Se hai il pallino del giardinaggio saprai bene quanto alle piante faccia bene un fertilizzante organico come l’humus di lombrico o vermicompost: cioè il prodotto della digestione dei rifiuti organici da parte dei lombrichi.
L’Humus di lombrico, o Vermicompost, ha infatti delle proprietà che lo rendono particolarmente gradito in agricoltura. A livello chimico è ricchissimo di azoto e soprattutto carbonio, elementi importantissimi per la crescita vegetale. È poi dotato di una struttura soffice e porosa, che è tanto facilmente penetrabile alle radici delle piante, quanto particolarmente adatta a trattenere l’acqua e l’umidità.
Oggi, nell’epoca dei concimi chimici, il paziente lavoro dei lombrichi sta tornando ad essere apprezzato. I concimi chimici infatti, sebbene abbiano il merito di aver aumentato in maniera esponenziale la resa agricola, sono responsabili di numerosi problemi ambientali come la proliferazione dannosa delle alghe in laghi e mari.
Per contro, l’humus di lombrico o vermicopost, essendo completamente naturale non presenta rischi legati alla eventuale dilavazione nella falda acquifera e garantisce comunque un notevole aumento della resa agricola (si è calcolato un aumento del 100% della resa sulle piante orticole).
L’Humus di lombrico, chiamato anche black magic dagli Americani, è considerato uno dei concimi più efficaci e meno dannosi per curare le nostre piante. La scoperta di nuovi metodi ci sta portando sempre di più ad adottare soluzioni che possano portare benefici anche a lungo termine.
Bene, ma come fare a procurarsi delle buone quantità di questa meraviglia a poco prezzo? Semplice, basta avviare un allevamento di lombrichi!
Per cominciare bisogna avere a disposizione la compostiera: in commercio ci sono diversi modelli di diverse grandezze, a seconda delle necessità e possibilità di ognuno: un balcone, anche se grande, non è un giardino. L’alternativa all’acquisto è costruire una compostiera per lombrichi con le proprie mani: sul web ci sono davvero tante guide sull’argomento così come videotutorial su youtube.
Poi bisogna dotarsi di una popolazione iniziale di vermi. Qui, almeno di non voler andare in una giornata di pioggia a raccogliere lombrichi, tocca rivolgersi a rivenditori specializzati. La specie principale che si può trovare in commercio è il verme rosso californiano (eisenia foetida), che viene utilizzato anche nella produzione industriale di vermicompost per la sua prolificità e resistenza. A dispetto del nome, eisenia foetida è comunque una specie europea che da noi si trova anche in natura. L’aggettivo californiano deriva dal fatto che proprio in California è nata la lombricoltura come attività economica e che all’epoca si scelse eisenia foetida come specie principale.
Una volta in possesso di vermi e compostiera si può davvero iniziare con la lombricoltura. Per prima cosa bisogna prendere della carta (di giornale va benissimo) e tagliuzzarla in striscioline (stile tagliacarte). La carta così tagliata va messa sul fondo (il cassetto più in basso) a formare una sorta di soffice letto su cui disporre un fondo di terra, terriccio e vermicompost: lo strato che farà da prima casa ai nostri piccoli amici.
A questo punto bisogna inumidire il terreno con un po’ d’acqua per creare un ambiente confortevole e sistemare i lombrichi nella loro nuova casa, lasciandogli un giorno o due per ambientarsi.
A questo punto è possibile dare loro gli scarti organici da mangiare. È consigliabile inserire gli scarti una volta la settimana, in modo da non disturbare la loro attività: dopotutto sono animali abituati alla tranquillità del mondo sottoterra.
Con il tempo (settimane/mesi) i rifiuti scompariranno quasi magicamente: ma vi accorgerete che la produzione di humus di lombrico aumenterà in maniera esponenziale.
Ma non è ancora il momento di tirarlo via e usarlo in giardino: prima bisogna spostare i lombrichi da qualche altra parte. Per questo molte compostiere sono componibili in colonna.
I lombrichi via via migreranno, attraverso la graticola sul fondo del cassetto, nel livello superiore dove c’è il cibo andando a riempirlo di vermicompost. Aggiungendo cassetti via via sopra il primo, la popolazione di lombrichi si sposterà sempre più in alto abbandonando i livelli inferiori dove non vi depositeranno nemmeno le uova. A questo punto sarà possibile raccogliere l’humus dal cassetto più in basso, usarlo per orto giardino e piante da balcone, e riutilizzare il cassetto per aggiungere un nuovo strato sopra.