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Editoriale

EditorialeCi sto prendendo decisamente gusto a fare questi pseudo-editoriali e spesso anche se non ho ben chiaro cosa voglio trattare (come in questo caso) mi dedico esclusivamente a sciolinare alcuni commenti a notizie trovate qua e la in rete.
Oggi vorrei soffermarmi su un tema che mi sta decisamente a cuore: “I Blog e l’informazione cartacea“.

Oggi giorno avere un Blog è diventato uno status symbol.
Chi ha una presenza in internet che vada oltre all’ambito lavorativo (ma anche non) tiene un diario online.

Molti di questi blog non sono altro che una supervalutazione del proprio io con tendenze magalomani e/o manie di persecuzione.
Anche il sottoscritto viene spesso additato in questo modo e, spesso, anche di diffondere materiale “vietato” (non chiedetemi cos’è) se non pornografico, se non satanico.

Bho, valli a capire!

Il pensiero dell’informazione “tradizionale” su questa forma di comunicazione è unanime e disarmante: si ritengono le informazioni lette su un blog allo stesso modo di spazzatura.
Niente di professionale, scritte in malo modo e assolutamente prive di fondamento e controllo.

Non è sempre così.

L’informazione sta cambiando e non è più il giornale cartaceo ad avere il monopolio sull’informazione.
Non è più il telegiornale a dettare i temi di attualità e cronaca.
Non sono più in televisione gli esperti sulle materie più disparate.

La notizia corre sul doppino di rame e l’utente non ne è più sottomesso ma ha la possibilità di scegliere.

Chiunque può personalizzare le informazione che riceve dalla rete per avere in un’unica pagina le ultime notizie dai siti che maggiormente frequenta, rimanendone aggiornato sulle ultime notizie e interagendo con la redazione e spesse volte anche con la notizia stessa.
Molti siti, come il nostro, mettono a disposizione dei feed con cui ognuno può tenersi aggiornato ogni qual volta si inserisce un nuovo articolo.
Nascono siti che raggruppano le notizie per argomento e mostrano delle anteprime dove un visitatore è libero di interagire e visualizzare l’approfondimento per ciò che ritiene degno o interessante.

La carta stampata, i giornalisti di professione, si sentono forse minacciati da un’invasione di pseudiscrittori dell’ultima ora che non hanno avuto (e non hanno) a che fare con editori schierati o faziosi, albi professionali a numero chiuso con selezione in base al cognome storico, obblighi pubblicitari e di tiratura, e quindi sparano a zero.

Ci si è messa una legge (quella sull’editoria), voluta dagli stessi editori e fortemente appoggiata dalle rappresentanze sindacali, a mettere i bastoni tra le ruote a chi non voleva far altro che scrivere, informare, dire quello che pensava.
In buona sostanza chiunque scriva con una determinata periodicità (e qui si vede una notevole ignoranza in campo internet) avrebbe dovuto avere un Direttore di Testata iscritto all’Albo dei Giornalisti e una serie di passaggi burocratici che avrebbero dovuto regolamentare ed elevare al ruolo di Testata Giornalistica chiunque facesse solo ciò che gli piace: scrivere e, magari, informare.

Risultato: 60.000 firme della più grande petizione online di tutti i tempi (in Italia) chiuse in un cassetto e abbandonate, così come la Legge che si sarebbe voluto variare.
L’Europa non è stata solo a guardare ed ha specificato che avrebbero dovuto attenersi a questa legge (liberticida ndr) solo quei siti che volevano le agevolazioni dal punto di vista fiscale e di finanziamento (legge 7 marzo 2001 n.62).

Insomma non si capisce nulla e si prosegue diritti.

Rimangono i continui, attacchi da parte di giornalisti ignoranti che denigrano i blog e scrivono assurdità su assurdità; Un esempio dell’ultima ora:
un giornalista segnala i blog ed i siti internet più letti durante questa campagna elettorale segnalando it.politica
ODDIO! E quello secondo lui sarebbe un sito internet?
It.Politica non è altro che l’indirizzo di un NewsGroup Italiano (IT) sulla Politica (Politica appunto) che è tutt’altro da un sito internet e si potrebbe avvicinare più all’idea di Forum per chi non avesse mai frequentato un NewsGroup.

Insomma, non importa cosa ne pensano i giornalisti o gli editori sul fenomeno (mondiale) dei Blog, rimane il fatto che si stanno diffondendo e stanno prendendo piede a tutti i livelli sociali.
Blog, o siti, come questo che consentono il “Citizen Publisher” o come viene tradotto il “Reporter Diffuso” sono sempre di più e sempre più curati e trasversali nelle notizie e negli argomenti trattati.

I giornalisti più lungimiranti hanno già aperto un loro blog dove possono, finalmente a detta di molti, scrivere liberamente e chiaramente il loro pensiero interagendo con chi legge.

Molte aziende, molte multinazionali, hanno aperto il loro Blog Aziendale curato, molto spesso, dagli stessi dirigenti per informare sulle ultime scelte o strategie e avere, immediatamente, un feedback.

Questo sito si sta ampliando e, forse, complicando (la vita?) per quanto riguarda tematiche trattate e multimedialità adottate e la nostra speranza è di raccogliere molte persone interessate a scrivere ciò che volgiono quando vogliono utilizzando la nostra piattaforma e la nostra visibilità (il record è 8000 pagine viste in 24 ore) anche non sapendo nulla sul come si costruisce un sito ma trovandosi già la “pappa pronta”.
Non sarà più difficile di scrivere su un normale editor di testo.

Insomma come scrivere alla mamma!

Presto saranno disponibili le guide video all’utilizzo del sito e alle diverse potenzialità di esso.

Per concludere segnalo che le nostre notizie sono disponibili attraverso il canale di AdvMagazine con cui abbiamo iniziato una collaborazione.

Seguiranno a breve diversi interventi alle nostre rubriche partendo da una maggiore informazione su siti internet della valtaro, della provincia di Parma e di Parma stessa.

Rimanete collegati.

P.s.: a breve una guida all’utilizzo degli aggregatori offline/online di notizie.

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