Sport CLASSIFICA

Squadra Punti Totali In casa Fuori casa
    G V N P F S G V N P F S G V N P F S
Inter 48 18 15 3 0 38 15 9 8 1 0 20 7 9 7 2 0 18 8
Roma 41 18 13 2 3 40 15 10 7 2 1 24 6 8 6 0 2 16 9
Palermo 35 18 11 2 5 35 23 9 7 0 2 26 12 9 4 2 3 9 11
Catania 26 17 7 5 5 25 31 8 5 3 0 16 8 9 2 2 5 9 23
Lazio (-3) 25 18 8 4 6 29 17 8 4 2 2 13 5 10 4 2 4 16 12
Sampdoria 23 18 6 5 7 28 26 9 4 3 2 19 13 9 2 2 5 9 13
Udinese 23 18 6 5 7 19 21 9 4 3 2 10 6 9 2 2 5 9 15
Empoli 22 17 5 7 5 14 17 9 3 4 2 8 8 8 2 3 3 6 9
Livorno 22 18 5 7 6 18 24 9 3 5 1 7 4 9 2 2 5 11 20
Torino 22 18 5 7 6 14 20 9 3 2 4 7 11 9 2 5 2 7 9
Atalanta 21 18 5 6 7 27 29 9 4 3 2 17 13 9 1 3 5 10 16
Milan (-8) 20 18 7 7 4 22 16 9 4 2 3 11 9 9 3 5 1 11 7
Siena (-1) 20 18 4 9 5 15 19 9 1 6 2 10 11 9 3 3 3 5 8
Fiorentina (-15) 18 18 10 3 5 30 17 9 6 1 2 21 9 9 4 2 3 9 8
Cagliari 16 18 2 10 6 14 21 9 2 5 2 7 8 9 0 5 4 7 13
Messina 15 18 3 6 9 19 32 9 3 3 3 11 13 9 0 3 6 8 19
Chievo 14 18 3 5 10 18 27 9 2 2 5 8 10 9 1 3 5 10 17
Reggina (-11) 12 18 6 5 7 23 25 9 5 2 2 15 10 9 1 3 5 8 15
Parma 12 18 2 6 10 16 33 9 2 2 5 8 17 9 0 4 5 8 16
Ascoli 9 18 1 6 11 13 29 9 1 4 4 8 11 9 0 2 7 5 18

Sport CLASSIFICA

Squadra Punti Totali In casa Fuori casa
    G V N P F S G V N P F S G V N P F S
Rimini 33 18 9 6 3 31 15 9 5 4 0 15 6 9 4 2 3 16 9
Piacenza 33 18 10 3 5 21 16 9 7 1 1 15 7 9 3 2 4 6 9
Juventus (-9) 32 17 12 5 0 30 8 8 7 1 0 18 4 9 5 4 0 12 4
Napoli 32 18 8 8 2 19 11 9 5 4 0 13 6 9 3 4 2 6 5
Genoa 32 18 9 5 4 30 23 9 5 3 1 17 10 9 4 2 3 13 13
Bologna 32 18 10 2 6 24 17 9 6 1 2 15 9 9 4 1 4 9 8
Mantova 30 18 7 9 2 20 12 9 6 2 1 13 6 9 1 7 1 7 6
Bari 27 18 7 6 5 18 12 9 4 4 1 10 4 9 3 2 4 8 8
Albinoleffe 27 18 5 12 1 18 14 9 2 7 0 9 6 9 3 5 1 9 8
Cesena 25 17 6 7 4 26 25 9 4 4 1 13 8 8 2 3 3 13 17
Frosinone 25 18 7 4 7 21 22 9 5 3 1 12 8 9 2 1 6 9 14
Triestina 23 17 6 6 5 13 15 9 3 2 4 7 9 8 3 4 1 6 6
Brescia 22 18 5 7 6 17 20 9 3 5 1 10 8 9 2 2 5 7 12
Lecce 20 18 6 2 10 24 30 9 4 1 4 15 14 9 2 1 6 9 16
Treviso 19 18 4 7 7 20 23 9 3 4 2 10 7 9 1 3 5 10 16
Spezia 19 18 4 7 7 17 22 9 3 3 3 8 9 9 1 4 4 9 13
Modena 19 18 5 4 9 11 18 9 4 2 3 9 5 9 1 2 6 2 13
Crotone 16 17 3 7 7 15 24 8 2 3 3 9 12 9 1 4 4 6 12
Vicenza 15 18 3 6 9 16 20 9 2 2 5 10 10 9 1 4 4 6 10
Verona 11 18 2 5 11 6 19 9 0 3 6 2 10 9 2 2 5 4 9
Arezzo (-6) 7 18 2 7 9 9 19 9 1 4 4 6 8 9 1 3 5 3 11
Pescara 6 18 0 7 11 12 33 9 0 3 6 2 14 9 0 4 5 10 19

