3-1=2
Banale? Ma figuriamoci.
Il cambio di ora, in Italia come in moltissimi altri stati del mondo, causa mal di testa e crisi di panico.
Dunque cerchiamo di fare un po’ di chiarezza o di affossare definitivamente quanti avevano sono ancora dubbiosi.
Per prima cosa la risposta è si!
Si, guadagniamo un’ora di luce in più al mattino e si, le lancette possono essere spostate indietro di un’ora (60 minuti) quando si vuole ma appena possibile sarebbe meglio.
Eviterete di arrivare un’ora in anticipo ad un appuntamento (cosa che, personalmente, non farebbe che bene).
Fu per la prima volta nel 1916 che venne introdotta la legge per cercare di risparmiare energia elettrica in Italia: introducendo l’ora legale e spostando le lancette dell’orologio avanti di un’ora nel periodo estivo, si consuma meno energia elettrica.
Convinti?
Il prezzo di questo spostamento è pagato in termini di sonno e salute ma, chiaramente, non essendo quantificato in soldoni, non conta.
Nel 1996, l’Unione Europea, ha stabilito che l’ora solare doveva durare dall’ultima settimana di ottobre all’ultima di marzo aggiungendo qualche settimana in più rispetto alla precedente ora legale italiana che finiva l’ultima settimana di settembre.
Quando si dice esporre i dati in modo semplice 😉
In soldoni: si sposta indietro di un’ora a fine ottobre e la si riporta avanti sempre di un’ora a fine marzo!
Buona giornata.
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