Come da tradizione consolidata gli anni passati, a Borgotaro (PR), sono andati di scena i mercatini d’antiquariato.
A cadenza mensile, ogni ultima domenica dei mesi estivi, si è potuto ammirare (nella non centralissima via del Mercato…il nome vero non lo ricordo), il meglio delle chincaglierie antiche restaurate e giunte fino a noi.
Ricordi dell’epoca.
C’è da dire che se, per tutti i mesi estivi, a Borgotaro si è tenuto il mercatino dell’antiquariato deve essere un appuntamento turistico portante per l’economia valtarese o, almeno, borgotarese.
Se inizialmente la location scelta per posizionare le bancarelle aveva destato qualche perplessità, oggi, a conclusione degli appuntamenti, la manifestazione è passata sotto silenzio.
Anzi, l’ultima data, che avrebbe duvuto esser svolta domenica 30 settembre è stata anticipata a domenica scorsa, 23 settembre.
Scelta dettata da molti fattori o solo desiderio che finisse presto?
Forse solo per non sfidare la troppa incertezza climatica (che a dire il vero è stato spesso e volentieri benevolo).
Le polemiche (guai a non farne sempre) riguardavano il fatto di non dare il giusto risalto alle bancarelle, segregate o meglio ancora ghettizzate, lontano (andatelo a dire a Parma) dalla via centrale.
Nella realtà dei fatti spesso è stata una scelta azzeccata.
Forse solo l’ultima domenica si poteva pensare a spostarla dove pubblico e bar sarebbero stati di più e maggiormente soddisfatti dal vedere un po’ poù di movimento.
Parlare di successo di pubblico, dovuto all’affluenza, mi sembra abbastanza benevolo anche considerando il fatto che non tutti i passeggiatori erano a conoscenza della manifestazione o, comunque, non era la sola attrazione della giornata.
Come dicono a Genova: “ciuttostu che gninte la meju ciuttostu” e quindi…
Tra i tanti tavoli, madie e poltrone di un certo valore mi è dovuta la segnalazione a vecchie stampanti Epson abbinati a PC 80086 o all’intramontabile Commodere 64 (per non arrivare al 16).
Sempre belli (ed educativi) i giochi di una volta realizzati in legno o metallo mentre, per gli appassionati del genere, si poteva anche spulciare in una ristretta raccolta di vinili dalla buona conservazione.
A conti fatti, solo gli “espositori” possono sapere se valeva la pena stazionare di domenica, ogni mese, a Borgotaro…voi cosa ne dite?
Appunto: le bancarelle e molta delle proposte erano immutate dagli anni passati e quindi le foto dedicate sono superflue, giusto un paio per dire…io c’ero.
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