“CHARLIE FA SURF”
Musica
Pianeta ragazzI
Lancio un messaggio agli adulti e a tutti coloro che svolgono la funzione di educatori. A questo proposito mi permetto di fare un commento forte e irriverente, ma sono convinto necessario, al brano “Charlie fa surf”, presente nell’album AMEN dei Baustelle band italiana, già famosa per i cultori del genere underground – pop melodico (ma ogni definizione potrebbe essere superflua ed impropria).
Il pezzo, che sta ancora passando in radio, mi ha dapprima incuriosito, con quel motivo quasi cantilenato, ma una volta riascoltato mi ha addirittura emozionato; esso è uno straordinario fotogramma degli adolescenti nella contemporaneità. Una denuncia insomma.
Vi invito a leggere il testo (qui sotto), ma meglio ancora sarebbe ascoltare il brano musicale insieme al video facilmente visionabile su YouTube, del gruppo italiano in stile belli e dannati. In esso sono contenute “immagini”: di apparente normalità borghese, di degrado, sofferenza, allusioni al sacro; uso di ansiolitici, o giù di lì (è citata la paroxetina il farmaco e’ un SSRI, Selective Serotonin Reuptake Inhibitors, cioè combatte ansia, forme depressive e attacchi di panico)…
Ed ancora un celato, ma neanche tanto, grido verso gli adulti cosiddetti: “Ascoltateci! Interessatevi di noi!”
Come ciò, è tutto, troppo vero! Nella mia esperienza di Educatore ho visto alcune generazioni di ragazzi diversi, ma anche simili, in loro è presente una voglia matta di parlare, di raccontare la loro realtà di adolescenti inoltrati. Emerge un bisogno viscerale di comunicare, ma spesso le famiglie sono troppo prese da altro o non adeguatamente preparate, di avere un confronto, magari con un “giovane- adulto”, anche raccontandoti le loro cazzate (mi si passi il termine, ma era intraducibile)…
Infatti il solo metodo per recuperare con loro un rapporto non ipocrita, un dialogo paritario e comprenderli il più possibile, è condividere un pezzo di strada. A quel punto, se si fidano di te, ti sapranno dare, a loro modo, sincera amicizia.
Dato che viene menzionato più volte il divino nell’album, e che Cristo è un “personaggio” di straordinaria spiritualità ma anche di carne e sangue, concedetegli –accompagnandoli- questa fisicità, questa esuberanza da esternare, magari con lo sport o appunto con la musica… ma non con la frenesia e l’imposizione di infinite attività imposte dagli adulti. Si, questo contatto fisico considerato scandaloso, vietato e rinnegato, ma che altrimenti esplode in rabbia, comportamenti da bulli o all’opposto in stati depressivi.
Concludendo con le parole prese, in qualche modo, in prestito dalla canzone: non crocifiggeteli, invece redarguiteli fermamente ma con l’esempio e l’accoglienza.
E Charlie forse, allora, vi ascolterà. Così Sia!
“Vorrei morire a questa età
vorrei star fermo mentre il mondo va
ho quindici anni
Programmo la mia drum-machine
e suono la chitarra elettrica
vi spacco il culo
è questione d’equilibrio
non è mica facile
Charlie fa surf, quanta roba si fa
MDMA
ma le mani chiodate se
Charlie fa skate, non abbiate pietà
crocifiggetelo, sfiguratelo in volto
con la mazza da golf
alleluja alleluja
Mi piace il metal, l’r’n’b
ho scaricato tonnellate di
filmati porno
e vado in chiesa e faccio sport
prendo pastiglie che contengono
paroxetina
Io non voglio crescere
andate a farvi fottere
Charlie fa surf, quanta roba si fa
MDMA
ma le mani chiodate da
un mondo di grandi e di preti fa skate
non abbiate pietà
una mazza da baseball
quanto bene gli fa
alleluja alleluja”
Fabio
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.