un pensiero alla base: quanti fondi sono necessari? Chi lo gestirà? Chi sarà in ufficio? Chi raccoglierà le informazioni? Chi risponderà al telefono? Chi potrà decidere di spostare gli eventi nel calendario per occupare i giorni e far godere la valle?
Pensate che ci siano risposte a tutto ciò?
Bardi è ad un tiro di schioppo e sta portando avanti in solitaria grandi progetti.
Progetti che hanno un pensiero alla base che è stato sviluppato e ampliato.
Per il futuro la linea, retta, è tracciata (a grandi linee) e non aspetta altro che essere irrigata con idee nuove e migliori sempre più.
Nella nostra valtaro (ma mi sento di dire nostra anche a riguardo della valceno), d’altro canto, sembra che ci sia vergogna a chiedere di confrontarsi con Bardi anche solo per chiedere: “ma voi cosa avete previsto per il futuro? Come vi muoverete? Verso dove e cosa?”.
Forse abbiamo paura di mostrare la nostra ignoranza in certi punti.
Il turismo.
Sento la parola turismo associata ai nostri posti: “Siamo un paese turistico”.
Sento la parola turismo associata alle lamentele delle persone: “Quest’anno non c’è stato turismo”.
Sento la parola turismo associata ad incarichi comunali: “Un grazie particolare all’Assessore al Turismo che ha reso possibile tutto ciò”.
Ebbene mi chiedo, sempre tra me e me: “cosa si vuole incentivare in un futuro per la valtaro?”.
Sembra che le parole “operette” e “mostre” siano chiavi universali per aprire cuore e portafogli di molti Comuni.
Non so se esista una lista nera delle parole proibite ma di certo, a non esistere, è una linea di pensiero che possa incentivare a visitare il nostro posto.
Se si volesse creare un nuovo polo siderurgico, state certi che sentireste parlare esperti, ingegneri, ambientalisti (che molto probabilmente scenderebbero nelle piazze) tutti con una loro teoria e tutti verrebbero ascoltati per migliorare e poter ospitare in una valle quante più ditte possibili.
Ci sarebbero piani regolatori sconvolti e Assessori lavoratori che si impegnerebbero, oltre che nel taglio dei nastri nelle inaugurazioni, anche nello  spiegare cosa nascerà dove. E dove ci porterà il futuro.
Oggi non sappiamo cosa un Comune vuole incentivare.
Parlano del turismo ma non ci dicono in che modo lo incentiveranno.
Turismo di che tipo?
Sessuale? Perchè non prenderlo in considerazione, è turismo anche quello e, se non dici niente, lo comprendi.
O sbaglio?
Pensiamo tanto ai funghi e alla loro raccolta/vendita ma non troverete da nessuna parte un elenco del come e dove poterli raccogliere.
Non trovere l’ufficio micologico perchè è imboscato, non ci sono cartelli, solo alcuni eletti si tramandano la sua ubicazione oralmente.
Gli uffici turistici nessuno sa dove sono.
A Borgotaro non sanno dov’è quello di Bedonia e così via.
Ognuno poi ha una sua sede.
Se la ristruttura, magari con un po’ di soldi nostri che però, statene certi nel bilancio ci sono e poi, d’altronde, dovevamo spenderli, la sede di prima era fatiscente…e piccola…e poco visibile….e…..insomma ci siamo trasferiti (punto).
Quindi: la protezione civile è al secondo piano.
Le guardie ambientali sono in fondo alla via dietro al bar.
Il veterinario di turno è di Bardi e certo non scende a Borgotaro per un cane morto (fatto realmente successo).
I vigili del fuoco dall’altra parte del paese e l’ufficio turistico d’estate è dalla rotonda appena arrivi in paese mentre d’inverno è nei locali del giardino pubblico.
Insomma un gran casino.
Casino che serve a coprire il fatto che spesso non c’è nessuno che risponde.
Non rispondono al telefono, figuriamoci alle email.
