Ebbene eccoci a trattare, di nuovo, ma in toni molto meno pesanti e gravi rispetto al passato, della viabilità in Val Taro.
Finalmente lo strano desiderio di Borgotaro di essere a tutti gli effetti considerata una GRANDE metropoli si potrà dire avverato.
A colpi di opere “urbanistiche” (e le virgolette sono d’obbligo), se lo sono proprio meritato questo traguardo.
Infatti, dopo duri anni, possono annoverare nel proprio comune (e qui il soggetto è volutamente omesso), un teatro, un cinema, la stazione ferroviaria, il raccordo autostradale (anche se a chilometri di distanza, pazienza, si chiama Borgotaro e crea non poca confusione), il semaforo, i dissuasori di velocità e, finalmente, per allinearsi agli standard parmigiani (dove sono spuntate come funghi), la rotonda.
Il rondò, in termini semplicistici, una intersezioni tra due o più strade, da percorrere in senso antiorario, dove chi si immette deve dare precedenza, è diventata una vera moda ed effettivamente, in alcuni casi, può essere molto utile allosmaltimento del traffico.
Ebbene questa nuova opera sorgerà sulla strada che costeggia la piscina di Borgotaro e porta, a seconda del senso di marcia, o fuori il centro abitato o alla “nuova” superstrada (o al quartiere San Rocco).
Tutto questo all’interno di un maxi progetto, presentato pochi giorni fà dall’assessore alla Viabilità Filippo Carraro e dai sindaci dei Comuni dell’alta Val Taro e la Comunità montana delle Valli del Taro e del Ceno.
“Ora – come ha commentato Carraro – partirà una seconda fase di interventi che prevede il miglioramento della sicurezza. Così come stabilisce il piano delle opere pubbliche per il 2005 approvato dalla giunta, verranno realizzati ulteriori piste ciclabili, attraversamenti pedonali, sarà potenziata sia la segnaletica orizzontale che verticale. In questo modo risponderemo alle esigenze e alle richieste dei territori montani. In ogni caso terremo costantemente monitorata la situazione grazie ad un nuovo tavolo di lavoro che abbiamo istituito in questi giorni“
Bene, noi tutti ci saremo fatte le nostre idee di come gli interventi siano serviti agli scopi previsti e non si vuole certo bocciare nessuno (chi siamo noi d’altra parte???) ma (e volevi che non ci fosse un MA!?!), visto il periodo natalizio che è alle porte, vorrei lanciare un messaggio pubblico rivolto a “chi può”.
Fate, vi prego, voi che avete il potere di decidere per noi, potere concesso da noi, fate che i vostri sforzi siano atti a fare stare tranquilli quei genitori che hanno i loro figli sulle stradi della nostra valtaro, a chi sulle strade ci campa e a chi le usa per visitare i nostri splendidi luoghi.
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