Una persona che ha conosciuto, anche superficialmente, Mario Tommasini, che ha avuto un solo colloquio con lui, l’uomo definito dal Corriere il buono d’Italia, saprebbe che avversava le case di riposo e avrebbe voluto superarle come metodo d’aiuto alle persone anziane. Ho avuto la fortuna di conoscere bene Mario, soprattutto nei suoi ultimi anni di vita, e con presunzione potrei affermare che ho avuto modo di sapere tutto delle sue idee politiche, dei suoi programmi amministrativi, dei suoi sogni in ambito sociale. Non sono quindi nelle condizioni di commettere un grossolano errore, ora Sindaco di un paese che Tommasini amava; Berceto, e intitolare proprio a Mario il salone della casa di riposo Gino Cavazzini. Quest’intitolazione è fatta, alla presenza dell’assessore provinciale Marcella Saccani, sua amica, venerdì 6 agosto alle ore 21. Evidentemente le motivazioni di quest’intitolazione sono altre e vanno nella direzione di quanto dibattuto proprio a Berceto nel Luglio 2004: “I vecchi non lasciamoli in pace” da Mario Tommasini, Luca Caffarra e il sottoscritto. Vogliamo, insomma, proprio all’interno di una corretta e ben gestita casa di riposo, avere un monito, una spina nel fianco uno stimolo quotidiano per imboccare altre strade. Non accontentarci, insomma, come Amministrazione, di sapere che c’è una casa di riposo ben funzionante. Il “problema” anziani non ha un’unica soluzione neppure per un Comune come Berceto che nel settore ha investito e investe molto rispetto alle risorse complessive a disposizione.
Il paesino di Tiedoli, voluto da Mario Tommasini, può essere proposto in tutta la montagna. L’assistenza domiciliare non può essere trascurata e serve organizzarla anche nella più sperduta casa del territorio comunale. Vogliamo, con il ricordo di Mario, delle sue idee e battaglie, superare e far superare la pigrizia mentale. Vogliamo porci l’obiettivo, molto ambizioso, di onorare gli anziani.
Sono queste le motivazioni di un’intitolazione che ha il pregio di far discutere e riportare d’attualità l’ideale di Mario Tommasini ponendolo come obiettivo di un’amministrazione.
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