Il divario tra chirurgia estetica e trattamenti di bellezza, negli ultimi decenni ha subito un consistente assottigliamento, tanto da fare dei make up artist delle vere e proprie celebrità. Sebbene la mastoplastica additiva, la liposuzione e la rinoplastica rimangano ancora le richieste più pressanti, i ritmi frenetici cui le donne sono sottoposte ha incrementato l’interesse per il trucco permanente/semipermanente, che assicura un finish naturale ed un miglioramento estetico del volto. Diventare professionisti in questo settore, può essere parecchio redditizio ma il percorso non è affatto scevro da rischi e difficoltà.
Partiamo col dire che, in verità, non esiste alcuna differenza tra trucco semipermanente e permanente, poichè con questa pratica si fa sempre riferimento ad un’attività tatuatoria. Quello che cambia è invece l’abilità dell’estetista, il suo personale tocco, i coloranti impiegati e la durata del maquillage. Presso i centri estetici, il make up artist esegue pulizie della pelle, trattamenti emollienti, maschere anti-age, trucco e disegno epidermico, ma mai trucco permanente, per il quale deve prima conseguire un attestato di abilitazione, rilasciato a livello regionale.
Coloro i quali caldeggiano l’dea di diventare professionisti del trucco, devono frequentare corsi appositi, in cui apprenderanno nozioni di anatomia e dermatologia, parteciperanno a stage formativi e seguiranno accuratamente i necessari tirocini specializzati anche nei corsi di trucco semipermanente come quelli proposti da Valentina Tecchio.
Scoprirsi freelance di successo dipende dalla varietà e dal numero dei servizi erogati, che non si limitano ai soli trattamenti facciali ma sconfinano nel body painting, nel trucco teatrale ed in quello cinematografico. Altro elemento che converte il neofita in un cultore è la sua capacità nel gestire l’aspetto psicologico del mestiere, filtrando le richieste dei clienti ed accettando solo quelle che assicurerebbero un miglioramento estetico. I volti, infatti, differiscono tra loro per forma, incarnato e lineamenti, perciò ogni singolo trattamento estetico deve essere studiato in modo certosino. Vi sono casi in cui, perimetrando delle labbra filiformi con tecnica semipermanente, si ottiene un buon effetto volumizzante, a beneficio della cliente. Vi sono circostanze, invece, in cui il medesimo trattamento apporterebbe svantaggi consistenti ed il professionista ha l’obbligo morale di sconsigliarlo.
Quando negli anni 40 divennero popolari le sopracciglia appena accennate di Rita Heyworth, e negli anni 60 quelle evanescenti di Mina, molte furono le ragazzine che strapparono le proprie nel tentativo di emulare tali impareggiabili icone di bellezza. Quelle stesse fanciulle, un tempo entusiaste della scelta, sono adesso signore di una certa età, che vivono con disagio l’errore di gioventù. In casi come questo, consigliare il trucco permanente è doveroso, poichè risolve rapidamente l’imperfezione estetica ed il conflitto psicologico associato. Al fine di accontetare le clienti, però, bisogna prima acquisire una certa manualità, poichè il lavoro non prevede la stesura di uno strato continuo di pigmento, ma il disegno tridimensionale dei singoli peli, orientati in modo ordinato. Un trattamento eseguito con minuzia, simula talmente bene la naturale peluria, da ingannare l’occhio più attento ed incrementare l’autostima di chi si sottopone al trattamento.
Com’è facile comprendere, le professioniste del trucco, soprattutto quelle abilitate a tatuare, si assumono alcuni rischi, che vengono ridotti grazie al rispetto dei protocolli igienico-sanitari. Di norma, per ridefinire le sopracciglia con semipermanente, si usano degli speciali dermastamp usa e getta ad 11 pin, in acciaio inossidabile. Il contorno labbra, invece, richiede un apposito macchinario digitale, col quale è possibile modulare non soltanto l’intensità del tratteggio ma anche il rilascio del pigmento.
Per un maquillage classico, infine, è necessario padroneggiare l’uso degli aerografi professionali, sempre più adoperati nel trucco sposa ed in quello televisivo.
La maestria delle make up artist si consolida in seguito a duro lavoro, durante il quale viaggiano assiduamente, testano nuovi prodotti, truccano pelli di ogni età e frequentano corsi di aggiornamento. Di sicuro, dietro questa professione, un tempo di nicchia ed oggi di grande lustro, vi è un forte senso estetico, uno certo spirito di servizio e una buona determinazione.
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