Non rispondono alle domande fatte faccia a faccia e se proprio volete delle risposte e non siete della Gazzetta, mandatele per posta e, una volta valutate, forse tra 4 mandati, avranno risposta.
Evasiva e lacunosa risposta.
La realtà è che il politichese ha contaggiato le persone che dovrebbero fare il bene dei nostri Comuni.
Non votiamo un partito, nei nostri 4 angoli di mondo, votiamo il medico, il figlio di, il parente e l’amico.
Ci fidiamo.
Ci piace come parla.
Ci piace come veste.
Mai ci chiediamo cos’è capace di fare.
Amministrare le nostre cose.
Vi fidereste nel dare il vostro portafoglio e la vostra macchina in gestione alla maggior parte di quelli che siedono in Comune?
State certi che non avreste i soldi quando vi serviranno a pagare il caffè e l’auto quando si tratta di andare in vacanza.
Forse non è solo problema nostro e allora mi fermo.
Rifletto un attimo e torno al nostro piccolo mondo a parte, che spesso amo chiamare “dimenticato da Dio”.
Quando ero a Parma dovevo dire a colleghi ed amici che nel fine settimana sovente mi dedicavo una gita in montagna.
In altri termini andavo a trovare i genitori a Bedonia, 550 metri sul livello del mare.
Questo non tanto per snobbismo ma, solo ed esclusivmente per il fatto che, a Parma, Bedonia E’ IN MONTAGNA!
Già, ci sono le montagne ed è 300 metri più elevato del capoluogo.
Già.
Montagna strana la mia, la nostra.
Non ci si può sciare.
E grazie, ripeto, è 550 metri sul livello del mare.
Molti mi chiedono, e forse a ragione: “cosa ci vai a fare fin lassù?”.
Ecco. Ora cosa rispondo?
Bhè, c’è da divertirsi, un sacco di feste, poi i funghi, i panorami, i sentieri, le scampagnate, i boschi, gli animali, i fiumi.
Aggiungo anche le pale eoliche sul crinale, di tanto in tanto e solo per pochi intimi che so capiranno il gergo.
Molti mi rispondono di aver capito, anche se sulla mia faccia è dipinta un’espressione da triglia affumicata e pensierosa.
Sicuramente nasce in loro più di una domanda che, per compassione, non fanno.
L’espressione mi prende sempre nel dire queste enormi putt…ate per gli stessi interrogativi che si pone l’altra parte e che io mi sforzo nel dare risposta.
“Ma poi cosa in concreto ci faccio io a Bedonia?”
Come la vedo cambiare?
Come mi immagino che cambierà?
Come vorrei che cambiasse?
Risposta unanime: “BOH”
Non ho dati per rispondere.
Non vedo molto e non sento nessuno che mi risponde.
Al Governo, almeno una volta ogni 5 anni, sento e posso leggere cosa faranno (vorrebbero fare) e come la faranno.
Da noi no!
Quindi non so se per incentivare il  turismo naturalistico sistemeranno i percorsi montani e aumenteranno il numero di guardie, controllori e guide.
Se per richiamare popolazioni erotomani faranno delle nostre zone porto franco con la pace della Merlin.
ODDIO SALVACI TU!
Siamo in mano a noi stessi e nemmeno percepiamo stipendio.
Spero di poter far nascere in qualcuno un tarlo.
Tarlo che lo deve svegliare di notte.
Tarlo che lo porti a chiedersi e chiedersi e chiedersi in continuazione cosa sta facendo, dove sta finendo.
Dove sta portando tutti noi.
Ma soprattutto vorrei che questo tarlo portasse tutti noi a essere gestiti da qualcuno con il coraggio di parlarci, così come quando si vuole far votare, per dirci che metterà tutto il  suo impegno e la sua faccia per fare in modo che la valtaro sia un posto conosciuto per QUESTO, dove la gente viene perchè trova QUESTO buono e si potranno tutti divertire grazie a QUESTO.
Mettetele voi le parole giuste, ma fatelo.
VI PREGO!

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