Sport NEWS

NEWS SULL’ NBA:

1) COLPO GROSSO DEI DENVER NUGGETS CHE PRENDONO ALLEN IVERSON UNO DEI PIU’ FORTI GIOCATORI DELL’NBA E IVAN MCFARLIN DAI PHILADELPHIA 76ERS  IN CAMBIO ANDRANNO A PHILADELPHIA ANDRE MILLER E JOE SMITH.

2) ANCORA SUPER BARGNANI IL NOSTRO GIOCATORE CHE MILITA NEL CAMPIONATO NBA CON I RAPTORS DIVENTA SEMPRE PIU’ FORTE.
STASERA CI SARA’ RAPTORS VS TRAIL BLAZERS

Sport SUPER INTER

Inter 10 e lode, campione d’inverno
I nerazzurri battono la Lazio a Roma 2-0 con gol di Cambiasso e Materazzi e colgono la decima vittoria consecutiva. Espulso Ibrahimovic a fine primo tempo per doppia ammonizione. Roma ancora a -7 a due turni dal giro di boa.
Cambiasso e Ibrahimovic festeggiano dopo l'1-0. Reuters
L’Inter è campione d’inverno. Con due giornate d’anticipo. Passa anche a Roma contro una Lazio in discrete condizioni. Stavolta decidono la gara i gol di Cambiasso e Materazzi. Gli ennesimi protagonisti di una squadra dai mille volti. Crepo e Ibrahimovic sono la coppia gol, ma questa squadra in missione, a caccia dello scudetto, è una cooperativa capace di proporre mattatori diversi di partita in partita. Il bilancio in campionato parla di 14 vittorie (10 di fila) e 3 pareggi. Un rullo compressore. La Lazio oggi ha fatto la partita per larghi tratti, ma ha patito l’assenza per squalifica del moto perpetuo Rocchi, una zanzara sottorete. Tanto lavoro, ma poche, pochissime occasioni, colpa anche della scarsa vena dell’abulico Pandev. All’Inter è bastato un quarto d’ora da grande squadra per chiudere i conti. Poi ha gestito il vantaggio. Senza patemi. Anche con l’uomo in meno, per colpa di un’ingenuità di Ibrahimovic, genio e sregolatezza più che mai. Stavolta la differenza l’ha fatta un gregario di qualità, Cambiasso, testimonial ideale della Duracell, l’uomo che non si ferma mai. L’argentino è impagabile in copertura, intelligente e micidiale nei rari raid offensivi. Poi Materazzi ha chiuso i conti nel finale.
Lazio meglio dell’Inter nella prima mezzora. Che non dice granchè. I nerazzurri soffrono la velocità di Makinwa e il movimento tra le linee (centrocampo e attacco) di Mauri. Ma i padroni di casa non concretizzano lo sterile predominio territoriale. Due le occasioni per gli uomini di Rossi. Julio Cesar respinge l’interno destro di Makinwa dopo un errore di Materazzi. Lo stesso Matrix poi tocca da dietro Makinwa che ritarda la conclusione solo davanti a Julio Cesar. Il nigeriano cade a terra, per l’arbitro Rocchi non è rigore. Poi l’Inter cresce. E fa male. Un preziosismo di petto dell’ispirato Ibrahimovic mette solo davanti al portiere Crespo, che però spedisce fuori il diagonale incrociato. Il gol arriva subito dopo, grazie a Cambiasso. Eccellente dribbling da sinistra di Crespo, che poi porge un pallone invitante per l’inserimento puntuale del centrocampista argentino, sinistro preciso che vale l’1-0. L’Inter sembra padrona della gara, ma Ibrahimovic complica le cose con un’uscita delle sue. Già ammonito per un fallo duro su Ledesma, dopo averla scampata in seguito ad un colpo assestato a Zauri, si fa cacciare calciando via un pallone su una segnalazione (forse errata) di fuorigioco nei suoi confronti.
Nella ripresa la Lazio parte forte. Ma l’Inter è solida, compatta, e tiene botta. Mancini attinge a tutto il suo coraggio, quello dei forti: con un uomo in meno toglie l’esterno sinistro Maxwell e inserisce Adriano, una punta. Zanetti scala sulla linea dei difensori. Rossi le prova tutte. Inserisce Foggia, Behrami e Tare, ma il più pericoloso dei suoi è il solito Oddo, strepitoso con un destro al volo da fuori area, su cui Julio Cesar è bravissimo a rispondere. La rete la trova però Materazzi, come domenica scorsa, stavolta di testa su punizione morbida di Figo, prezioso nel congelare il pallone ed il vantaggio nerazzurro. Il centrale della Nazionale approfitta di un’uscita a vuoto di Peruzzi. Inter da dieci e lode.

