Ricordando “Lo stacco nella Chiesa”

Editoriale

Restauro chiesa BedoniaChe brutto ricordarsi le cose.

Con il passare del tempo mi accorgo quanto sia strana la mia memoria. Può accadere che mi vengano in mente cose accadute molti anni fa e dimenticare accadimenti dei giorni passati salvo farli riaffiorare magari quando non mi servono più.
E’ una cosa che mi accade spesso e che io stesso non so spiegarmi. Vabhè, pazienza, mi ripeto sempre tra me e me.
Oggi, o per meglio dire è qualche giorno che ci penso, mi è riaffiorato un vecchio discorso intavolato nel forum e poi abbandonato al suo destino.
Quello di essere letto e riletto ma non più ampliato da chi si era preso la briga (ed il tempo) di creare la discussione.
Ora, a distanza di più di un anno, abbiamo la fortuna di ricordarcelo e di poter vedere cosa sia cambiato da allora.
Siete curiosi di scoprire cosa ha ricordato la mia memoria. Leggete e lo scoprirete. Un anno fa, e più precisamente il 3 febbraio 2005, avevo colto una notizia che mi informava di una raccolta firme a favore della ricollocazione di una balausta (ricordatevi questo terine perchè sarà ricorrente) all’interno, dell’allora in fase di restauro, chiesa di Sant’Antonino di Bedonia (PR).

La sottoscrizione era appoggiata dal Comitato “Veterrima Plebs” di Bedonia, un’associazione nata nel 1991 per la rivalorizzazione del territorio locale tramite opere di restauro, recupero e salvaguardia.
Questa balaustra di marmo era stata ritrovata durante le opere di restauro all’interno della chiesa stessa ed è stata oggetto di un dibattito sia tra il Comitato che tra l’Impresa che operava i lavori, fino ad arrivare sulle nostre pagine (e non solo).
Le firme sarebbero dovute servire (poi capirete) per convincere tutti della “volontà” delle persone nel vedere questa magistrale opera del maestro Giuseppe Serchioli (1676) tornare al suo antico splendore e locazione.
A distanza di un anno appunto, i lavori all’interno e all’esterno della chiesa sono quasi completati, tanto che il nuovo parroco Don Giovanni Cigala ha ripreso a officiare le Messe proprio all’interno della chiesa di Sant’Antonino.

L’anno scorso avevo preso posizione in merito al non rimettere la balaustra adducendo come motivo quanto scritto durante il Concilio Vaticano II da Papa Giovanni XXIII e, in seguito alla sua scomparsa, da Papa Paolo VI.
Ritenevo che il rimettere tale balaustra avrebbe di fatto ripristinato un antico “stacco” tra parroco e fedeli.

Fu proprio questo il titolo del mio intervento: “Lo “stacco” della storia” a cui fece seguito quattro giorni dopo l’intervento di Gigi Cavalli quale componente del Comitato “Veterrima Plebs” in difese (sa mai ce ne sia stato bisogno) dell’operato e dell’iniziativa in oggetto.

Mi sconcertò il fatto che, in risposta a quanto scritto da me, un rappresentate del Comitato avesse preso in considerazione non tanto i motivi che citavo per sistemare la balaustra altrove ma, la forma grammaticale, di sintesi e propagandistica per il mio sito.

Vi assicuro, se ce ne fosse bisogno, che ogni parte, ogni articolo che vedete su queste pagine non è mai fatto o concepito per essere una propaganda al sito stesso ma si muove per dare spazio a tutti e cercare di condividere con voi i miei così come i vostri pensieri.
Se, spesso, questi pensieri vanno contro a quanto la maggior parte delle persone pensa, non ritengo si possa parlare di “bastian contrari” ma esclusivamente di pensieri diversi.

Insomma, all’epoca mi presi un “veloce ammonimento” e dopo questo articolo non so cosa aspettarmi.
Sarà la volta buona per un ammonimento più accurato?
Chi può dirlo? Rimane il fatto che della balaustra non abbiamo notizie e non sappiamo se mai verrà rimessa al suo posto o convertita in corrimano in qualche villa.

Ribadiamo il fatto che il Comitato svolge un lavoro pregevole atto a conservare quei luoghi della memoria storica bedoniese e valtarese.
Sono convinto che la strumentalizzazione che abbiamo subito rimanga un fatto isolato e personale con, evidentemente, una persona a cui non sto molto simpatico o che si lascia abbindolare dal pensiero altri.
Come sempre siamo aperti al dialogo costruttivo e intelligente ; spesso anche a interventi fuori tema o senza motivi; a volte addirittura verso attacchi personali atti solo a lasciare il tempo che trovano.

Questo perchè la memoria è una brutta bestia e gli scritti, ahimè, rimangono.

Per chi volesse rinfrescarsi le idee vi rimando al post nel forum “dello scandalo” in modo che ognuno si faccia le sue idee.

Come sempre su queste pagine potrete dire la vostra e non sarete censurati o allontanati, inoltre il tutto è gratis e quanto scritto (anche da voi) non ci frutta un centesimo, a differenza di altri.

Di la tua:

Una risposta a “Ricordando “Lo stacco nella Chiesa””

  1. Cagliostro ha detto:

    grande Web master mi trovo pienamente d’accordo con te…evidentemente qualcuno l’ha presa sul personale e invece che criticare in modo sterile un dibattito spontaneo farebbe meglio a imparare a fare il suo lavoro di web master

    Michele

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