Il primo Consiglio dei Ministri si deve ancora riunire a Napoli.
Dopo sono sicuro che i rifiuti scompariranno da soli.
Non se ne creerà più!
Quello che vado a descrivervi, brevemente, è l’applicazione di una tecnologia sofisticatissima che faciliterà la vita quotidiana di chi, invece, si trova quotidianamente a lottare con il bidone dell’immondizia.
Con il rudo, in sostanza.
Personalmente sono rimasto allibito la prima volta che mi si è parato d’innanzi.
Lo ricordo come fosse ieri mentre, in realtà, sono passati almeno dieci giorni.
Mi trovavo a Monterosso, bellissima località delle Cinque Terre in provincia di La Spezia.
Mare splendido e panorami da mozzare il fiato.
A questo proposito chiedo pubblicamente chi è stato il genio che ha costruito un enorme parcheggio che si butta a mare proprio nel mezzo della spiaggia…
Non ricordo di aver mai visto una cosa così mostruosa se non in televisione.
Un cilindro grigio scuro si alza maestoso per un metro da terra.
Un timido tasta smaciullato lo accompagna di lato.
E’ chiaramente (insomma) un dibone del rudo ma…cos’è blindato.
Impone rispetto.
Premi il tasto e….ohhhh…si apre.
Pian pianino mostra la sua vorace bocca pronta ad accogliere la tua immondizia.
Tu butti, ripremi, e lui si chiude.
Non ci voglio credere.
Sotto di lui, una vasta buca, può contenere chili e chili di sporcizia, mentre sopra, alla vista di tutti, appare un semplice e timido cilindretto metallico.
La perla di tutto ciò, a mio avviso una meraviglia tecnologica, sta nel tastino e nel meccanismo.
Arrivato, trafelato dopo tanto camminare, a Levanto, stesso spettacolo:
non ho potuto esimermi da filmare il tutto e mostrarvelo.
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