Mi chiamo Mario. Mario Pulimanti e faccio l’impiegato. Ho preso l’abitudine di firmarmi evidenziando, oltre il nome, anche la mia località di residenza. E’ diventato il mio inconfondibile marchio di fabbrica. Sono immerso nei miei pensieri che, in qualche punto del loro intreccio, del loro mulinello, contengono una variante della stessa domanda: perché c’è oggi chi chiede a gran voce una legge a favore del voto in condotta? Che barba: non si può più aprire il giornale senza imbattersi in dichiarazioni pro o contro il voto in condotta. Infatti è già sostanzialmente pronto il disegno di legge con il quale il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, tra le altre cose, restituirà valore al voto in condotta ai fini del giudizio complessivo sul rendimento degli studenti. Nel disegno di legge verranno tracciate alcune linee generali per ripristinare nelle scuole serietà e disciplina e arginare i tanti episodi di bullismo che la cronaca registra ogni giorno. È probabile che per consentire che il voto in condotta venga reintrodotto già dal prossimo anno scolastico, si ricorra, per la questione specifica, a un decreto legge. Ma non è solo con il voto in condotta che il ministro intende intervenire. Nei giorni scorsi la Gelmini, accogliendo una proposta lanciata da una giovane parlamentare in commissione, ha sottolineato l’opportunità di far rimettere il grembiule agli studenti: E sempre nell’ottica di un maggior rigore potrebbero tornare anche gli esami di riparazione, mantenendo però i corsi di recupero in modo da non gravare sui bilanci familiari con il ricorso alle ripetizioni private. Insomma, sarebbe comunque una versione riveduta e corretta, anche alla luce dei primi esiti dell’obbligo di recuperare i debiti formativi prima dell’avvio del successivo anno scolastico. Mentre sono ancora in corso in molte scuole i corsi organizzati per consentire ai ragazzi di colmare le lacune mostrate durante l’anno, qualche istituto si è rimboccato le maniche per tempo e ha già ultimato le verifiche post-recupero mostrando una percentuale di maggiori bocciati rispetto all’anno precedente. Buone iniziative. Sono completamente d’accordo. Riflettendo, cammino. Ho un leggero soprassalto, che per un istante mi fa dimenticare dove sto andando: non mi sono accorto di essere molto vicino al mare. Dunque in un attimo arrivo al Pontile. Intorno a me, il mare.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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