Ogni anno per questa occasione, la festa delle donne, mi sento sempre in difficoltà ad esprimere alcuni concetti che sono, però, ben chiari nella mia mente.

E’ infatti con colpevole ritardo che mi esprimo in merito e tutt’ora non so quanto riuscirò a mettere in riga le parole per formare pensieri concreti.
La realtà delle cose è che il mondo, l’universo, femminile mi sta a cuore e spesso e volentieri, nei momenti bui della mia vita così come nei momenti di felicità mi ci rifugio spesso.Cosa possono essere le donne è qualcosa che ancora non ho esplorato nelle loro sfaccettature e nei loro punti più alti o remoti.

D’altronde spero di avere ancora molto tempo da dedicare a queste splendide creature che non per niente sono stata l’ultima e grandiosa opera del nostro Dio.

Ringrazio tutte per i momenti affettuosi passati sul tappeto a scrutare un soffitto che in quel momento era una finestra sul mio paradiso.
L’amicizia espressa con un sorriso mentre lentamente si chiudevano gli occhi durante un lungo film.
Il farmi crollare i miei sogni con la disarmante realtà sbattuta in faccia se volevo avere ragione a tutti i costi.
La follia nel poter fare tutto quello che ci passava per la testa.

L’amore che ognuna di voi, a suo modo, ha provato per me e mi ha concesso di provare per voi.

Le pagine del mio diario, di questo sito, che giorno dopo giorno vi ho voluto dedicare che, statene certe, sono sempre di meno di quante avrei voluto fare.

Le camminate chilometriche quando avrei voluto starmene a poltrire in salotto, i balli scatenati fino a prima mattina e le interminabili mezzore passate a guardare la città che si sveglia mentre noi dobbiamo ancora andare a dormire.

Lo zucchero a velo sparso in macchina dopo una pantagruelica abbuffata di bomboloni e l’impronta dei piedini sul parabrezza dopo un lungo viaggio insieme.

Il profumi dei vostri capelli.

Il vostro corpo, sempre e comunque bellissimo e il vostro modo di essere belle anche mentre mi fate il caffè-latte.

L’amaro dei vostri litigi conclusi con un telefono che non risponde mai o il sentirsi sbattere il telefono in faccia.

Il curarvi di me quando per me non esisto.

Le canzoni cantate a squarcia gola quando non ce la facciamo più a stare svegli.

Le foto buffe che mi regalate e la vergogna che provate ogni volta che le rivedete.

I maglioni da fighetto che mi regalate e i consigli sul look che puntualmente non metto o non seguo.

I miei consigli che non seguite in fatto di uomini e poi scoprire che avevo ragione, ma anche torto.

Sapere che non potrò mai diventare il vostro fidanzato perchè: “Ehy non vorrai dirmi che ti devo perdere come amico?”

Scoprire che rinunciate a qualcosa di importante per voi pur di ascoltare qualche mia paranoia.

Spendere 5 euro per voi e vedere la contentezza di 1000.

Decidere di mangiare cinese e ritrovarsi nel piatto una pizza.

La gioia di attendervi cinquanta minuti per farvi scegliere un paio di orecchini che a me sembrano tutti uguali.

L’apprensione di fare un viaggio da passeggero quando guidate la macchina.

Insomma per questi e mille altri motivi non finirò mai di conoscervi, capirvi ma soprattutto frequentarvi.

Siete tutto quello di cui un uomo (anche se con la u miniscola come me) può volere e desiderare, nel bene e nel male, mi avete fatto piangere tantissimo ma altrettante volte mi avete fatto passare momenti bellissimi.

Grazie a tutte le donne che hanno avuto a che fare con me, sperando di aver lasciato un buon ricordo e, magari, la voglia di rivedermi e scambiare ancora momenti splendidi!

Donne

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