Franco Cardini a Berceto (PR) per i 1300 anni del Duomo

franco cardini

Berceto, quest’anno, festeggia i suoi 1300 anni di storia tenuto conto che fonti storiche fanno risalire al 712 (ottavo secolo) l’incontro tra il vescovo francese Moderanno e il re Longobardo Liuptrando durante il quale venne assunta la decisione di costruire, in questo luogo, l’Abbazia che poi, durante in secoli, con diversi interventi, anche consistenti come quelli dei Conti Rossi e di Maria Luigia, assunse l’aspetto dell’attuale Duomo.

E’ la chiesa con origini più antiche della Diocesi e anche quella piu’ visitata da turisti e pellegrini d’origine tedesca.
L’imponenza del Duomo, la sua bellezza, dimostrano quanto fosse importante, questo luogo nell’antichità. Un paese attraversato da Strada Romea che portava al passaggio dei pellegrini che volevano raggiungere, da tutta Europa, Roma o imbarcarsi per la Terra Santa. Imperatori, Re, Papi arrivavano a Berceto e vi sostavano prima di attraversare il Passo della Cisa.

Questo monumento è stato salvaguardato dall’impegno di tanti benefattori e tra questi i Conti Rossi, Maria Luigia e in tempi recenti dalle indiscusse capacità di mons Franco Grisenti, già prevosto di Berceto, che riusciva, a metà degli anni ottanta, grazie al Ministro Nicolazzi, al sottogretario Giulio Ferrarini e poi al Ministro Enrico Ferri, ad ottenere cospicui finanziamenti per un risanamento consistente delle fondamente.
L’attuale prevosto, Don Giuseppe Bertozzi, con un amore totale per il Duomo, cerca di mantenerlo con quell’atmosfera di spiritualità che avvinghia il visitatore e soprattutto cerca di farlo amare e conoscere ai bercetesi con periodici incontri per diffondere le notizie storiche che in una continua ricerca fa emergere dai piu’ disparati documenti.

Suo il merito di aver scoperto un rarissimo calice in vetro e soprattutto di aver mantenuto a Berceto, in un museo ben protetto e fruibile sempre dal vasto pubblico, i tesori del Duomo.
Un monumento maestoso ma con aspetti di fragilità che rischiano, se non saranno fatti interventi qualificati, di disperdere meravigliose opere d’arte come il rarissimo portale con un Cristo a quattro chiodi che le intemperie e la friabilità della pietra arenaria portano a deteriorarsi ogni giorno.
D’intesa con l’Amministrazione Comunale, le Soprintendenze si cerca il necessario finanziamento per un intervento urgente.

Si è all’opera, anche, per arrivare a realizzare la sceneggiatura di Luigi Malerba sui diari, mirabilmente tradotti da mons Franco Grisenti e Don Giuseppe Bertozzi di Don Franchi: Poveri Homini. I tempi, ovviamente, visto i costi per realizzare un film in costume, non sono dei piu’ favorevoli ma con la riscoperta, grazie al premio Malerba, voluto da Irene Pivetti, delle origini bercetesi, del rinomato scrittore, si sono aperti degli spiragli che potrebbero portare a raggiungere questo importante obiettivo.
In questo contesto l’Amministrazione ha voluto invitare Franco Cardini, noto studioso del periodo medioevale, per visitare il Duomo, trattenersi un’intera giornata a disposizione dei cittadini di Berceto, degli appassionarti, degli studenti e tenere una conferenza, proprio all’interno del Duomo, alle ore 17 di domenica 25 novembre.
Il desiderio è quello di recuperare, sottolineare il ruolo di Berceto, come tappa fondamentale dell’intero percorso della Via Francigena e trovare un alleato per perorare, sulla grande stampa, i restauri del Duomo e il recupero dei ruderi del castello dei Rossi.
Da un recente incontro tra il Sindaco ed Irene Pivetti con il commissario italiano dell’UE Antonio Taiani è arrivata la conferma che i nuovi assi europei, nel 2014, contempleranno proprio questo percorso storico d’Europa con possibilità di finanziamento.
Difficilmente è ricordato, visto il successo europeo del progetto Via Francigena, che tutto è partito da Berceto con una scelta lungimirante, nel 1985, supportata dalla Regione, dell’Amministrazione Bettoni che effettuava l’importante piano di recupero di Strada Romea all’interno del paese.
Se oggi sono ristrutturate le facciate delle case, rifatto in accoltellato il selciato, è dovuto a quel piano di recupero del 1985.

Una giornata, quindi, quella di domenica 25 novembre, ricca di cultura e spunti progettuali che il prof. Franco Cardini saprà impreziosire con i suoi immensi studi sul Medioevo e le radici cristiane dell’Europa.
Proprio a Franco Cardini è dato il compito d’inaugurare il selciato di Piazza San Moderanno, recentemente ultimato con l’eliminazione dell’ultimo tratto di asfalto che “ corrodeva” le mura del Duomo. Unico monumento storico rimasto soffocato dall’asfalto.
I lavori sono stati possibili grazie alla maestria di artigiani locali e per finanziamenti ottenuti da privati e dall’Amministrazione Provinciale impegnata con il suo Presidente e assessori a valorizzare i monumenti soprattutto in montagna.
Alle ore 12, al termine della Santa Messa solenne, celebrata proprio nel Duomo, si terrà la semplice cerimonia d’inaugurazione con il taglio dl nastro ad opera di Franco Cardini.