Sport UNA VITTORIA SOFFERTA

Un successo firmato Zalayeta

In ricordo di Riccardo ed Alessio, la Juventus scende in campo indossando una maglietta con i loro nomi. Prima del calcio d’inizio Buffon e Del Piero rendono omaggio ai due ragazzi tragicamente scomparsi posando sotto la curva bianconera due mazzi di fiori, mentre tutto lo stadio di Bologna si alza in piedi ad applaudire. Dagli sguardi dei giocatori durante il minuto di raccoglimento, traspare una visibile commozione. Deschamps ed i suoi ragazzi sono ancora scossi come tutti noi, ma cercano di onorare la memoria dei due ragazzi dando il massimo sin dai primi minuti, alla ricerca di una vittoria più che mai importante in questo triste momento. Col lutto al braccio, la Juventus pressa il Bologna nella propria metà campo, spingendo sulle fasce presidiate da Palladino e Camoranesi. Si fa vedere anche Balzaretti, che si stacca ripetutamente dal reparto difensivo per portar palla in avanti, ma le sue incursioni non hanno buon esito. All’11’ una punizione di Bellucci viene deviata dalla barriera, ma Buffon non si fa cogliere impreparato e blocca senza problemi. Tre minuti più tardi Del Piero si libera in area di rigore e, dalla destra, fa partire un diagonale che Antonioli para in tuffo. Al 19’ un’altra punizione di Bellucci, che dai venticinque metri lascia partire un destro preciso ma non fortissimo, parato da Buffon. Al 25’ sempre Bellucci si porta avanti il pallone e scocca un sinistro violento, sul quale si avventa il portiere bianconero. La risposta dei ragazzi di Deschamps non si fa attendere, con Zalayeta che dal limite dell’area mira il sette, ma Antonioli è bravo a deviare in angolo. Al 32’ Del Piero guadagna e batte un calcio di punizione che lambisce la traversa. Nell’ultimo quarto d’ora la Juventus si propone parecchie volte dalle parti di Antonioli. Al 38’ Paro colpisce dalla distanza, ma il pallone viene deviato di testa da Mingazzini. Un minuto più tardi, su calcio d’angolo di Palladino, Del Piero non riesce a trovare la deviazione vincente e la palla carambola su Paro, che dal limite dell’area calcia nuovamente a rete. La sfera viene ribattuta da un difensore rossoblu ad Antonioli battuto. Al 44’ Camoranesi lascia il terreno di gioco, al suo posto entra Birindelli. L’ultima occasione del primo tempo porta la firma di Del Piero, che su punizione calcia di poco a lato. Le due squadre tornano negli spogliatoi col risultato fermo sullo 0-0.

