Siete sempre stati dei grandi risparmiatori ma siete nei guai con le bollette e non riuscite a far quadrare il bilancio familiare?
Non disperate, la problematica è piuttosto comune di questi tempi. A causa della crisi economica infatti, la maggior parte degli italiani spende i propri stipendi per pagare le utenze del gas e dell’acqua.
Per far fronte a queste spese sempre più elevate, occorre studiare un piano di risparmio che vi consenta di riscaldare la vostra casa senza terminare lo stipendio.
Il primo elemento da verificare è l’impianto di riscaldamento, spesso responsabile dell’aumento dei costi in bolletta. Ciò che non si dovrebbe ignorare è che il risparmio energetico è direttamente proporzionale all’efficienza dell’impianto termoidraulico.
La manutenzione dell’impianto e della caldaia è essenziale in termini di sicurezza, costi e funzionamento.
Se avete una caldaia molto vecchia per esempio, sicuramente sarà opportuno contattare una ditta di assistenza per provvedere ad un’adeguata sostituzione. Fate attenzione a rivolgervi ad una ditta affidabile, che tratti la marca della vostra caldaia; se ad esempio avete una caldaia Vaillant, assicuratevi di contattare una ditta che si occupi dell’assistenza Vaillant e che provveda all’intervento con l’utilizzo di pezzi originali, macchinari a norma di legge e personale certificato.
In termini di manutenzione invece, dovete assicurarvi di non superare i termini legali previsti dalla legge: ogni due anni è previsto il pagamento del bollino alla provincia, mentre una volta all’anno si dovrebbe provvedere alla pulizia e alla revisione dell’impianto.
Vediamo adesso come risparmiare in casa imparando a gestire meglio l’impianto di riscaldamento.

Riscaldamento: come spendere di meno?

Se vivete in una casa dotata di riscaldamento autonomo, sarete voi a decidere quando e come far funzionare i riscaldamenti. A tale riguardo, occorre che impariate qualche trucco per evitare di spendere somme elevate e magari restare anche al freddo.
Quello che bisogna fare è programmare il riscaldamento secondo diverse fasce orarie, in base alle esigenze personali. Accendete i riscaldamenti solo nelle ore in cui siete effettivamente in casa, avendo cura di non aprire le finestre durante la fase di riscaldamento. Se volete cambiare aria nell’ambiente, fatelo prima di accendere i riscaldamenti, non dopo o mentre.
Se pensate che la vostra casa non trattenga il calore, esistono molti espedienti per evitare la dispersione di calore, come i doppi vetri ad esempio, che contribuiranno a mantenere il calore raggiunto più a lungo.
Provate anche a verificare l’eventuale presenza di spifferi in casa, che causano correnti d’aria e la conseguente dispersione di calore.
In termini di riscaldamento, non esiste solo quello tradizionale a gas, ma anche soluzioni più green e molto funzionali, ad esempio le stufe a pallet, che non consumano legna né gas, oppure il riscaldamento tramite il termo camino, che non è solo una fonte di calore, ma anche un componente d’arredo di design.
Anche il riscaldamento sotto il pavimento è un’alternativa molto utilizzata, perché distribuisce uniformemente il calore nelle stanze della casa, minimizzando la dispersione. Con il riscaldamento a pavimento potrete inoltre avere un funzionamento migliore dell’intero impianto domestico.

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