Tecnologia al servizio

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RicaricaNella vita di tutti i giorni usiamo, oramai con disinvoltura (chi più chi meno), le novità tecnologiche che ci dovrebbero aiutare nello svolgere al meglio le faccende del quotidiano.

Spesso però, il solito gruppetto di furbetti (del quartierino), ci vede come polli da spennare.
Attaccati al nostro piccolo cellulare multifunzione (chiamatelo smartphone) o al nosto portatile in perenne vagabondare di sito in sito.

Beppe Grillo ci fornisce alcuni spunti interessanti.

Possibile che, vuoi anche una pubblicità bombardante sulla (vecchia) tv (al plasma 16/9), si debbano spendere 5 euro per una immagine da usare come sfondo per un cellulare?

Possibile che così facendo si cada in un vortice che contrattualmente si chiama “abbonamento”?

Possibile che si riceva per email la proposta di guadagnare navigando?
E leggendo messaggi pubblicitari?
E spostando cifre sostanziose dal nostro conto corrente ad uno estero?

Possibile pagare per ricevere 5 messaggi al giorno con le ultime notizie?

Possibile pagare una suoneria di 30 secondi per il cellulare 3 volte tanto il costo dell’intero brano in qualità superiore?

Possibile spendere per non usare un servizio, chiamandolo canone?

Possibile pagare per anticipare dei soldi (spese di ricarica)?

Insomma si salvi chi può!

Innovazione mangiasoldi

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Viviamo in una realtà sempre più innovativa.
Una realtà che mette l’innovazione a disposizione di tutti. Quale azienda può al giorno d’oggi permettersi di non essere innovativa? C’è sempre più bisogno di idee innovative. L’innovazione ci semplifica la vita, ci aiuta. In un certo senso ci nobilita, come una volta il lavoro.
In autostrada usiamo il telepass, paghiamo la benzina con la carta di credito, ricarichiamo il cellulare da ogni punto Atm, paghiamo le bollette on line e tante tante altre cose. La tecnologia è bella perchè ci rende liberi. La tecnologia è bella perchè aumenta i profitti delle aziende che inventano nuovi servizi. Paghiamo per il telepass oltre che per il pedaggio, per il pagamento via carta di credito oltre che per la benzina, per la possibilità di ricaricare il cellulare oltre che per la ricarica, per poter pagare una bolletta on line oltre che l’importo della bolletta. Insomma paghiamo il nulla. Le aziende ci stanno facendo pagare le transazioni di pagamento, incantesimi dell’etere, furti legalizzati.
Infatti, infatti…
L’innovazione diminuisce i costi delle aziende, il telepass elimina il costo del casellante, la carta di credito le operazioni di deposito del contante, il pagamento delle bollette il costo dell’impiegato e la ricarica del cellulare anticipa alla società telefonica i soldi delle chiamate.
L’innovazione serve quindi a renderci più felici e più poveri (del resto non si è sempre detto che il denaro non dà la felicità?) e ad ingrassare le aziende, le stock option, il titolo in borsa, i tronchettibenettonscaroni.
Ma quando la smettiamo di farci prendere per il c..o?
Un cittadino italiano ha finalmente deciso che gli fa troppo male e ha chiesto alla Commissione Europea l’abolizione dei costi di ricarica per i cellulari che esiste solo in Italia.
Lo hanno preso sul serio e la Commissione Europea ha contattato l’Authority, altra innovazione che ci rende (inconsapevolmente) poveri.Bastano 50.000 firme per toglierci dai piedi la tassa sulla ricarica. Firmate la petizione!

Di Beppe Grillo.

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