Le due squadre ritornano in campo senza aver effettuato cambi. Al 47’ si fa vedere Birindelli, il cui tiro dalla lunga distanza finisce di poco a lato, ma l’azione era stata fermata per un fallo di Zalayeta. Le due squadre sono più allungate rispetto alla prima frazione e si susseguono i ribaltamenti di fronte, che non producono però spunti degni di nota. Al 14’ doppia occasione per la Juventus: Zalayeta crossa dalla sinistra, Zanetti gira bene di testa, ma Antonioli vola e salva la sua porta. Sul conseguente calcio d’angolo Boumsong si libera della marcatura e colpisce di testa, ma ancora una volta Antonioli riesce ad intervenire, bloccando la sfera sulla linea. Le due occasioni galvanizzano i bianconeri, che spingono gli avversari nella loro metà campo e tengono in mano le redini della manovra. Al 66’’ Palladino si gira bene in area e scocca un destro a fil di palo, bloccato da Antonioli. Sul ribaltamento di fronte Marazzina prova l’incursione di testa, ma commette fallo su Boumsong, ed un minuto più tardi Buffon para una conclusione ravvicinata di Mingazzini. Al 71’ Del Piero lascia il posto a Trezeguet. Due minuti più tardi la Juventus si porta in vantaggio: Zalayeta riceve palla al limite dell’area e lascia partire un tiro potente, che colpisce la traversa e varca la linea di porta (0-1). La partita si accende, il Bologna diventa più offensivo con l’ingresso di Della Rocca e Meghni al posto di Marazzina e Filippini e si getta alla ricerca del pareggio. Deschamps risponde con Marchisio al posto di Zanetti. All’82’ Bellucci mette in mezzo un pallone sul quale Amoroso interviene in rovesciata e la sfera viene deviata in calcio d’angolo. Cinque minuti più tardi ci prova Zauli, che tenta, invano, di saltare Boumsong in area di rigore. Il francese non si lascia sorprendere e sventa la minaccia con autorità. Dopo quattro minuti di recupero, la Juventus riesce a mantenere il vantaggio e chiudere l’incontro sullo 0-1. Un successo che vale doppio, perché conquistato contro una diretta concorrente alla promozione in uno dei momenti più difficili della storia bianconera.

BOLOGNA-JUVENTUS 1-0

RETI: 73’ Zalayeta

BOLOGNA: Antonioli; Terzi, Castellini, Brioschi; Smit, Amoroso, Mingazzini, Filippini (80’ Meghni); Bellucci, Marazzina (80’ Della Rocca), Zauli. A disposizione: Colombo, Daino, Mezzano, Manfredini, Morosini. All. Ulivieri

JUVENTUS: Buffon; Zebina, Boumsong, Chiellini, Balzaretti; Camoranesi (44’ Birindelli), Zanetti (81’ Marchisio), Paro, Palladino; Zalayeta, Del Piero (26’ Trezeguet). A disposizione: Mirante, Kovac, Guzman, Bojinov, Trezeguet. All. Deschamps

AMMONITI: 22’ Brioschi, 28’ Zalayeta, 53’ Balzaretti, 73’ Bellucci, 77’ Palladino, 90’ Della Rocca, 92’ Zebina

