Il rapporto tra gli italiani e il mondo delle scommesse sportive è sempre più stretto, tanto che il mercato dei giochi online nel nostro Paese tende a registrare una crescita costante, nonostante la crisi e le difficoltà economiche degli italiani.
A rivelarlo è uno studio dell’Osservatorio Giochi Online, reso noto recentemente dalla School of Management del Politecnico di Milano e promosso dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e da Sogei.
I dati pubblicati nella ricerca mettono in chiara evidenza la situazione attuale nel nostro Paese e delineano alcuni fenomeni particolari e inaspettati, che riguardano in particolar modo il popolo dei giocatori italiani. E molti di questi dati vanno anche a sminuire, e talvolta addirittura demolire, alcuni falsi miti diffusi sul mondo delle scommesse sportive e sui giochi online.
Negli ultimi anni, infatti, si parla molto della pericolosità delle scommesse e dei giochi d’azzardo, sull’etica di alcune pubblicità che promuovono e incoraggiano questo tipo di giochi, ma in realtà – secondo quanto emerge dallo studio – si tratta di un fenomeno regolare, che cresce sistematicamente senza rappresentare un problema sociale (salvo naturalmente alcuni casi particolari e delicati del tutto fisiologici per un fenomeno di grandi dimensioni come questo). A testimoniare tutto questo sono ancora una volta i dati, che evidenziano come i giochi online con vincite in denaro rappresentano una fetta importante per l’economia del nostro Paese e una delle attività ludiche per eccellenza, proprio come il cinema, il teatro o il calcio.
Si calcola infatti che nel corso del 2011 sono stati spesi 735 milioni, ovvero il 7% in più rispetto al 2010. In particolare, un passo avanti molto importante è stato fatto nel luglio del 2011, quando sono stati introdotti i giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo e dei giochi di sorte a quota fissa, grazie ai quali si è riusciti a regolamentare un mercato tradizionalmente soggetto all’illegalità. Il pericolo era infatti rappresentato dalla diffusione delle piattaforme di gioco irregolari, ma l’Italia – al pari della Spagna e ancor prima della Francia – ha provveduto per tempo a legalizzare e regolamentare il settore, che oggi può definirsi sicuramente molto più sicuro di prima.
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