La neve agli irti colli

Nevicata 2005-2006 Oggi mi fermo a guardare dalla finestra il panorama, splendido, delle mie montagne.
Sono anni che lo vedo ma è sempre una forte emozione scontrarsi con la maestosità della natura.
Le pendici innevate dalle precipitazioni dei giorni scorsi ed il sole che splende in un cielo terso.
Ehi, ma aspettate.
Strade pulite, qualche rigagnolo d’acqua, la neve, il sole.
Non ci siamo, ma che giorno è?
Febbraio, inverno, ah ok niente di strano, mi stavo sbagliando, forse alla televisione hanno riproposto un vecchio TG, forse ho capito male….eppure…

CATASTROFE!
Quasi come un eco incontrollato e incontrollabile i TG locali, provinciali, regionali, italiani e via via su fino alla galassia intera roboavano un solo avvertimento:
nevicherà e non si fermerà fino a che non avrà coperto tutto…
…massima allerta, protezione civile in ansia, disagi, impossibilità a viaggiare…
…pericolo!
Ok, la neve è arrivata come previsto ma come previsto non ci si è comportati di conseguenza.
I comuni della Valtaro sembravano in ginocchio, inermi, inerti, ma non per l’enorme massa nevosa caduta in 2 giorni.
Del resto i mezzi erano pronti a tutto e, tempestivamente si sono messi sulla strada per spalare via ciò che scendeva ben più veloci di loro.
Tanto lo sappiamo, non si può essere ovunque, bisogna armarsi di pazienza e aspettare (mai come ora questa frase è così corretta) “tempi migliori”.
Al massimo si avrà un giorno di meritato riposo a casa senza lavoro/scuola (salvo dover spalare davanti casa).
No i Comune della valle non sono in ginocchio per lo sgombero della neve, dicevo, ma per come PAGARE chi sgombera la neve.
Provate ad indovinare quanto si è reso necessario spendere, euro più euro meno, fino ad ora per un comune medio della Valtaro?
10 mila Euro? Acqua…(o meglio neve)…100.000 Euro? Fuochino….200.000 Euro? Ecco già ci siamo avvicinati di più.
E la cifra è destinata a crescere sempre più se aggiungiamo lo spargimento di sale e ciò che potrebbe ancora ac”cadere”.
Insomma un salasso inaspettato per le casse comunali che, visto gli ultimi anni, hanno sempre bilanci risicati e che un inverno caldo piuttosto che glaciale può risanare.
Pensiamo, che una cifra del genere è quanto spende un nostro comune (più o meno) per le opere necessarie alla viabilità per un intero anno.
Ora non meravigliatevi se si asfalta solo una volta a decennio (salvo passaggi del Giro d’Italia o la visita di qualche carica dello Stato).
Dunque mandiamo l’invito a Romano o a Silvio per una salutare (e profiqua) villeggiatura tra le nostre montagne.
E’ inverno e tutti ci dicono noi essere montanari (abitanti in montagna) dunque non facciamoci prendere dall’ansia e non facciamo in modo che il Meteo televisivo con le suoi mille inviati “di fortuna” possa rivinarci la vita.
Con buona pace di chi si compra la Smart invece che la Jeep 😉
Abbiamo una fortuna, abitare in un posto meraviglioso, che noi però vorremmo assomigliasse alla Versiglia…perchè?
Facciamo in modo che l’inverno, come per Cortina o le montagne Olimpiche piemontesi, porti soldi e turismo non solo disagi.
Le nostre valli puntano tutto su agosto e piangono per 11 mesi.
Noi non ci stiamo, ci armiamo di badili e ci rimbocchiamo le maniche, ed una volta finito ci buttiamo in una sana, bella, passeggiata nei nostri sentieri.
Il resto spetta a chi ci governa, pagato da noi e per noi.
Un buon progetto lungimirante e attuabile invece di parole e attacchi agli antagonisti.
Noi avremo gli occhi aperti e la memoria lunga.