ARBITRO: Messina

Sport ORA ? IL VERO NAPOLI

Napoli, primato con fatica
La squadra di Reja trova suibito il gol con Dalla Bona, poi soffre un Brescia che però lo grazia con una serie di sprechi. Meglio la ripresa, con il ritorno al gol di Bucchi.
La gioia di Bucchi dopo il gol. Ianuale

In testa con le altre big, ma che fatica. Perché certo, le discese sono agevoli, ma nascondono anche pericoli. Ne sa qualcosa il Napoli, che stasera contro il Brescia ha sofferto più di quanto non dica il punteggio. Ha messo subito in discesa la partita trovando il gol già al minuto 5 con Dalla Bona, titolare a sorpresa che subito ripaga un gongolante Reja: invito di De Zerbi, guizzo da attaccante e rete. Ma poi per i napoletani iniziano le difficoltà di fronte al Brescia, squadra non irresistibile ma che ha in Jadid e Possanzini due elementi imprevedibili e pericolosi. Proprio il pelato attaccante lombardo procura un paio di brividi alla porta di Iezzo, altre palle buone vengono sprecate dai suoi compagni mentre dall’altra parte c’è da registrare solo un’occasione per Bucchi e qualche svarione difensivo. Così, se il gol repentino aveva fatto pregustare scintille, si arriva al riposo con un po’ di noia.
Stesso copione a inizio ripresa, col Brescia subito pericoloso con Cerci. Ma poi arriva, come nel primo tempo, il fatidico minuto 5, e c’è una nuova fiammata Napoli: cross dalla sinistra, inserimento sul lato opposto di Cannavaro che fa da sponda e Bucchi che infrange finalmente il sortilegio che lo aveva colpito e torna al gol dopo più di due mesi.
Qui finalmente si vede un po’ di bel Napoli. In particolare quando Grava va via sulla destra in contropiede e pesca De Zerbi sul lato opposto: gran sinistro al volo e palo pieno. Tutto molto bello, tant’è vero che il Brescia copia subito: protagonisti Jadid e Hamsik, ma il pallone stavolta va dentro. E’ la sveglia, per gli uomini di Reja, abituati troppo bene da un avversario fino a quel momento sprecone e che invece ora si danno da fare per il terzo gol: ci pensa Bogliacino con un gran sinistro dal limite, che mette al sicuro la vittoria e il primo posto.

Sport BAYLISS STREPITOSO…..BIAGGI INDIETRO

Bayliss fulmine, Biaggi fatica
Primo giorno di test della Motorbike in Qatar: l’iridato della Ducati precede Corser (Yamaha) e il compagno Lanzi. Max con la nuova Suzuki solo ottavo, Rolfo (Honda) 10°.
Troy Bayliss, 37 anni, due volte iridato Sbk. Porrozzi

Sole, e questo è ovvio, ma anche vento fortissimo e una temperatura insolitamente bassa (16°) per la sede dei test, ovvero il Qatar. La prima giornata di test della Superbike, in scena sulla pista di Losail, ha visto protagonista il campione del mondo Troy Bayliss che con la Ducati ha ottenuto il miglior tempo. L’australiano ha girato in 2’00"7, a meno di un secondo dal primato della pista nonostante le condizioni meteo difficili.
E’ stata invece un giornata faticosa per Max Biaggi, alla prima uscita con la nuova Suzuki K07. Il pilota romano che nella prima uscita invernale era stato il più veloce ritoccando il primato di Valencia, qui si è fermato a 2’02"8. Ma il 4 volte iridato in 250 ha ancora due giorni di tempo per crescere insieme alla sua moto. La sorpesa positiva è invece rappresentata dalla Yamaha, velocissima soprattutto con il neoacquisto Troy Corser autore di un 2’01"1 alla prima vera presa di contatto con la nuova YZF-R1.
Bene anche Lorenzo Lanzi, terzo tempo con l’altra Ducati in 2’01"3. Nel test precedente, in Spagna, il romagnolo aveva eguagliato il crono di Biaggi girando più forte del caposquadra Bayliss. Ai test di Losail partecipano anche Honda e Kawasaki: con la prima continuano le belle prestazioni di James Toseland mentre con la seconda ha impressionato Fonsi Nieto autore di un ottimo 2’01"6. Decimo posto invece per l’altro italiano Roberto Rolfo (Honda). I test si concluderanno giovedi.
I TEMPI DI OGGI:1. Bayliss (Aus-Ducati) 2’00"7; 2. Corser (id.-Yamaha) 2’01"1; 3. Lanzi (Ita-Ducati) 2’01"3; 4. Haga (Gia-Yamaha) 2’01"4; 5. Toseland (GB-Honda) 2’01"4; 6. Nieto (Spa-Kawasaki) 2’01"6; 7. Laconi (Fra-id.) 2’02"2; 8. Biaggi (Ita-Suzuki) 2’02"8; 9. Kagayama (Spa-id.) 2’03"0; 10. Rolfo (Ita-Honda) 2’03"1.

