E’ tornata oggi alla ribalta, grazie ad una dichiarazione del pidiellino Villani, la questione della centrale a olio combustibile di Bedonia.
Ne feci uno studio mesi fa su “mandato” di alcune persone preoccupate (talune addentro al comune) dalla possibilità di avere una centrale che brucia olio (di colza ma anche no e soprattutto dalla provenienza non sempre chiara e precisa) vicino a casa.
Ciò che forse ancora non si è potuto fare è leggere la delibera, del 29 marzo 2012, con oggetto: “Realizzazione Impianti ad Energia Alternativa. Approvazione Convenzione Comune e Ditta Evifacility“.
Essendo pubblicata il 10 aprile 2012 è di fatto un documento accessibile e pubblico.
A distanza di mesi però vi è la conferma del Sindaco Berni che nessuna centrale verrà fatta sul territorio di Bedonia.
Faccenda chiusa? Non credo, leggendo le varie dichiarazioni contro (ogni) opera proposta dall’Amministrazione comunale, ritengo che si cavalcherà l’onda ancora per un bel po’.
Ma cos’è questa centrale e come apparirebbe?
In estrema sintesi e semplificazione una centrale a olio combustibile non è ne più ne meno che un container metallico che custodisce un motore adattato per il funzionamento con questo combustibile e tutto il necessario per la trasformazione dell’energia di rotazione (ed in alcuni casi del recupero dell’energia termica) in energia elettrica.
Del resto già nella seconda pagina del documento si capisce la grandezza dell’opera che andrà ad occupare 100/150 mq di terreno.
Su inquinamento dell’aria e acustico ci possono essere pareri discordanti, specialmente legati al modello e alle tecnologie utilizzate (si possono recuperare motori concepiti per altri usi, ad esempio nautici), ma una questione da non sottovalutare è la provenienza del combustibile ed il suo stoccaggio (in silos solitamente).
Questo, per ora, un rapido punto sulla questione che, sicuramente, merita approfondimento.
* il video mostra un impianto ad olio combustibile generico
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