“Accendi la televisione” mi dice Simonetta. Il telegiornale. “Alza il volume. Ascolta.” Io ascolto con lei. Quasi non sa più che parole usare, la Cdl, per denunciare la situazione: “che cosa deve ancora accadere affinché le forze politiche più responsabili della maggioranza e le istituzioni che hanno a cuore il bene si vergognino di vivere in questo Paese e gli interessi dell’Italia siano compromessi?”, domanda il coordinatore di Forza Italia, Bondi. La sceneggiata Mastella-Di Pietro scatena ovviamente l’indignazione dell’opposizione che, piuttosto perentoriamente, chiede la crisi di governo. O, meglio, chiede che si prenda finalmente atto di una crisi che è già nei fatti. Fisso un punto, in alto. Chiudo gli occhi. La situazione all’interno della aggioranza è così deteriorata che tenere in vita questo esecutivo significa produrre danni incalcolabili al Paese, denuncia Matteoli (An), mentre giustamente Pierfedinando Casini (Udc) osserva che “se Prodi avesse un pochino di dignità sarebbe ora di gettare la spugna e di aprire una fase politica nuova nella vita italiana”. Quasi a fotografare una situazione surreale, Casini aggiunge che “oggi il centrodestra rischia di vincere più sulle disgrazie degli altri che per i meriti propri” e poi ribadisce che il ipolarismo non piace ai centristi “perché si creano due grandi armate solo per vincere a tutti i costi e quando si vince non riescono a governare”. Per La Destra, Buontempo ritiene che “le dimissione di Mastella siano inevitabili, qualunque sarà il risultato dell’inchiesta che lo vede coinvolto”, mentre Storace afferma che “la solidarietà di queste ore a Mastella è figlia del ricatto. È una maggioranza di bugiardi, che si odiano l’uno con l’altro e nessuno risponde alla domanda: perché i ministri del centrodestra si sono dimessi e quelli del centrosinistra no?”. Ostia distesa sotto di noi. La guardiamo dal balcone. Le luci e il buio delle strade, dei viali, dei giardini, sembrano farsi partecipi dei nostri dubbi. Le foglie si affollano intorno, spinte da un vento soffice. Simonetta mi chiede “dimmi quella cosa che volevi dirmi”. “La conosci perfettamente” rispondo. ”Anche tu – replica- ma dimmela lo stesso”. Potremmo continuare all’infinito. Allora esclamo “Simonetta, c’è da chiedersi non quando Mastella farà cadere il governo, ma piuttosto tra quanto tempo diventerà insopportabile per tutti i moderati l’atteggiamento di un governo che, per tenere buona una sinistra estrema, una sinistra che rende oggettivamente impossibile governare, continua a fare concessioni”. Rientriamo. C’è il tempo per un caffè. Beviamo dalle tazzine, lentamente. Poi andiamo a dormire. Tutto è pronto.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
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