Sport CHE PARTITA!!!!!!!!!!!!!!

Bologna-Juve, corazzate contro
Grande attesa al Dall’Ara per il match tra la squadra di Ulivieri e i bianconeri, che prima dell’inizio indosseranno T-shirt dedicate ad Ale e Rick, i due giovani della Berretti scomparsi venerdì.
David Trezeguet, alla Juve dal 2000. Deepart

Volano già gli elicotteri sulla città: tutto è in via di definizione per la Grande Sfida di questa sera, Bologna-Juventus, match prestato alla serie B per un anno e che vale la cima della classifica, la fuga o l’aggancio. Juve imbattuta ma con una gara in meno per la tragedia che l’ha colpita venerdì scorso, Bologna che arriva dalla quarta vittoria di fila, dubbi praticamente spazzati via, anche se tre ballottaggi verranno sciolti solo nella fase di rifinitura: Ulivieri non ha ancora deciso se posizionare Brioschi o Daino sulla destra e Manfredini o Smit sulla sinistra, leggermente avvantaggiati i primi due ma anche i secondi hanno discrete chance che verranno appunto definite un’ora prima del match per presentare al meglio il 3-4-3 anti-Juve. Juve che ha ancora un solo dubbio, quello che riguarda Birindelli e Zebina, ovvero chi fra i due si posizionerà sul lato destro difensivo. Confermato, a meno di colpi di scena, che Trezeguet vivrà la partita da dentro nella ripresa e che Deschamps metterà in campo il 4-4-2 con Chiellini centrale difensivo, Palladino a Camoranesi larghi a centrocampo a supporto di Del Piero e Zalayeta. Ancora incerta la presenza di Lapo Elkann in tribuna, sicura quella di Evelina Christillin e dei cantanti Mingardi, Morandi, Dalla, Antonacci, Mengoli e probabilmente Carboni. E lo stadio è praticamente esaurito, mancano alcuni biglietti (meno di mille) fra distinti laterali e tribuna centrale e laterale. La Curva Andrea Costa si sta preparando al quarto d’ora di sciopero "contro il Sistema calcio e non contro la Juve", fa sapere: verranno letti alcuni brani delle intercettazioni ma, soprattutto, verrà rispettato il minuto di silenzio in memoria dei due ragazzi juventini scomparsi a Vinovo la scorsa settimana. Ed è sostanzialmente per questo che la partita non sarà certo come le altre, con la Juventus che prima del fischio d’inizio indosserà t-shirt dedicate ad Ale e Rick, i cui funerali sono stati fissati per domani. Inizio alle 20,30; arbitra Messina di Bergamo.

Sport BETTINI IL MIGLIORE

Prodi: "Bettini uomo del 2006"
Il presidente del Consiglio alla premiazione dei protagonisti italiani al Coni. "Per il futuro mi aspetto un grande Basso. E chiedo di rispettare l’aspetto etico dello sport".
Romano Prodi, 67 anni, appassionato ciclista. Ansa

"Vi chiedo esemplarità assoluta, l’aspetto etico dello sport è sempre più importante". Così Romano Prodi, presidente del Consiglio, si è rivolto agli atleti e ai tecnici presenti stamattina nel salone d’onore del Coni a Roma per il "Giro d’onore", la premiazione dei migliori protagonisti del ciclismo italiano del 2006.
Prodi ha fatto riferimento esplicitamente al "problema del doping" e poi, riflettendo sulla prossima stagione, ha parlato di "un bell’anno in cui potremo divertirci". Nel suo breve discorso Prodi ha inoltre toccato il tema del poco spazio riservato dalle città italiane alla bicicletta: "Abbiamo le peggiori città del mondo per i ciclisti – ha detto il presidente del Consiglio – mentre ci sono tantissime regioni in cui le piste ciclabili sono un elemento di coesione". A questo proposito Prodi, che ha definito il ciclismo "lo sport più bello al mondo", ha invitato gli enti locali a "lavorare".
Il tutto prima di tornare sulle vicende agonistiche. "Bettini è per me l’atleta dell’anno – ha detto – e mi aspetto un grande Basso. Il toscano è stato il migliore del 2006, anche per il modo in cui ha vinto il Giro di Lombardia con un grande lutto nel cuore. Per il futuro invece mi aspetto un grande Ivan Basso". E concludere infine con il calcio. "Cannavaro ha meritato il Fifa World Player, sia come calciatore che come membro di un gruppo eccezionale. Il fatto che un italiano sia il primo al mondo è dovuto anche alla vittoria dei Mondiali, non immaginate quanto sia rimasto impresso all’estero il successo che gli azzurri hanno ottenuto in Germania, mi hanno fatto i complimenti anche in Cina".

Sport SEI UN GRANDE CAPITANOOOOOOOOOOO

Cannavaro, simply THE BEST
A Zurigo il difensore del Real Madrid ha ricevuto il premio della Fifa come miglior giocatore dell’anno. "Dedicato al calcio italiano", le sue prime parole. Tra i primi dieci anche Buffon e Pirlo.
Fabio Cannavaro, 33 anni, sul palco con Ronaldo, Gullit, Klose, Zidane e Crespo. G. Neri
Ora è ufficiale: Fabio Cannavaro ha vinto il Fifa World Player 2006. Il difensore del Real Madrid e della Nazionale ha ricevuto il premio da Ruud Gullit, che ha presentato la cerimonia alla presenza del presidente dell’organizzazione mondiale Sepp Blatter.
Cannavaro ha raccolto 498 voti dai tecnici e i capitani della varie nazionali che assegnano il riconoscimento al miglior giocatore dell’anno. Al secondo posto Zinedine Zidane con 454 preferenze; terzo Ronaldinho con 380. Nei primi dieci anche Henry (4°), seguito da Eto’o, Drogba, Kakà, Buffon (8°), Pirlo (9°) e Cristiano Ronaldo. Il capitano azzurro è il settimo giocatore della storia a centrare la doppietta Pallone d’oro-FWP dopo Ronaldinho (2005), Ronaldo (2002 e 1997), Rivaldo (1999), Zidane (1998), Weah (1995), Baggio (1993) e Van Basten (1992).
Durante la cerimonia Gigi Buffon è stato nominato miglior portiere dei Mondiali, mentre Blatter ha voluto rendere omaggio a Giacinto Facchetti, bandiera dell’Inter e della Nazionale, con il "Presidential Award". "Voglio rendervi partecipi della grande persona che era Giacinto Facchetti – ha detto il numero uno della Fifa ai presenti in sala -. Sono orgoglioso di dare il premio alla signora Giovanna".
Il difensore, visibilmente emozionato, ha detto subito dopo la premiazione: "Voglio dedicare questo premio a tutto il calcio italiano. Tutti sanno i problemi che abbiamo avuto prima del Mondiale. Questo deve essere un segnale importante di rinascita per tutto il gioco del calcio. E’ stato un anno incredibile – ha aggiunto Cannavaro – perché ho vinto il campionato, il Mondiale e il Pallone d’oro e ora anche questo grande riconoscimento che corona un anno d’oro. Ringrazio la Fifa, i miei allenatori e tutti i compagni delle mie squadre".
Nella conferenza stampa che aveva preceduto la premiazione, Cannavaro si era tolto la soddisfazione di rispondere a chi aveva criticato la scelta di assegnargli il Pallone d’oro: "Spero che adesso stiano zitti quelli che mi criticano… Per anni tanti si sono chiesti perché un difensore non vinceva certi premi, poi quando li ho vinti io hanno reclamato. Credo che certe critiche ricevute dalla stampa francese e spagnola non siano state giuste. Questa è una rivincita, anche se non penso di essere così antipatico".
Il difensore del Real Madrid, espulso ieri sera nella sfida con l’Espanyol, ha ringraziato Capello e Lippi: "Devo a loro questo premio. Quando uno vede il Barcellona giocare rimane incantato, però al Mondiale abbiamo visto una cosa molto importante: quando una squadra va in campo sono importanti lo spirito di gruppo e la voglia di vincere, perché è così che si ottengono i successi. E questo è anche il calcio che piace a Capello".
Ronaldinho, appena arrivato dal Giappone, si è limitato ad affermare: "Cannavaro è senza dubbio il miglior difensore del mondo. Per me essere a Zurigo per il terzo anno consecutivo è già un bel riconoscimento".

Sport SARA’ VERO?

Cannavaro, il trionfo è completo
Dopo il Pallone d’oro il difensore del Real Madrid avrebbe vinto anche il Fifa World Player battendo Zidane e Ronaldinho: raccolti 498 voti dai tecnici e dei capitani delle varie nazionali. Oggi la premiazione.
Fabio Cannavaro tra Calderon e Mijatovic, presidente e uomo mercato del Real Madrid. Ansa

Il Fifa World Player 2006 andrà a Fabio Cannavaro. Il difensore del Real Madrid e della Nazionale, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe battutto Zidane e Ronaldinho nella corsa al premio che verrà assegnato oggi a Zurigo. Cannavaro, che ha già vinto il Pallone d’oro, avrebbe raccolto 498 voti dai tecnici e i capitani della varie nazionali che assegnano il riconoscimento al miglior giocatore dell’anno. Al secondo posto Zinedine Zidane con 454 preferenze; terzo Ronaldinho con 380. Il capitano azzurro diventerebbe così il settimo giocatore della storia a centrare la doppietta Pallone d’oro-FWP dopo Ronaldinho (2005), Ronaldo (2002 e 1997), Rivaldo (1999), Zidane (1998), Weah (1995), Baggio (1993) e Van Basten (1992).
Per Ronaldinho dunque, quella di oggi rischia di trasformarsi in una domenica da dimenticare. Prima la sconfitta nella finale del Mondiale per club contro l’Internacional, poi la notizia che il premio della Fifa (probabilmente il più ambito dai giocatori perché assegnato da tecnici e capitani delle nazionali) resterà un sogno. Insomma una giornataccia per il vincitore dell’edizione 2005, finito addirittura terzo alle spalle di Zinedine Zidane, l’altro grande "deluso" nella corsa al Fifa World Player.
A proposito di Zizou, oggi Marco Materazzi ha smentito la possibilità che a margine della premiazione di domani possa esserci la "pace" con il campione francese, a più di cinque mesi dalla celebre testata della finale mondiale. "Ho tre figli – ha detto il difensore dell’Inter dopo la vittoria sul Messina – e domani è la loro giornata. Preferisco stare con loro".

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